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Aggiornamento Virus H1N1 Influenza A (Influenza Suina)
Post n°409 pubblicato il 22 Maggio 2009 da lifeisnow.napoli
In 7 giorni, dal mio ultimo post, il virus ha registrato quasi un raddoppio dei casi nel mondo. Dai 6497 casi in 33 paesi nel mondo con 65 morti al bollettino di oggi che registra 11.168 casi in 42 paesi nel mondo con 86 morti. L'Italia ha un nuovo caso, mentre negli USA i casi sono saliti a 5764 con 9 morti. In Europa non si registrano decessi mentre in Messico si è arrivati a 3892 casi con 75 morti. E' anche da sottolinieare che il tasso di mortalità è sceso dal 1% allo 0,8% Gran Bretagna e Spagna hanno il più alto numero di casi, oltre 100 mentre la Grecia registra un solo caso. Anche Wikipedia si occupa del virus H1N1 - Influenza A (suina) Influenza suina (in inglese swine influenza o swine flu) è il termine con cui ci si riferisce ai casi di influenza provocati da trasmissione endemica di Orthomyxovirus dai suini all'uomo. I virus sono denominati Swine influenza virus (SIV). La distinzione non è basata sulla filogenesi. I ceppi SIV isolati finora sono stati classificati come Influenzavirus C o come uno dei numerosi sottotipi dell'Influenzavirus A Oggi si ritiene che l'influenza Suina sia una malattia respiratoria dei maiali causata da un virus influenzale di tipo A. Questo tipo di influenza colpisce con una certa regolarità i maiali. Normalmente gli esseri umani non vengono colpiti da questo virus anche se sono stati documentati casi di contagio (sono stati osservati 12 casi negli Stati Uniti nel periodo che va da dicembre 2005 a febbraio 2009, generalmente tra quelle persone che sono state a contatto con i suini). Recentemente (aprile 2009) un virus di questo tipo ha contagiato degli esseri umani ed è stata dimostrata inoltre la diffusione da essere umano ad essere umano. Non sono però ancora disponibili dati certi che indichino quanto sia semplice il passaggio del virus da essere umano ad essere umano. Da aprile 2009 sono stati accertati focolai di infezione nell'uomo in Messico. Il numero dei casi, la presenza di morti accertati e la trasmissione da uomo a uomo hanno fatto salire il livello di allarme. Casi sporadici sono sospettati anche in altri paesi americani. Il virus sembra colpire caratteristicamente le persone adulte sane e molto meno, al contrario della influenza classica, anziani e bambini. Questo è probabilmente dovuto al fatto che bambini e anziani sono in gran parte vaccinati contro l'influenza stagionale, e sembra che questa protezione diminuisca la capacità di infezione su questi individui. L'alimentazione a base di carne suina non aumenta le probabilità di contrarre l'infezione che si trasmette da uomo a uomo per via aerea come le comuni influenze. Secondo il prof. Calvielli giu i casi di virus di origine animale mutati e trasmissibili da uomo a uomo sono dovuti ai metodi di allevamento del bestiame nutrito a base di mangimi animali Oggi i sintomi hanno molti tratti in comune con quelli della normale influenza, prevalentemente a carattere respiratorio, accompagnati talvolta da nausea, vomito e diarrea. Tuttavia al momento non si conosce perfettamente né l'estensione né si hanno sufficienti informazioni sul particolare ceppo di influenza umana derivata da quella suina. Sembra che i sintomi siano diversi a seconda delle zone in cui il virus si è attivato. Mentre nella zona di probabile origine, in Messico, si manifesta una sintomatologia con infezioni respiratorie, negli Stati Uniti si presentano vomito e problemi gastroenterici. Comportamenti apparentemente banali sembrano avere una buona efficacia nel limitare e prevenire il contagio da parte dell'influenza suina. Coprire naso e bocca e lavarsi spesso e bene le mani con acqua e sapone (o disinfettanti a base alcolica) sembra essere una misura efficace nel limitare la diffusione virale. Negli Stati Uniti d'America una campagna stampa ha informato i cittadini su questo semplice presidio. In Italia le informazioni sono state diffuse con meno efficacia. Per evitare l'infezione non bastano le comuni mascherine ma occorrono quelle chirurgiche. I consigli per non ammalarsi sono quelli consueti in questi casi: evitare di andare nei paesi d'origine della malattia, non frequentare luoghi affollati, curare l'igiene personale. Per la cura sembrano essere utili i comuni antivirali come l' Oseltamivir la cui efficacia non è del tutto dimostrata poichè nell'ultima influenza invernale non ha dato buoni risultati nel 90% dei casi contrariamente al Zanamivir che è stato risolutivo per sanare dall'influenza normale. Secondo organi di stampa non specialistica, tuttavia «entrambi i farmaci raccomandati per l'influenza si sono dimostrati efficaci contro campioni virali della nuova malattia» Per approfondimenti: http://www.who.int/en/
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