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Da: "COSI' PARLO' ZARATHUSTRA" di F. W. Niethzsche - LE FRASI PIU' BELLE - VENTIQUATTRESIMA PUBBLICAZIONE.
Post n°97 pubblicato il 01 Settembre 2012 da loredanafina1964
IL CANTO DELLA MALINCONIA (pag. 253) - Quando schiarisce l'aria nella sera, E quando la rugiada confortante cade sopra la terra, Invisibile e anche non udita - Poichè porta i calzari delicati Come tutti i chiamati a confortare - Pensa tu allora, pensa, caldo cuore, Come un tempo anelavi A lacrime divine e rugiadose: Arso, stanco, assetato, Camminavi sull'erba inaridita, Mentre raggi di sole tramontante Di fra gli alberi neri Ti inseguivano malvagi, Raggi accecanti, lieti di far male: "Tu fidanzato della verità? Tu? - così ti schernivano quei raggi - No! Soltanto un poeta! Bestia da preda, astuta, Che striscia e che mente, Ben conscia di mentire: Bestia avida dell'agguato, Mascherata di svariati colori, Larva a se stessa, e di se stessa persa. Questo lo sposo della verità? Ma, no, soltanto un pazzo! Solamente un poeta! Che parlando soltanto per colori, Urla fuori della maschera di pazzo, E si arrampica su per ingannevoli Ponti di parolette, Fra cieli falsi e terre menzognere, A mezz'aria sospeso ed errabondo. - O, solamente un pazzo! Solamente un poeta! Questo, lo sposo della verità? Non silente, non rigido, non freddo, Non diventato statua, Non liscia erma del nume, Non posta fuor dal tempio, Quale custode di divina soglia: Nemico a queste immagini veraci, Amico solo di selvagge plaghe, Più lieto ovunque che davanti al tempio, Ha i capricci dei un gatto, Balza per le finestre contro ogni azzardo, Ed annusa smanioso E bramoso per vergini foreste: Ah, tu, che per le vergini distese, Fra animali da preda variopinti, Corri le belle corse colorate Di colori striati, Sane come il peccato, Ah, che con labbra cupide, Beatamente ironiche e infernali, Assetate di sangue, pieno d'agguati, Tu corri, strisci e inganni! Oppure simile all'aquila, che a lungo Guarda ferma gli abissi, i suoi abissi: - O come digradavano ad anello, In basso, in basso, in sempre più profonde Profondità - e d'un tratto Con il volo diritto e con le ali Chiuse e rattratte piomba sugli agnelli, Giù, vorace e famelica d'agnelli, Nemica a tutte le anime d'agnello, Nemica a tutto ciò che guarda a terra Con occhio pecorile, Lana ricciuta e ovina bontà grigia! Dunque d'aquila, dunque di pantera, Sono le tue brame sotto cento larve, Le brame del poeta, Tu pazzo, tu poeta! Tu che l'uomo riguardasti Sotto forma divina o animalesca Talora nell'uomo dilaniare il Dio E talora la pecora nell'uomo, E ridere dilaniando...... Voluttà di pantera e d'aquilotto! Queste sono le tue gioie! çe tue feste di pazzo e di poeta! Nell'aria che schiarisce, E quando già la falce della luna Verde risplende e fra purpurei rossi Invidiosa si insinua, ostile al giorno, Con ogni passo suo furtivo e lieve Falciando le pendenti Pareti dei rosai, Finchè si affondano lievi E pallide scompaiono nella notte: Così, così caddi una volta anch'io Dalla mia frenesia di verità, Dalle diurne brame, Stanco del giorno, infermo della luce, Piombai giù, verso la sera e l'ombra, Arso e assetato di un unica verità: - Ricordi, dì, ricordi, ardente cuore, La tua sete d'allora? - Ch'io sia bandito d'ogni verità Io, solamente un pazzo! Solamente un poeta! __________________________________ PROSSIMA PUBBLICAZIONE SUBITO.
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Inviato da: Laranichinyo
il 31/01/2015 alle 19:15
Inviato da: leggenda2009
il 23/01/2015 alle 23:28
Inviato da: loredanafina1964
il 15/01/2014 alle 22:53
Inviato da: dakota_07
il 13/01/2014 alle 22:58
Inviato da: loredanafina1964
il 13/01/2014 alle 21:58