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« Il ruolo del traduttoreI vantaggi di imparare u... »

Riflessioni sul libro "Traduzione e Globalizzazione"

Post n°2 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da marcelo123
 
Foto di marcelo123

 finito di leggere di recente il libro di Michael Cronin "Traduzione e Globalizzazione", e devo dire che oltre ad averlo trovato molto chiaro ed elegante, cosa che difficilmente si può dire, o comunque molto di rado, quando si parla di testi di questo genere, affronta sicuramente dei temi molto attuali, e che andrebbero portati più all’attenzione del grande pubblico.

Il libro punta l’attenzione sull’importanza che ricoprono sempre di più le lingue straniere, e la loro conoscenza, nella società moderna, e i vari aspetti che ne vengono influenzati direttamente e indirettamente.

Infatti, le traduzioni, o più in generale il lavoro di ogni traduttore, riesce ad apportare un importante miglioramento alla divulgazione d’idee, opinioni, e tutto quello che può rappresentare la cultura di un popolo al resto degli abitanti di questo nostro pianeta.

Con l’enorme facilità di divulgazione delle parole, o delle immagini, che sono possibili, oggi sarebbe veramente da sciocchi non rendere più accessibili a tutti le idee che vengono espresse in idiomi differenti dal nostro.
 

Il libro non pone su piani differenti le traduzioni tecniche, e quelle letterali, anche se è bene notare che alle prime viene dedicata una maggiore mole di pagine, poiché sono considerate complementari alla propagazione delle idee. L’autore esprime a più riprese il concetto, che il lavoro del traduttore non è semplicemente quello di sostituire una parola con un’altra, come erroneamente molte persone sembrano ormai credere, ma che sia piuttosto quello di rendere nel migliore dei modi le idee, e i concetti che sono espressi in una lingua in una totalmente differente.

Nella maggioranza dei casi il traduttore si trova a dover agire come un mediatore tra concetti, e idee, che si sviluppano su dei presupposti che se per alcuni sono all’ordine del giorno, per altri possono essere delle ipotesi effimere.

 

Il libro in questione può senz’altro essere considerato come un viaggio alla scoperta delle diverse situazioni che l’economia globale ha portato nel campo della traduzione e del traduttore. Se si può affermare che una volta la figura del traduttore era vista come una parte marginale, ai nostri giorni ricopre sempre più un ruolo di spicco, specialmente da quanto Internet ha aumentato a dismisura il fatturato dell’industria delle traduzioni.

Questo ha portato non solo alla creazione di molte imprese che trovano occupazione nei vari campi in cui può trovare impiego il lavoro dei traduttori, ma anche a schiere di traduttori freelance che si possono specializzare, o meno, in determinati settori.

 
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