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Che due Marņ!

Post n°10 pubblicato il 28 Dicembre 2012 da telmon1
 
Tag: Marò
Foto di telmon1

I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non sono dei prigionieri politici, come non sono dei turisti o lavoratori all'estero rapiti da formazioni terrostiste. Ma da quando sono stati trattenuti in India è come se lo fossero diventati per l'opinione pubblica.

Il 15 febbraio Latorre e Girone si trovavano sulla Enrica Lexie, su cui i due marò erano imbarcati come parte del Nucleo militare di protezione (Nmp) con funzione di scorta anti-pirateria. Dal ponte della nave partirono dei colpi di fucile, attribuiti ai due marò, che uccisero due pescatori indiani che si trovavano sul peschereccio St.Antony, pensando che fosse una nave di pirati. Il tutto è avvenuto in acque internazionali, ed è questo aspetto che sta facendo scontrare le diplomazie italiana e indiana su chi deve processare i due marò. I quali si difendono sostenendo che i colpi sparati non erano diretti contro il peschereccio St. Anthony ma contro un’altra imbarcazione.

L'Italia ha difeso immediatamente la posizione dei due fucilieri, dando per scontata la loro innocenza. Non sto mettendo in discussione questa pratica istituzionale, ci mancherebbe altro. Tutti gli stati difendono i loro cittadini nel mondo a prescindere da quello che combinano, ed è giusto che sia così. Ed è normale che le dichiarazioni delle istituzioni siano espresse in difesa dei due marò e contro il Paese che li ospita. Ai media italiani non resta altro che diffondere queste dichiarazioni. Così, in questi mesi, nell'opinione pubblica è cresiuta  la convinzione che i due marò siano vittime di un complotto ordito contro di loro, arrivando a definirli addirittura eroi.

Ora vi chiedo: ma se fosse successo il contrario? Se due indiani, in acque internazionali, avessero ucciso due pescatori italiani? Cosa sarebbe successo? Ci sarebbe stata una campagna su più fronti, mediatica e politica, per processare in Italia i due malcapitati; le famiglie dei due pescatori avrebbero chiesto giustizia esattamente come stanno facendo adesso le famiglie indiane; si sarebbe parlato di lotta all'immigrazione; ci sarebbe stata la caccia all'indiano; sarebbero state trasmesse nei tg nazionali sceneggiate napoletane ecc... Io non mi sento di considerare i due marò degli eroi.

Per concludere, la proposta di La Russa di candidare i due marò in parlamento mi sembra molto coerente. Dopo condannati, indagati, ladri, mafiosi e presunti tali, perché non eleggere anche dei presunti assassini?

 
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