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Tocca a te

Tocca a te saperlo, sei tu il prossimo che verrà informato. Ma non vuoi sentirlo, conosci le parole che dirà, ti senti una sorta di veggente un premonitore del futuro oppure un semplice porta sfiga. Ma no, mi sto facendo un mucchio di paranoie, magari è qualcosa di felice, c'è speranza, c'è sempre speranza no?
Se n'è andata.
No!, non erano queste le parole che volevo sentire. Sembra che la speranza se ne sia andata in villeggiatura. Credo che la madre del mio amico mi abbia lasciato un grande segno dentro, qualcosa che devo ancora scoprire interamente ma ha fatto centro dentro il mio cuore, pian piano scoprirò di che cosa si tratta anche se già ora scorgo qualcosa.
Ho addirittura accontonato l'orgoglio per informare la mia ex ragazza, dopotutto lo conosceva pure lei. E lei ribatte chiedendomi come va.
Va di merda. Sto piangendo. Piovono sulla tastiera gocce di amarezza, lavano via quello sporco che si intacca sui tasti, mi scopro per quello che sono, una persona molto emoriva, vuoi pure fragile e anche timida che a volte non sa esprimersi a parole ma gli occorre un blog per dire quel che pensa.
Vado a prendere un fazzoletto.