Creato da loredanafina1964 il 10/10/2011

loredanafina

scrivere scrivere scrivere!

 

 

« Son'io...pietra viva!ISTRUZIONI PER SEMINARE ... »

1° CONFERENZA DI GIULIANA SGRENA DELL'11-12-2011 A PULSANO (TA) - a cura di Loredana Fina

Post n°34 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da loredanafina1964
Foto di loredanafina1964

" Buongiorno ai compagni, alle compagne, amici e amiche di Pulsano.

Ringrazio tutti voi per l'invito a venire qui oggi e per l'accoglienza calorosa che mi state dimostrando.

Occupandomi come giornalista del Mediterraneo e delle sue problematiche, la Puglia è per me una regione di adozione e fra Mediterraneo e Nord d'Africa inevitabilmente come sempre del resto c'è un legame imprescindibile.

Vorrei evidenziare alcuni elementi relativi alla mia esperienza in queste zone che conosco nella loro complessità seppur privilegiando la sponda Sud che, secondo gli ultimi avvenimenti vissuti dalle popolazioni del posto, tende a contaminare quella Nord.

Ci sono in tutte quelle aree problematiche comuni (precarietà, disoccupazione, crisi economica ecc.) e questi elementi hanno fatto si che scattassero le rivolte, (Rif.: ultimi aumenti smisurati dei prezzi di molti beni di consumo in particolar modo quelli alimentari).

I regimi dittatoriali non hanno apportato alcun beneficio a queste popolazioni di difficoltà ne tantomeno hanno ottenuto effetti positivi attraverso il loro governo.

Ormai da tempo era matura in questi popoli, una coscenza di rivendicazione della libertà, della dignità delle persone, c'erano diversi movimenti politici e c'era molto fermento sindacale in particolar modo in Algeria e in Tunisia, ( Rif.: rivolta del gas).

Questi fermenti, naturalmente lasciavano ben prevedere che le rivolte nelle diverse zone si sarebbero via via ingigantite.

L'Occidente, fintamente ignaro, aveva comunque convenienza a trattare con le dittature, quelle dittature dalle quali la maggior parte di quei paesi volevano liberarsi attraverso le loro rivolte, ( Rif. al suo libro " Il prezzo del velo"), a parte la Libia dove c'è stata la lotta per il petrolio che ha fatto della Libia un caso a parte.

I movimenti femministi, sono iniziati in quelle zone fin dall'800. Oggi, l'uso della tecnologia nella comunicazione ha aiutato in modo rilevante le attuali rivendicazioni delle donne e dei giovani e a partire dalla Tunisia, le rivolte si sono contagiate ed estese agli altri paesi arabi, del Marocco e dell'Iraq.

C'è oggi un'importantissimo fattore di modernità in queste rivolte: quello che le donne rivendicano la parità di diritti. La condizione delle donne in Tunisia è decisamente migliore rispetto a quelle degli altri paesi. Loro festeggiano l'8 Marzo ed hanno raggiunto il 50% di quote alle elezioni. Hanno altresì chiesto che ci fosse il 50% di capilista donne nei partiti ottenendone il 25%, risultato comunque positivo considerando i dati relativi agli altri paesi.

Ora, il successo di tutte queste rivoluzioni in queste zone, dipenderà dai risultati che otterranno queste donne.

Tutte queste rivolte sono infatti partite da donne e giovani che insieme, senza simboli, senza leader politici hanno coraggiosamente aperto un nuovo processo di democratizzazione ostacolato però duramente dalle organizzazioni degli islamisti che intenderebbero essere considerati come forze moderate ma che in realtà non lo sono.

Quelle organizzazioni islamiste molto ben viste invece in Occidente, quelle organizzazioni islamiste che in Arabia Saudita e in Afghanistan, hanno addirittura messo in campo, le milizie che controllano e sorvegliano tutti i comportamenti e i movimenti delle donne e, quando a tale proposito è stato interpellato il Ministero degli Interni, la risposta che è venuta fuori è stata quella che ha affermato e confermato che quelle milizie potevano agire.

Ora, questi dati ci lasciano ben intendere in quale misura l'Islamismo abbia avuto in queste zone campo libero.

Ma le rivendicazioni forti e determinate di queste donne e questi giovani sono state incisive. Il movimento islamista non è moderato come vorrebbero lasciar intendere, esso si presenta come un movimento BIPOLARE che ha appunto due facce: la prima faccia, quella ufficiale, fintamente buonista e la seconda faccia quella della base e delle milizie che intervengono contro le donne e i giovani, quella faccia che si oppone al processo di democratizzazione,  perchè i fratelli musulmani non vogliono affatto la Democrazia infatti Al Jasira fa la campagna a favore degli islamisti.

I "maschi" hanno addirittura votato per El Nada ( in 100 paesi) perchè sostengono di essere stufi del fatto che le donne li hanno castrati nella loro virilità. Da qui si può dedurre quanto ed in quale misura, questa fase di transizione per la democrazia sarà molto, molto difficile e molto combattuta.

Noi, dobbiamo appoggiare le forze democratiche e di sinistra.

La contaminazione dal Sud al Nord, che è un elemento molto positivo, è già cominciata.

Questi popoli hanno rotto la paura della dittatura e della teocrazia.

Hanno finalmente scoperto che può e deve esserci una TERZA POSSIBILITA'. Sono usciti dalla paura, perchè la paura purtroppo esiste.

Sono sbarcati in Sicilia (Lampedusa) dove Berlusconi in un momento cosi delicato di difficoltà, è andato a promettere soldi, benessere e l'acqisto di una villa... provocando cosi una spaccatura fra i cittadini di Lampedusa che sono sempre sati solidali ed accoglienti verso i nostri fratelli che sbarcavano sulle loro rive.

I popoli di quelle terre, (Tunisia ecc.) sostengono che per loro, l'Europa non esiste, perchè non ha avuto un ruolo determinante e di aiuto concreto in quei frangenti di rivoluzione, anzi, la Francia ha addirittura chiuso la frontiera a Ventimiglia.

Ecco che allora una riflessione è doverosa da parte nostra. Immaginiamo che fra qualche anno anche i popoli europei siano costretti ad emigrare verso l'Estremo Oriente ( Cina, Giappone ecc. ), come ci sentiremmo noi occidentali se sapessimo che un nostro fratello, un nostro figlio, una nostra donna sono stati respinti da quelle terre? Allora dobbiamo tenere in considerazione una nuova possibilità che è quella di poter guardare a questi popoli come parte integrante del Mediterraneo, per una nuova Europa che non potrà soltanto essere un'Europa solo del Nord, ma potrà e dovrà essere un'Europa Mediterranea come del resto lo fu anticamente, culla di grandi culture nel corso della storia.

Pulsano 11-12-2011                                             GIULIANA SGRENA

 

                                                                                                        

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

caterina.restaguido.cabreleoioioioiolauraruozziforco1sil.morettimgtrasp.sollevamentiwallace981lorenzabcengelbethtononcelli.silviapery78dyerkessconcetta61dgl0piccola.memole
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per averlo condiviso ! NMRK :)
Inviato da: Laranichinyo
il 31/01/2015 alle 19:15
 
Ciao, bel post, complimenti. Ti auguro una dolce notte....
Inviato da: leggenda2009
il 23/01/2015 alle 23:28
 
:)
Inviato da: loredanafina1964
il 15/01/2014 alle 22:53
 
Il verso della lepre o il raglio dell'asino invece non...
Inviato da: dakota_07
il 13/01/2014 alle 22:58
 
grazie :) NMHRK
Inviato da: loredanafina1964
il 13/01/2014 alle 21:58
 
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963