Creato da lifeisnow.napoli il 23/11/2006

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« C'è chi va e chi vieneMetrò, le carrozze usate... »

Un Napoli stellare

Sembra una sfida di altri tempi. Lo stadio San Paolo pieno di gente, Napoli in attesa per la sfida.

Gli avversari di sempre. Il Milan, avversari mai nemici.

Campioni del Mondo di Club, un torneo poco imortante rispetto la Coppa dei Campioni ma pur sempre da sfoggiare in bacheca.

Quello stesso troneo che nel girone di andata aveva fatto rinviare 3 partite ai rosso neri.

Ci sono quasi tutti. Inzaghi, Gattuso, Pato, Seedorf e compagni ma non basta.

Il Napoli gioca in 12, si il pubblico è un altro giocatore.

Se all'andata è andata male al ritorno deve andare bene. Anzi benissimo.

3-1

Sebbene la proprietà di palla sia stata dei milanisti il Napoli ha creato maggiori occasioni.

2 gol su azione e 1 su rigore.

Navarro, neo promosso portiere titolare non fa rimpiagere i suoi predecessori.

Hamsik, Lavezzi, Sosa danno il massimo in campo. Per Sosa è la penultima partita di campionato, l'ultima a Napoli poi tornerà in Argentina.

Una partita perfetta che ricorda la supremazia del Napoli in campionato contro l'Inter.

I lombardi con il Napoli si fermano.

Per un momento sembra di essere tornati ai tempi di Maradona & C.

Ma è anche tempo di bilanci, il Napoli risorto dalle sue ceneri dopo il fallimento in De Laurentiis ha trovato un degno patron.

Dopo tante presidenze una vera dirigenza.

Innanzitutto un team affiatato, un progetto, la determinazione.

Sono fattori che sono importanti.

Fattori che ricordano la Grecia degli Europei 2004 che han vinto e non se lo spiegano neanche loro.

Il Napoli nel primo anno di Serie A post promozione si ritrova a 50 punti con una media di una vittoria ogni 3 partite.

Per una squadra che 4 anni fa era fallita ed è partita dalla C1 è un traguardo importantissimo.

Reja ha guidato un team vincente a vincere.

A volte anche i pareggi son state vittorie, 4-4 contro la Roma. Non è stato il Napoli ad incassare gol ma la Roma.

Sebbene il Napoli sia una squadra di valori ci vuole quel qualcosa in più per vincere contro i primi della classe.

Allora può capitare anche che una cinquecento possa vincere contro una ferrari. Il paragone è un pò azzardato ma chi avrebbe dato per vincente il Napoli contro il Milan e l'Inter?

Chi avrebbe immaginato un pareggio 4-4 contro la Roma. Chi avrebbe immaginato quello che è successo in tante partite?

Il sogno potrebbe diventare realtà, subito un posto in europa. Ma per adesso si spera in altri 3 punti e poi si sogneranno le notti magiche Austro-Svizzere degli Europei con la Francia avversaria di sempre.

La cronaca della partita

Alla penultima curva il Milan finisce in un banco di nebbia ed esce di strada. Imprevisto doloroso e fatale. Come Verona 1973. Di quelli che non metti sul conto. K.o. ma soprattutto addio o quasi (manca l'aritmetica) Champions League, perché la Fiorentina vince e scavalca i rivali rossoneri. Il Milan che ha battuto l'Inter nel derby? Dimenticatelo. Una cartolina ormai sbiadita. Una settimana dopo l'impresa, i rossoneri cedono pesantemente al San Paolo contro il Napoli, ammazza grandi per eccellenza. Finisce 3-1 per gli azzurri, autori di una strepitosa esibizione. Che umiliano i rossoneri con i gol di Hamsik, Domizzi e Garics.

REJA AZZECCA TUTTO - Favalli recuperato; Jankulovski dirottato in panchina. Brocchi al posto di Pirlo, Inzaghi punta unica. Il marpione Edy Reja oppone al Milan un 3-5-2 che, in realtà, è un modulo elastico, abile a contrarsi in fase di copertura e ad allungarsi in quella di attacco. Il tecnico azzurro concede alla folla l'ultima esibizione di "Pampa" Sosa schierato al fianco di Lavezzi. Promettono faville. E così è. Il primo tempo fa a pugni con i primi 45 minuti esibiti dal Milan nel derby contro l'Inter. Il Napoli aggredisce alto; non permette ai rossoneri di dialogare e capirci qualcosa. Abile a chiudere gli spazi, ma anche a ripartire in velocità sulle ali di Lavezzi e Hamsik. Il Milan dal canto suo cerca di mantere basso il ritmo, un po' per il caldo, soprattutto per la mancanza di un saggio distributore di palloni. Leggasi Pirlo.
PRESSING - Gli azzurri fanno pressing a centrocampo e una volta recuperata palla ripartono impegnando ripetutamente la difesa e Kalac che dice di no a Lavezzi e Sosa. Il Milan e il suo monotono possesso palla non incide: svogliato e noioso subisce i raddoppi azzurri e non riesce a smarcare i suoi uomini più dotati. Inzaghi, a dire il vero, al primo tentativo impegna Navarro; Kakà invece viene ingabbiatio da una feroce marcatura.
BOLLITI - Il Milan sembra ricompattarsi e fa circolare meglio la palla dopo una trentina di minuti poco simpatici. Ma basta un attimo di esitazione e il vento torna a soffiare in favore del Napoli che passa. Gattuso prende palla poco prima del limite, ma subisce fallo da Pazienza che gli tira la maglia. Farina non vede e il contropiede azzurro è innescato. Ne approfitta il goiellino Hamsik che evita elegantemente Kaladze e infila nell'ultimo straccio di angolo alla destra di Kalac. Milan bollito si direbbe. Ma la reazione c'è, anche se la difesa di casa chiude bene e blinda l'isolato Inzaghi. L'orgoglio lo tirano fuori Gattuso e Kakà che devono però fare i conti con il felino Navarro (esordio splendido), autore di due grandi interventi.
ECCO PATO - Nella ripresa il Milan ricomincia da Pato che rileva Brocchi. Ne viene fuori un 4-4-2 con Kakà e Seedorf sulle fasce e la coppia d'attacco Inzaghi-Pato, con il giovane barsiliano largo a sinistra. Ovvia la spinta rossonera; al punto che Reja fa arretrare in difesa Savini e Mannini. Ma il Napoli non sta di certo a guardare e quando può riparte mettendo in mostra raddoppi e pressing di alta scuola. Ci mette però del suo anche il Milan che fa poco filtro a centrocampo. A mancare, anche, è la spinta sulle fasce. Così Ancelotti inserisce Jankulovski per Favalli. Il discorso però non cambia: sfondare è un'impresa; i ragazzi di Reja giocano una partita perfetta. Al punto da raddoppiare. Accade che al 24' Lavezzi voli sulla fascia sinistra e subisca fallo netto di Nesta in piena area. Aggancio fatale e rigore ineccepibile. Domizzi sfonda la rete con un tiro sotto la traversa. Due a zero e Serginho al posto di Gattuso.
EFFETTO VIOLA - Ma il Mapoli gestisce il possesso palla perché ha capito che il Milan non ce la fa più. Che non è in grado di reagire, di tirare fuori gli attributi. Finisce con i nervi a fior di pelle. Con Pato che si mangia un gol fatto. Con Bogliacino che colpisce il palo, con Hamisk che la mette sulla traversa. Ma anche con la rete di Garics che mette la firma su un autentico capolavoro. Inutile il gol di Seedorf su punizione, mentre Rino Gattuso in panchina apprende dalla radiolina che la Fiorentina ha vinto. Giù il sipario.

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Commenti al Post:
alcidex77
alcidex77 il 13/05/08 alle 10:54 via WEB
E' stata una grande annata da incorniciare. Io ero tra gli spettatori che 20 anni fa assistette alla disfatta casalinga del Napoli contro il Milan (2-3; 1 maggio 88) che ci costò lo scudetto. Ero un bambino di 11 anni e piansi a dirotto. 20 anni dopo il 3-1 al Milan che molto probabilmente gli costerà la champion's è un bel pò di milioni è una sorta di riscatto personale per quel pianto a dirotto che feci da bambino.
 
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