La felicità si nasconde in uno spazio vuoto
Un
uomo è grande quando può sdraiarsi dentro se stesso. È fondamentalmente
un problema di Spazio: e non è uno spazio pieno, quello da cercare,
anche se si affolla di pensieri, ricordi, sentimenti, emozioni, parole.
Così, quando si affaccia un brutto pensiero, lascio semplicemente che
la mia vista interiore, il mio sguardo, lo osservi...
Un
tempo, quando non ero abituato a ciò, mi turbavo, sentivo lo sgradevole
effetto dei “cattivi pensieri”, delle brutte emozioni. Ora no. Ora so
cedere.
E così i brutti pensieri rabbuiano, come un nero di
seppia, la mia coscienza. Ora ho imparato a guardarli dentro l’oscurità
che mi creano, e a lasciar venire il dolore che mi procurano, mi
consegno a loro, completamente in loro balìa. E così i disagi si
affacciano interamente, popolano la mia interiorità.
Non ho
alcun obiettivo, se non quello di fare loro posto, sono granelli di
sabbia che vengono a trovarmi, per poi andarsene via. Li ho chiamati,
magari inavvertitamente, sono venuti a trovarmi e li lascio lì. In
genere se ne vanno da soli e sgorga la felicità del Nulla, dello Spazio
Vuoto. Quando divento la loro anfora, quando si presentano e io li
ascolto, mi accade in genere qualcosa di straordinario, qualcosa che
esce dal tempo.
Raffaele Morelli
Inviato da: ego74.dd
il 02/07/2008 alle 17:38
Inviato da: light_eyesblue
il 12/06/2008 alle 07:05
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il 12/06/2008 alle 07:04
Inviato da: redelconsumismo
il 11/06/2008 alle 18:42
Inviato da: ego74.dd
il 11/06/2008 alle 11:49