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Da: "COSI' PARLO' ZARATHUSTRA" di F. W. Niethzsche - LE FRASI PIU' BELLE - SESTA PUBBLICAZIONE.

Post n°79 pubblicato il 22 Agosto 2012 da loredanafina1964
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DELLE MOSCHE AL MERCATO

(pag. 52) - <

I boschi e le rupi sapranno degnamente tacere con te. Sii tu di nuovo all'albero che ami, all'albero dai grandi rami: quieto, in ascolto, esso si protende sul mare.

                                       ________________________

 

(pag. 53) - Dove finisce la solitudine, li comincia il mercato; e dove comincia il mercato, incomincia anche lo strepito dei grandi commedianti e il ronzio delle mosche velenose.

Le cose migliori non hanno nessun valore al mondo, senza nessuno che le rapprresenti: il popolo chiama grandi uomini questi recitanti.

Il popolo capisce poco la grandezza, voglio dire la grandezza creatrice. Ma ha occhi e orecchi per tutti coloro che mettono in scena e recitano grandi cose.

Il mondo gira intorno agli inventori di nuovi valori: - invisibile esso gira. Però intorno agli attori gira il popolo e gira la gloria: così va il mondo.

Il mercato è pieno di pagliacci solenni - e il popolo si esalta dei suoi grandi uomini: costoro sono i suoi signori del momento.

Lenta è l'esperienza di tutti i pozzi profondi: a lungo debbono aspettare prima che sappiano che cosa è caduto dentro.

Tutto ciò che è grande si ritrae dal mercato e dalla gloria; lontano dal mercato e dalla gloria vissero, da che è mondo, gli inventori di nuovi valori.  Fuggi, amico mio nella tua solitudine!

                                       _________________________

(pag. 54) - Innumerevoli sono gli uomini piccini e miserabili; e per far crollare certi edifici bastano le gocce di pioggia e le male erbe.

Tu non sei una pietra, ma ben presto verresti scavato dalle gocce che si susseguono. Molte gocce ti spezzerebbero e ti sbriciolerebbero.

Ti vedo tormentato da molte mosche velenose, punto a sangue in cento parti: e il tuo orgoglio ti impedisce di arrabbiarti.

Sangue vorrebbero da te, in piena innocenza, sangue bramano le loro anime esangui - e perciò punzecchiano in piena innocenza.

MA TU O PROFONDO, TU SOFFRI CRUDELMENTE ANCHE PER LE PICCOLE FERITE; e prima che tu sia guarito, lo stesso insetto velenoso striscerà sulla tua mano.

Tu sei troppo orgoglioso per uccidere questi ghiottoni. Ma guarda che anche tu non sia costretto a sopportare tutta la loro velenosa ingiustizia!

ANCHE CON LE LODI TI RONZANO INTORNO: e allora è una lode sfrontata.

Essi bramano d'essere vicini alla tua pelle e al tuo sangue.

Ti lusingano come un Dio o come un demonio; piagnucolano davanti a te come davanti a un Dio o un demonio. Che importa? Non sono altro che adulatori e piagnoni.

Spesso vogliono passare da amabili con te. Ma questa fu sempre la saggezza dei vili. Sì, i vili sono saggi!

Loro pensano molto a te con le loro anime anguste, - tu provochi sempre in loro pensieri inquieti! Tutto ciò che è molto pensato diventa ragione di inquietudine e di sospetto.

LORO TI PUNISCONO PER TUTTE LE TUE VIRTU'. Poichè tu sei mite e giusto, dici: <>. Ma la loro piccola anima pensa: <>. 

Anche se tu ti mostri benevolo, loro si sentono sempre disprezzati da te; e ti restituiscono i tuoi benefici sotto forma di occulti malefici.

Davanti a te si sentono piccoli, e la loro bassezza arde e fiammeggia d'un 'invisibile vendetta contro di te.

                                        ________________________

 

DELLA CASTITA'

(pag. 55) - <

Non è meglio cader nelle mani d'un assassino, che nei sogni d'una donna o d'un uomo lussuriosi?

E guardate questi uomini: i loro occhi dicono che loro non conoscono nulla di più bello in questo mondo che giacere accanto a una donna.

Fango vi è al fondo delle loro anime; e guai se il loro fango possedesse un pò d'intelligenza!

O, foste almeno animali perfetti! MA L'ANIMALE SUPPONE L'INNOCENZA.

V'ho consigliato d'uccidere i vostri sensi? IO VI CONSIGLIO L'INNOCENZA DEI VOSTRI SENSI.

                                        _______________________

DELL'AMICO

(pag. 56) - <> - così pensa l'eremita.

<>.

Io e Me siamo sempre in colloquio troppo animato: come si potrebbe sopportare una tal cosa se non vi fosse un amico?

PER L'EREMITA L'AMICO E' SEMPRE IL TERZO: il terzo è il sughero che impedisce che il colloquio dei due vada a fondo.

CHI VUOLE AVERE UN AMICO, DEVE ANCHE VOLER FAR GUERRA PER LUI: E PER CONDURRE UNA GUERRA BISOGNA ANCHE SAPER ESSERE NEMICO.

                                        ________________________

 

PROSSIMA PUBBLICAZIONE AL PIU' PRESTO. ;)

 

 
 
 
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il 31/01/2015 alle 19:15
 
Ciao, bel post, complimenti. Ti auguro una dolce notte....
Inviato da: leggenda2009
il 23/01/2015 alle 23:28
 
:)
Inviato da: loredanafina1964
il 15/01/2014 alle 22:53
 
Il verso della lepre o il raglio dell'asino invece non...
Inviato da: dakota_07
il 13/01/2014 alle 22:58
 
grazie :) NMHRK
Inviato da: loredanafina1964
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