Creato da clorindaetancredi il 02/08/2012

Limbo

Ricamatore di nidi secolari...

 

Chateau d'If

Post n°443 pubblicato il 17 Aprile 2013 da clorindaetancredi
 

Le istruzioni al telefono erano state chiare,
"Madame deve indossare indumenti intimi in raso nero, reggicalze e calze in seta, raggiungere lo Chateau d'If" alle 19.00, entrare nell'ultima stanza a destra al piano superiore, e aspettare...
dopo aver guidato per circa un'ora raggiunse la porta d'ingresso dello Chateau d'If, era socchiusa, l'ingresso era illuminato da vecchi lumi a candela, vide di lato una scalinata che conduceva ai piani superiori, cominciò a salire quei gradini, sino a raggiungerne la sommità, vedeva un lungo corridoio illuminato tenuamente, si avviò verso il fondo di quel corridoio, giunse davanti all'ultima porta, esitò prima di girare con la mano il pomello, non era chiusa a chiave, entrò, una rapida occhiata, vide un letto a baldacchino; una tremolante luce di candela situata su un tavolinetto accanto ad una poltrona, ne illuminava una parte, capì di essere giunta dove le era stato detto, mentre era assorta nel guardare la stanza... sentì una voce roca alle sue spalle che le disse:
- Si spogli Madame e non si giri. Lentamente ubbidì imbarazzata, mentre un'improvvisa eccitazione cominciava a salirle sino alla mente, tolse gonna e camicetta, lentamente sfilò il reggiseno a balconcino, slacciò i fermagli del reggicalze, sfilando con lentezza le calze in seta, tolse il reggicalze, poi con sensualità lasciò scivolare sulle gambe il perizoma in raso nero, posando il tutto sulla poltrona vicina, restando completamente nuda, a disposizione di una voce roca e sensuale alle sue spalle.
Sentì un fruscio si era alzato, nella mente cominciavano a farsi strada una miriade di pensieri, "cosa sarebbe accaduto ora, cosa aveva in serbo per lei quell'uomo...?"
Lo sentì dietro lei, ne sentiva l'odore... un'eccitante odore che le penetrava dentro, riempiendole la schiena di brividi. Qualcosa veniva posato sui suoi occhi, era una benda!!
Si sentiva inerte, le mancava la vista, lui le lasciava tutti i sensi ad esclusione della vista, (decine di volte nelle sue fantasie aveva sognato un momento come quello, momento che erano rimasto inevaso nelle fantasie mai realizzate).
- Resti ferma, non si muova Madame...
le sue mani cominciarono a scivolarle sulla pelle lentamente, come ad esplorarne ogni lembo del corpo, le allargò le gambe lasciandola in piedi, poi prese tra le mani i seni sodi, stringendo forte fra pollice ed indice i capezzoli, fermandosi un attimo prima che le sue labbra si aprissero in un grido di dolore, i brividi diventavano più intensi lungo la schiena. La mano scese dai seni al ventre, sino a fermarsi sul suo intimo come a racchiudere una conchiglia, durò poco... le dita aprirono il suo intimo ed entrarono dentro lei a "pizzicarLe" il clitoride.
La sua eccitazione saliva sempre più prepotentemente, sentiva che l'orgasmo avanzava avvicinandosi sempre più alla soglia, mentre le dita entravano sempre più in profondità. Bagnate di quel nettare, le avvicinò al viso di Lei, tra naso e bocca, facendole annusare l'odore del suo succo agrodolce.
- Vieni... le sussurrò nell'orecchio, guidandola l'avvicinò al letto, facendola stendere sulla schiena,
le allungò le braccia, legando con dei canapi entrambi i polsi alle colonne del letto a baldacchino, altri due canapi alle caviglie la bloccavano sul letto con le gambe aperte, a formare una grande "X".
Capiva che stava offrendo il suo succoso frutto, rendendo disponibile anche il suo fondoschiena, sentiva il corpo legato, bloccato al letto, un sogno troppo a lungo cullato nelle notti insonne.
Attese impaziente di sentirsi presa, penetrata, di poter finalmente far esplodere tutto il suo orgasmo, d'un tratto sentì aprire e chiudere a chiave la porta della camera, non capiva cosa stesse accadendo, non sentiva più nessuno nella stanza oltre lei, era lì al buio nuda, legata con le gambe divaricate...
dopo qualche minuto tentò di liberarsi, divincolandosi da quelle corde, ma erano ben strette, nella mente i pensieri si sovrapponevano, gridare chiedendo aiuto, aiuto... a chi?
E... cosa avrebbe detto a chiunque fosse giunto?
La vergogna di presentarsi in quelle condizioni a degli sconosciuti, che avrebbero potuto approfittare di lei in quelle condizioni... sentiva vampate di calore travolgerla, l’adrenalina circolava sempre più velocemente, mentre stranamente, l’eccitazione aumentava travolgendola, iniziava a chiedersi quanto tempo fosse passato, cinque, quindici minuti, mezz’ora?
Sentì la chiave girare nella toppa, la porta si aprì e richiuse, in un sussurrò tremolante disse...
- E' lei Monsieur?  La prego, mi dica che è lei...
silenzio...
sentiva che qualcuno si stava togliendo i vestiti, si avvicinava al suo corpo...
si stendeva accanto...
riconobbe il suo odore... è lui!!
Tranquillizzata rilassò il suo corpo donandosi completamente...
sentì il calore del suo alito sulle cosce, d'un tratto un calore  intenso sulla  vagina, era la sua bocca che le alitava, quel calore la penetrava salendo sin al suo cervello;
sino a quando... la sua lingua cominciò a farsi largo dentro lei, ne sentì la punta che comincia a “giocare” col suo clito... un orgasmo incontrollabile esplose nella bocca di lui, la voglia di gridare il suo piacere si impadronì di Lei, ma come se lo avesse previsto, la bocca di lui si appoggiò sulla sua soffocandole il grido in gola, lei infilò la sua lingua dentro, facendo suo il succo e saliva che, ancora era nella bocca di lui.
Lui si staccò, avvicinò le labbra all'orecchio di Lei, sussurrandole...
- Prima quando sono uscito Madame, l'ho fatto lasciandole del tempo per riflettere, noi potremmo essere degli amanti qualunque, ma lei Madame ora sa cosa significa appartenere, tocca a lei decidere se oltrepassare la soglia...
intraprendendo un percorso senza ritorno, entrando nella stanza dove supererà ogni limite, Vuole oltrepassare quella soglia?
Rifletta Madame prima di rispondere.
Lei ha appena avuto un orgasmo...
senza il mio permesso, e per questo dovrò darle una punizione esemplare...
ora mi porga i polsi, spalmerò della pomata all'arnica, un coadiuvante nel riassorbimento le echimosi dei suoi polsi, poi... si rivesta, riprenda la sua auto e torni a casa, riceverà "istruzioni" per la... punizione!


 
 
 

Fiamme di passione seducente

Post n°442 pubblicato il 16 Aprile 2013 da clorindaetancredi
 

Siamo nati insieme negli sguardi quando
entrando nei cuori li abbiamo accesi
con Fiamme di passione seducente
da quel momento non ci siamo più nascosti
non vagavamo più nel buio della notte
non ci rincorrevamo come anime che anelavano
attimi rubati nelle silenti urla
che si infrangevano su lembi
strappati alle nostre anime
abbiamo imparato a:
spezzare ogni freccia di rancore
aprire la porta dell'infinito
stringerci tra le braccia senza pretese
aprendo i cuori ai raggio del sole
Non vogliamo più farci scivolar lontano
trasportati da onde in burrasca
da quella brezza di parole
racchiuse nei silenzi
mano nella mano ci lasceremo guidare
solcando i colori dell'orizzonte
diventando due anime nude tra le onde
gocce che non si disperderanno travolte
nel buio di una notte tenebrosa
ma che diventano gocce a riempir torrenti
affluendo nei fiumi per
tornare alle nostre onde al
nostro mare dove siamo nati
fluendo in quell'amore passionale
che risveglia in ogni essere umano
quella forza viva di abbracciare
il sentiero da percorrere
uniti mano nella mano
alimentando la consapevolezza
di appartenerci senza forma
senza tempo a quel diamante
meravigliosa gemma sfaccettata
che non è fuori ma dentro noi
diventando segreto senza:
più pareti
più delusioni
legati l'un l'altra
da quella fiamma che alimenta i cuori


 
 
 

Mondaini - Vianello

Post n°441 pubblicato il 16 Aprile 2013 da clorindaetancredi

Una delle coppie che non si è separata vivendo nel mondo dello show-business
Impressionanti e veri nell'interpretare "Casa Vianello"
Lèon

 
 
 

OGGI SONO IO - ALEX BRITTI

Post n°440 pubblicato il 16 Aprile 2013 da kate.walker

Ascoltavo questa canzone di Britti, ed ogni volta mi fa ripensare a te.
Perchè tu sei esattamente così!
Un uomo che non ha paura di imbarazzarsi davanti agli occhi di una donna.
Un uomo che sa tirare fuori la propria dolcezza e disarmarti col suo sorriso.
Un uomo che sa affrontare le proprie debolezze senza soccombere.
Un uomo che sa guardare una donna senza necessariamente pensare:"Ti prenderei e ti stenderei schiena sul materasso, e poi vedi come ridi!".
Un uomo che non ha bisogno per essere macho, che sa emozionarsi e sorriderti semplicemente senza doppi fini.

Ecco! Così sei stato la prima volta che ci siamo incontrati: disarmato ed imbarazzato, senza mai smettere di guardarmi e farmi sentire che non mi stavi spogliando ma mi stavi ammirando.

Barbara

 

 

 

 
 
 

A te

Post n°439 pubblicato il 14 Aprile 2013 da clorindaetancredi
 

Diventa dolce il tepore di
sogni e sospiri stando vicini,
respirarci dai respiri
prendendo tra le mani
i fili degli armonici sogni
nascosti nei nostri cuori.

Labbra al sapore di miele
sceso da goccia tra dita a
nutrire la tua iridescente anima
manifestando l'essenza di donna
nell'antica promessa riflessa
nelle vibrazioni del corpo.

Attratti ci concentriamo
entrando in risonanza
con la musica che ci circonda
con l'aria che respiriamo
gioiosamente armonici
perpetuiamo il ciclo della vita.

Ciò che abbiamo creato
modificando coscientemente
le nostre abitudini
stimolando la nostra sincronia
armonizzando l'essenza della realtà
imparando ad amarci nel donarci senza pretendere.

Voglio dedicare:
a te che illumini d'immenso la mia vita
a te che sei diventata importante semplicemente perchè esisti
a te che hai fatto in modo di farmi distruggere la corazza che nascondeva
     il mio vero essere naturale e passionale
a te che hai arricchito il mio cuore:
col tuo calore
col tuo sguardo
con la tua voce
col tuo pensiero
col tuo corpo attraente
col tuo immenso amore
con infiniti magici attimi di felicità...

 
 
 

 

 

 

.

 

 

 

 

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