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EMIDIO SALAMONE

Post n°250 pubblicato il 07 Giugno 2011 da tignalucida

NEL 2009 UEMIDIO SALAMONECCISO EMIDIO SALOMONE CONSIDERATO L'EREDE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA Roma, 04-06-2009 Gli hanno sparato due colpi di pistola in pieno volto. Secondo gli investigatori si è trattato di una vera e propria esecuzione, un agguato per uno sgarro o un regolamento di conti. È morto così Emidio Salomone, 55 anni, pregiudicato, considerato l'ultimo boss erede della Banda della Magliana, il gruppo criminale egemone a Roma tra gli anni '70 e '80. L’agguato è avvenuto ad Acilia, alla periferia della Capitale.L'esecuzione intorno alle 19:45 davanti a una sala giochi di via Cesare Maccari. Secondo una prima ricostruzione a sparare sarebbero stati due uomini a bordo di una moto. I sicari si sono avvicinati alla vittima e hanno urlato il suo nome: il boss si è girato verso di loro e uno dei due ha mirato al volto facendo fuoco due volte. Emidio Salomone è caduto in una pozza di sangue tra le urla della gente che affollava la strada. I killer invece sono fuggiti indisturbati.il nome del morto - Emidio Salomone - spuntato dai vecchi fascicoli sulla banda della Magliana, seppure nel ruolo del gregario. E la località dove s' è consumato l' omicidio: Ostia, da sempre terreno di coltura e di affari per i trafficanti di droga, compresi quelli ormai entrati nella leggenda, quantomeno letteraria. E' molto probabile che la morte violenta di Emidio Salomone abbia a che fare più con i suoi traffici attuali che con le storie in cui entrò all' inizio degli anni Ottanta. Così come quella di Paolo Frau, altro nome che compare negli stessi vecchi verbali, assassinato a Ostia nell' ottobre del 2002. «Certo che Salomone fu legato ad ambienti della banda della Magliana», conferma il colonnello Giuseppe La Gala.Nelle storie della «banda» Salomone non ha mai svolto il ruolo del protagonista. Di lui parlò Fabiola Moretti, «la pentita della Magliana», donna molto vicina ai veri capi d' un tempo come Enrico De Pedis e Danilo Abbruciati, morti ammazzati tutti e due. Lo inserì nell' elenco di «maggiori acquirenti abituali della sostanza stupefacente, in quantitativi oscillanti tra i 100 e i 300 grammi, operanti a Ostia. Accanto a quello di Salomone la Moretti aveva indicato il nome di un personaggio oggi imputato nello stesso processo in cui era coinvolto Salomone; certe amicizie non finiscono mai. Vittorio Carnovale detto «il coniglio» raccontò ai giudici che Salomone si trovava in macchina con lui e altre due persone, una sera del marzo 1991, quando qualcuno sparò contro l' auto e uccise uno dei passeggeri. Successe ad Acilia, una decina di chilometri da Ostia. La vittima si chiamava Pietro Sante Corsello, e - sempre secondo i pentiti - prendeva l' eroina al porto di Napoli, la tagliava e la consegnava agli spacciatori; era uno dei gregari di Gianni Girlando chiamato «il roscio». Un anno prima avevano ammazzato anche lui, con un colpo di pistola alla nuca nella pineta di Castelporziano.Trattava la «roba» direttamente con l' Olanda, la vendeva e ne faceva uso. Quello fu il periodo in cui la resa dei conti all' interno della banda della Magliana si trasformò in una vera e propria mattanza, e il gruppo di Acilia-Ostia pagò un conto salatissimo. A cominciare dal leader, Nicolino Selis, ucciso dagli ex amici e sotterrato chissà dove lo stesso giorno in cui suo cognato, Antonio Leccese, venne fulminato per strada dopo aver firmato al commissariato di zona; era un «sorvegliato speciale», Leccese, al pari di Giuseppe Magliolo detto «il killer», imbottito di piombo (sempre a Ostia) prima che riuscisse a vendicare il suo amico Selis. Vecchie storie. Oggi è cambiato tutto, a Roma come a Ostia e Acilia. Ci sono altre bande, altri traffici, altri rapporti di forza. Qualche superstite della «Magliana», anche di seconda o terza fila come Salomone e Frau, ha provato a inserirsi nei nuovi equilibri ed è stato bloccato

 
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