amore e politica

Il treno arriva lento in  stazione, perfettamente in orario, la ragazza dai lunghi codini neri allunga pigramente le gambe, gli okki azzurri fissano un punto indefinito dal finestrino...come se cercasse qualkuno fra la folla...il treno termina la propria corsa, la bella ragazza sembra assorta, pare non si accorga della gente che corre, che si affacenda attorno alle valigie. Mette una mano nella borsetta, ne estrae un mascara blu scuro, lo passa lentamente sulle sopracciglia, poi un rossetto rosa chiaro un po' perlato, sistema i codini, si guarda nello specchietto, fa una smorfia e ride... Fuori dal treno, sui binari la gente corre con le valigie, si incontra, si abbraccia... La ragazza nn scende, continua a fissare un punto indefinito lungo il binario, è bella nel suo vestito attillato a fiori che mette in risalto il celeste dei suoi okki grandi...sogna...sogna...
Poi si alza, attraversa la carrozza con fare sicuro e scende lentamente sul binario...cerca lui tra la folla, cerca quel viso familiare, come ha fatto miliardi di volte...e poi lui arriva...correndo..i capelli neri un pò scomposti sulla fronte, i jeans sdruciti,  la maglietta che gli ha regalato lei... lui si ferma la guarda e pensa oddio come è bella, oddio come profuma di buono...lei si ferma lo guarda e pensa...oddio non me lo ricordavo cosi' bello....sa di mare...che voglia di lui...Entrambi si fissano, in silenzio e ridono...lui fa il primo passo le cinge la vita con un braccio, la stringe forte forte , cerca la sua bocca e la bacia prima piano, poi piu' intensamente come piace a lei, poi le sussurra all'orecchio...ciao come stai...mi sei mancata. La ragazza si scosta il codino un pò ribelle, respira l'odore di lui, ne sente il battito del cuore e trattiene quella lacrima di contentezza...Lui la guarda e le dice è una vita tesoro che ti aspetto....Si è una vita che si aspettano....Lui la prende per mano, non parlano, certi momenti non hanno bisogno di parole, non hanno bisogno di niente, se nn di essere vissuti.
Lei pensa che è sabato pomeriggio, che è felice,  che il loro amore è unico ed intatto, come la prima volta che si sono conosciuti, si stringono le mani fra la folla e quasi corrono nel sole della città semi deserta, mentre li' attorno la gente sale e scende dai treni, portando con se' ricordi tristi e felici...

Lui la guarda e le dice piano... ti voglio bene...lei ride e annuisce, si passa la lingua sulle labbra ancora un attimo...lui la fissa con i suoi okki grandi ...immagina quella lingua quanto lo farà impazzire...

Dedicato ai due ragazzi .....nel sole...sabato 4 agosto 2007