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Di solito una frase del genere si sarebbe detta intorno alle 23:30 di una serata di inizio settembre dall'Arena di Verona e invece?

Invece il Festivalbar, manifestazione musicale itinerante dell'estate quest'anno non avrà luogo.

Il festival torna nel 2009, quest'anno ci sono stati problemi organizzativi legati alle amministrazioni locali e a Mediaset.

Di seguito il comunicato che è presente sul sito www.festivalbar.it

Dopo settimane di silenzi, indiscrezioni, smentite, voci mai ufficiali, sono le parole dello stesso Andrea Salvetti, numero uno del Festivalbar, a spiegare finalmente come stanno le cose sulla rassegna più amata dal pubblico musicale italiano dell’estate.

Forti di una stagione trionfale, quella dell’anno scorso, con ascolti tra il 13 e il 16% di share, tra i più alti di quelli fatti registrare lo scorso anno da Italia 1, sì è scelto per il 2008 di non tradire le aspettative del pubblico, essendo venute a mancare importanti garanzie di qualità.

“Avevano un grande progetto messo a punto in tutti i dettagli: da una bellissima conduzione con Teo Mammucari e Lucilla Agosti, che ringrazio per il grande entusiasmo che hanno dimostrato fin dall'inizio, ad un cast senza precedenti grazie alla partecipazione della discografia che quest'anno si è impegnata ancora più che negli anni precedenti. Quest'anno si festeggiavano i 45 anni del Festivalbar e i 10 anni dalla scomparsa di mio padre, Vittorio Salvetti e naturalmente mai come questa volta volevamo fare le cose in grande e ci eravamo riusciti. Gli elementi c'erano tutti. Ma alcuni impegni presi purtroppo non sono stati mantenuti, per varie ragioni, ovviamente indipendenti dalla nostra volontà e dal valore del Festivalbar".

E Festivalbar continua ad essere nel cuore della gente anche senza essere in onda visto che le nostre compilation, uscite da pochi giorni, sono già in testa alle classifiche.

Tutta l’organizzazione sta già lavorando all’edizione 2009. L’appuntamento è quindi per l’anno prossimo, per un grande ritorno che farà dimenticare quest’assenza

Le considerazioni:

Se si fosse voluto salvare il Festivalbar si sarebbe potuto fare, è un organizzazione che in tanti comuni vorrebbero e tanti sponsor son pronti a finanziare e forse bisognerebbe tornare al passato.

Il Festivalbar nasceva come parallelismo ad un disco per l'estate.

Una manifestazione girovaga che ogni settimana visitava una località differente, le date con il tempo sono diventate sempre meno e anche l'attenzione tanto da farne un appuntamento ogni quindici giorni.

Il mondo musicale avrebbe bisogno di una ristrutturazione globale, e come?

Dal prezzo dei cd che potrebbe essere ridotto da un 20% ad un 40% (con una detassazione e una riduzione da parte delle case discografiche)

Ad una riduzione dei prezzi dei biglietti per i concerti, come la disponibilità da parte degli enti locali di agevolare l'utilizzo di alcune aree per i concerti.

Insomma la solita logica, pagare meno ma tutti un pò come per le tasse.

Oggi un cd ha un prezzo medio di 19,90 pari alle vecchie 40.000 lire, e bene con 40.000 lire ci si comprava un biglietto per un concerto. Oggi un biglietto per un concerto ha un prezzo a partire dai 35 euro.

Se il livello medio dell'economia italiana fosse cresciuto potrei anche essere d'accordo ma oggi c'è una crisi che i cd sono diventati futili come spesa e si ricorre sempre di più allo sharing e al pirata.

Dove è finito quel boom dei brani scaricabili a pagamento a 99 centesimi?

Rari gli esempi come l'album di Madonna On Line a 12 euro.

Parliamoci chiaro, vado ul web e ascolto un pezzo musicale. Mi piace e lo acquisto, 99 centesimi.

Fatto e detto! In Italia perchè non prende piede? E tutto sarebbe legale!!!

Con i film potrebbe essere lo stesso, download di un film (versione base senza contenuti extra) a partire da 5 euro (tra l'altro sarebbe il costo di quello che oggi è un dvd pirata)

Volendo si può!