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E' stato appurato che nel crollo della palazzina avvenuto nei quatieri spagnoli ieri non ci siano vittime.

Ma facciamo un quadro della situazione

Ieri a metà pomeriggio a "Largo Baracche" nel cuore dei Quartieri Spagnoli, pieno centro di Napoli a ridosso di Via Roma, avviene il crollo di una palazzina di cinque piani.

In realtà, una parte della palazzina è crollata, l'altra richiederà un intervento ad hoc il che potrebbe significare la demolizione ma mettendo in sicurezza le zone circostanti.

I Vigili del Fuoco hanno lavorato tutta la notte per cercare eventuali vittime di cui si era parlato in un primo momento.

Nel frattempo il Comune di Napoli avrebbe denunciato il proprietario dell'immobile che però risulterebbe irreperibile.

Il comune in passato ha valutato "INAGIBILE" il fabbricato vietandone l'accesso per motivi di sicurezza ma il proprietario contro il parere di Inagibilità e senza la valutazione di Impatto Ambientale ha disposto lavori di ristrutturazione che tra l'altro sono stati effettuati "in nero".

Il fabbricato crollato era stato oggetto di lavori sommari di ristrutturazione nel 1986 come "compensazione" per i danni del terremoto che colpì Napoli nel 1980.

Da allora non vi è stata più manutenzione, ora andranno fatti lavori di messa in sicurezza per le abitazioni circostanti.

Non è il primo caso di crollo di uno stabile a seguito del terremoto che colpì Napoli 28 anni fà. Nel 1994 sempre ai Quartieri Spagnoli crollò un palazzo che ormai è diventata una discarica per tutta la zona circostante.

Durante l'evacuazione della zona vi è stato un secondo crollo che è quello riportato nel video tempestivamente pubblicato su youtube e poi inserito nei siti web dei maggiori quotidiani on-line

Difficili sono state le operazioni di soccorso a cause delle dimensioni molto ridotte delle strade del quartiere.