Creato da tignalucida il 11/04/2011
per tutto quello che vive dentro il mondo

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

I miei Blog Amici

la nostra terra

s   

 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Ultimi commenti

I miei Blog Amici

 

« CONSIGLI PER GLI ACQUISTITIPOLOGIE DIVERSE DI UFO »

LA STORIA DI MATA E GRIFONE

Post n°315 pubblicato il 12 Settembre 2011 da tignalucida

xxxxxxx

ore ha una sua particolare dimensione nel contesto di quelle che sono le iniziative e le manifestazioni del Ferragosto Messinese e tra queste significativa è la sfilata su due grandi cavalli, per le strade della citta, dei giganti mitici fondatori Mata e Grifone, che fa da prologo alla suggestiva processione della "Vara" il 15 Agosto. Mata e' una nobile fanciulla e Grifone il saraceno venuto per depredare e saccheggiare. Oltre ad essere bellissima, Mata e' intelligente, dotata di un carattere forte e deciso. La sua fede nel cristianesimo e' incrollabile, tutti i tentativi del Grifo per conquistarla e sottometterla risultano vani. La risolutezza e la determinazione di questa fanciulla dai modi gentili conquistano il saraceno a tal punto che, la crudelta che fino ad allora era stata il vanto delle sue scorrerie, lascia il posto ad atteggiamenti piu indulgenti e pacifici. Il Grifo e' talmente affascinato, ammaliato dalle grazie di Mata che decide di convertirsi alla fede cristiana; e' ora un cavaliere dedito al trionfo della giustizia, in difesa dei deboli e degli oppressi. Mata e Grifone sono finalmente insieme in questo nobile proposito, decidono di stabilirsi in questa parte dell'Isola fondando la citta di Messina... cosi la leggenda.In alto il Cristo regge sul palmo della mano la Madonna Assunta in Cielo e gli Angeli festosi girano intorno al Sole e alla Luna in un tripudio di voci acclamanti la SS. Vergine protettrice di questa cristianissima città. Migliaia di fedeli, a piedi nudi, trainano a braccia il grande carro che poggia sull'asfalto senza ruote. Ad ogni strattone corrisponde un W Maria che commuove e, nel vedere tanta genuina partecipazione e la fede così intensa che i messinesi hanno per la Madonna, riempie il cuore di gioia. Fuochi di Mezzanotte - FERRAGOSTO MESSINESE Tra favola e realtà: La Fata Morgana "Ruggero il Normanno invitato dai messinesi a rompere gli indugi e venire a liberare Messina e la Sicilia dalla dominazione musulmana, un giorno passeggiava solitario su una spiaggia della Calabria e, rimirando la costa siciliana studiava come aver ragione degli arabi che sapeva ben agguerriti e numerosi, mentre al suo servizio poteva contare solo su uno sparuto nucleo di cavalieri e navi. Era così intento a meditare, quando gli parve di udire una marziale musica di guerra, intramezzata di lamenti e sospiri di schiavi, da imprecazioni pagane e il tutto circonfuso da un meraviglioso odore di zagare in fiore. Lì, nei pressi, sostava un eremita e a lui Ruggero si rivolse per chiedere notizie di quel fatto così misterioso. L'eremita allungò il braccio e gli indicò la costa siciliana. "Lì, gli aranci sono in fiore, lì c'è musica e lamenti perché lì ballano i saraceni e piangono i cristiani in schiavitù!" Ruggero il normanno rimase silenzioso... d'un tratto, il mare ribollì. Un cerchio di spuma apparve alla superficie e da essa sporse la testa una bellissima fata, la Fata Morgana che... sul fondo del mare ha il suo più bello e antico palazzo... "Che pensi, oh Ruggero? -gli gridò Morgana- Salta sul mio cocchio ed in breve ti porterò in Sicilia! "Ma il conte le rispose: "Grazie Morgana. Ma io vado alla guerra sul mio cavallo e con le mie navi e non sopra il tuo cocchio fatato..." Allora la fata agitò tre volte la sua verga magica nell'aria e in acqua lanciò tre sassi bianchi. In quel punto, magicamente, sorsero subito case e palazzi, strade e ville, e meravigliosamente tutta la Sicilia apparve così vicina da poter essere toccata con le mani. Guarda la mia potenza! - disse ancora la fata - Eccoti la Sicilia! Sali sul mio cocchio ed io ti porterò colà". Ruggero però rifiutò ancora una volta. "Non con l'inganno io libererò la Sicilia dal paganesimo. Essa me la dara' Cristo Nostro Signore..." Al nome santo di Cristo la fata agitò ancora la sua bacchetta magica nell'aria e i castelli, le strade e le ville di prima sparirono di colpo, mentre lei stessa svaniva lestamente assieme al suo cocchio fatato e ai cavalli bianchi azzurro crinIL FENOMENO DELLA FATA MORGANA In alcuni giorni tersi di una limpidezza straordinaria la costa calabra sembra tanto vicina che le case, le strade e le persone si possono quasi toccare con le mani... Gli oggetti appaiono come sospesi in aria, con dimensioni e forme mutevoli: il fenomeno è dovuto alle variazioni della densità dell'aria prodotta da elevati gradienti di temperatura in vicinanza del suolo e alla conseguente variazione dell'indice di rifrazioUna grave carestia nel 1603 affliggeva il popolo messinese, malattie e desolazione flagellavano la città, la mancanza di cibo rendeva la situazione drammatica, senza possibilità di soluzione. Il Senato messinese decise di bloccare tutte le navi che transitavano nello Stretto allo scopo di dirottare a Messina quelle cariche di derrate alimentari. Il capitano di una grande nave che trasportava grano ebbe sentore di questa grave carestia che affliggeva Messina così, per evitare il sequestro, decise all'ultimo di invertire la rotta ma una tempesta glielo impedì e, per evitare il naufragio nei gorghi di Scilla e Cariddi, dovette riparare nel Porto di Messina. La popolazione si ritrovò miracolosamente un carico cospicuo di grano che permise di risolvere in massima parte la grave carestia che l'affliggeva. La fantasia popolare ha poi arricchito di particolari questi fatti: l'intervento divino, infatti, ha permesso la salvezza del popolo messinese. Per ricordare l'evento, ogni anno, nel giorno del Corpus Domini, viene portato in processione un Vascelluzzo d'argento, addobbato di spighe di grano, finemente cesellato dai F.lli Juvara nel 1698, conservato nel Tesoro del Duomo. ne. Ancora oggi, attraversando lo Stretto di Messina con la nave traghetto, non si può fare a meno di pensare a Ulisse e a tutte le difficoltà che dovette affrontare per poter ritornare a Itaca. La maga Circe lo aveva avvertito dei pericoli che lo attendevano al passaggio tra gli scogli e i vortici dei paurosi mostri Scilla e Cariddi. Sullo sfondo dello Stretto di Messina il calco ricostruttivo del gruppo di Scilla rinvenuto nella grotta della Villa di Tiberio a Sperlonga in provincia di Latina e ricostruito da 7000 frammenti. SCILLA, la mostruosa figlia di Ecate, legata all'oltretomba e alla luna, attendeva Ulisse e i suoi compagni sulla costa calabra con ululati disumani, emergendo dal mare simile a una gigantesca piovra con sei colli, dodici braccia e una bocca serrata dai denti, mentre CARIDDI si celava in una grotta della costa messinese, all'altezza dell'odierno rione di Ganzirri e minacciava i navigatori gorgogliando e creando mulinelli per inghiottire le imbarcazioni di passaggio. Molti compagni di Ulisse vennero trascinati negli abissi e divorati nei gorghi di Cariddi, l'eroe, però, riusci ad approdare sulla "Terra del Sole" nelle vicinanze di Taormina dove pascolavano le greggi del dio Elio. Qui, alle falde dell'Etna, Ulisse per sfamarsi infranse un terribile tabù facendo macellare un gran numero di buoi sacri al dio. La collera degli dei si abbatté su Ulisse che dovette nuovamente sfidare il mare tumultuoso tra Scilla e Cariddi; questa volta nessun uomo sopravvisse, ad eccezione dell'eroe omerico che naufrago, aggrappato ai legni spezzati dell'imbarcazione sarà sospinto verso l'isola di Calipso. iti".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/likeyou/trackback.php?msg=10607293

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963