Sono poesia senza saperlo
poeta, dice che lo sono,
ma non oso nemmeno essere
perché sento solo [il discorso]
per non conoscerlo
comunque,
umano sono così tanto
per cercarlo
e
scriverlo coraggiosamente
[anche senza sapere come
definirlo]
Poesia? Cosa sarebbe?
Sono solo un'anima fuggitiva
che si
allevia nelle lettere
[e si nasconde a lungo]
Nessun individuo potrà essere sottoposto a interferenze arbitrarie nella sua vita privata,
nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore
e della sua reputazione.
Ogni individuo ha diritto a essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
(Dichiarazione dei diritti dell'uomo. art.12)
Post n°3005 pubblicato il 24 Luglio 2024 da ilcorrierediroma
In un piccolo villaggio ai piedi delle montagne, vivevano due bambini: Luca e Sofia. Erano vicini di casa e condividevano ogni momento insieme. Le loro case erano separate solo da un prato fiorito, e spesso si incontravano lì per giocare. Luca era un ragazzo vivace, con gli occhi scintillanti di curiosità. Sofia, invece, era più riservata, ma aveva un cuore gentile e compassionevole. Nonostante le loro differenze, erano inseparabili. Un giorno, mentre esploravano la foresta oltre il villaggio, trovarono una vecchia mappa. Era sbiadita e piena di segni misteriosi. Decisero di seguirne le indicazioni e partirono per un'avventura. Camminarono per giorni, attraversando fiumi e boschi, scalando montagne e attraversando valli. Affrontarono tempeste e notti gelide. Ma la loro amicizia li teneva uniti. Si sostenevano a vicenda, ridendo e piangendo insieme lungo il percorso. La mappa li portò a una cascata nascosta, dove una leggenda diceva che si poteva vedere una stella cadente ogni notte. Luca e Sofia si sedettero lì, aspettando. E quando finalmente videro la stella cadere, fecero un desiderio. "Desidero che la nostra amicizia duri per sempre," disse Luca. "Anche io," rispose Sofia. E così, quella stella cadente li unì ancora di più. Tornarono al villaggio, ma la loro avventura non finì mai. Continuarono a esplorare, a sognare e a crescere insieme. Gli anni passarono, e Luca e Sofia divennero adulti. Si sposarono, ma le loro famiglie rimasero separate solo da quel prato fiorito. Ogni sera, si incontravano lì, guardando le stelle e ricordando la loro avventura. Quella stella cadente era diventata il simbolo della loro amicizia. Anche quando la vita li portò in luoghi diversi, il loro legame rimase forte. Scrivevano lettere, si chiamavano e si raccontavano tutto. E quando, alla fine, si riunirono nel villaggio, erano vecchi e rugosi, ma i loro occhi brillavano ancora di quella stessa curiosità di quando erano bambini. Si abbracciarono, e sapevano che l'amicizia oltre i confini del tempo e dello spazio era il loro tesoro più prezioso.©
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