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Chateau d'If

Post n°443 pubblicato il 17 Aprile 2013 da clorindaetancredi
 

Le istruzioni al telefono erano state chiare,
"Madame deve indossare indumenti intimi in raso nero, reggicalze e calze in seta, raggiungere lo Chateau d'If" alle 19.00, entrare nell'ultima stanza a destra al piano superiore, e aspettare...
dopo aver guidato per circa un'ora raggiunse la porta d'ingresso dello Chateau d'If, era socchiusa, l'ingresso era illuminato da vecchi lumi a candela, vide di lato una scalinata che conduceva ai piani superiori, cominciò a salire quei gradini, sino a raggiungerne la sommità, vedeva un lungo corridoio illuminato tenuamente, si avviò verso il fondo di quel corridoio, giunse davanti all'ultima porta, esitò prima di girare con la mano il pomello, non era chiusa a chiave, entrò, una rapida occhiata, vide un letto a baldacchino; una tremolante luce di candela situata su un tavolinetto accanto ad una poltrona, ne illuminava una parte, capì di essere giunta dove le era stato detto, mentre era assorta nel guardare la stanza... sentì una voce roca alle sue spalle che le disse:
- Si spogli Madame e non si giri. Lentamente ubbidì imbarazzata, mentre un'improvvisa eccitazione cominciava a salirle sino alla mente, tolse gonna e camicetta, lentamente sfilò il reggiseno a balconcino, slacciò i fermagli del reggicalze, sfilando con lentezza le calze in seta, tolse il reggicalze, poi con sensualità lasciò scivolare sulle gambe il perizoma in raso nero, posando il tutto sulla poltrona vicina, restando completamente nuda, a disposizione di una voce roca e sensuale alle sue spalle.
Sentì un fruscio si era alzato, nella mente cominciavano a farsi strada una miriade di pensieri, "cosa sarebbe accaduto ora, cosa aveva in serbo per lei quell'uomo...?"
Lo sentì dietro lei, ne sentiva l'odore... un'eccitante odore che le penetrava dentro, riempiendole la schiena di brividi. Qualcosa veniva posato sui suoi occhi, era una benda!!
Si sentiva inerte, le mancava la vista, lui le lasciava tutti i sensi ad esclusione della vista, (decine di volte nelle sue fantasie aveva sognato un momento come quello, momento che erano rimasto inevaso nelle fantasie mai realizzate).
- Resti ferma, non si muova Madame...
le sue mani cominciarono a scivolarle sulla pelle lentamente, come ad esplorarne ogni lembo del corpo, le allargò le gambe lasciandola in piedi, poi prese tra le mani i seni sodi, stringendo forte fra pollice ed indice i capezzoli, fermandosi un attimo prima che le sue labbra si aprissero in un grido di dolore, i brividi diventavano più intensi lungo la schiena. La mano scese dai seni al ventre, sino a fermarsi sul suo intimo come a racchiudere una conchiglia, durò poco... le dita aprirono il suo intimo ed entrarono dentro lei a "pizzicarLe" il clitoride.
La sua eccitazione saliva sempre più prepotentemente, sentiva che l'orgasmo avanzava avvicinandosi sempre più alla soglia, mentre le dita entravano sempre più in profondità. Bagnate di quel nettare, le avvicinò al viso di Lei, tra naso e bocca, facendole annusare l'odore del suo succo agrodolce.
- Vieni... le sussurrò nell'orecchio, guidandola l'avvicinò al letto, facendola stendere sulla schiena,
le allungò le braccia, legando con dei canapi entrambi i polsi alle colonne del letto a baldacchino, altri due canapi alle caviglie la bloccavano sul letto con le gambe aperte, a formare una grande "X".
Capiva che stava offrendo il suo succoso frutto, rendendo disponibile anche il suo fondoschiena, sentiva il corpo legato, bloccato al letto, un sogno troppo a lungo cullato nelle notti insonne.
Attese impaziente di sentirsi presa, penetrata, di poter finalmente far esplodere tutto il suo orgasmo, d'un tratto sentì aprire e chiudere a chiave la porta della camera, non capiva cosa stesse accadendo, non sentiva più nessuno nella stanza oltre lei, era lì al buio nuda, legata con le gambe divaricate...
dopo qualche minuto tentò di liberarsi, divincolandosi da quelle corde, ma erano ben strette, nella mente i pensieri si sovrapponevano, gridare chiedendo aiuto, aiuto... a chi?
E... cosa avrebbe detto a chiunque fosse giunto?
La vergogna di presentarsi in quelle condizioni a degli sconosciuti, che avrebbero potuto approfittare di lei in quelle condizioni... sentiva vampate di calore travolgerla, l’adrenalina circolava sempre più velocemente, mentre stranamente, l’eccitazione aumentava travolgendola, iniziava a chiedersi quanto tempo fosse passato, cinque, quindici minuti, mezz’ora?
Sentì la chiave girare nella toppa, la porta si aprì e richiuse, in un sussurrò tremolante disse...
- E' lei Monsieur?  La prego, mi dica che è lei...
silenzio...
sentiva che qualcuno si stava togliendo i vestiti, si avvicinava al suo corpo...
si stendeva accanto...
riconobbe il suo odore... è lui!!
Tranquillizzata rilassò il suo corpo donandosi completamente...
sentì il calore del suo alito sulle cosce, d'un tratto un calore  intenso sulla  vagina, era la sua bocca che le alitava, quel calore la penetrava salendo sin al suo cervello;
sino a quando... la sua lingua cominciò a farsi largo dentro lei, ne sentì la punta che comincia a “giocare” col suo clito... un orgasmo incontrollabile esplose nella bocca di lui, la voglia di gridare il suo piacere si impadronì di Lei, ma come se lo avesse previsto, la bocca di lui si appoggiò sulla sua soffocandole il grido in gola, lei infilò la sua lingua dentro, facendo suo il succo e saliva che, ancora era nella bocca di lui.
Lui si staccò, avvicinò le labbra all'orecchio di Lei, sussurrandole...
- Prima quando sono uscito Madame, l'ho fatto lasciandole del tempo per riflettere, noi potremmo essere degli amanti qualunque, ma lei Madame ora sa cosa significa appartenere, tocca a lei decidere se oltrepassare la soglia...
intraprendendo un percorso senza ritorno, entrando nella stanza dove supererà ogni limite, Vuole oltrepassare quella soglia?
Rifletta Madame prima di rispondere.
Lei ha appena avuto un orgasmo...
senza il mio permesso, e per questo dovrò darle una punizione esemplare...
ora mi porga i polsi, spalmerò della pomata all'arnica, un coadiuvante nel riassorbimento le echimosi dei suoi polsi, poi... si rivesta, riprenda la sua auto e torni a casa, riceverà "istruzioni" per la... punizione!


 
 
 
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