Creato da loredanafina1964 il 10/10/2011

loredanafina

scrivere scrivere scrivere!

 

 

« Dal libro: "La Rabbia e...Dal libro: "La Rabbia e ... »

Dal libro: "La Rabbia e l'Orgoglio" di Oriana Fallaci- Rizzoli ed.- Le pagine più inteeressanti- 2^ PUBB.

Post n°181 pubblicato il 05 Febbraio 2015 da loredanafina1964

2^ PARTE (dalla prefazione di Ferruccio de Bortoli)

Quell'Undici Settembre non fui io a chiamare lei. Non lo feci per una sorta di timidezza. Lei detestava sentirsi chiedere un articolo. "Voi direttori, siete tutti uguali, alla fine volete  solo quello, vi conosco...." Ci avevo provato tante volte. Senza il minimo risultato. La misura dell'articolo era qualcosa che aveva finito per sembrarle persino insultante. Chiamò lei. E parlammo a lungo. Descriveva l'orrore di quei corpi che cadevano dalle torri, la sensazione spettrale di una New York svuota e percorsa solo da mezzi di soccorso. Mi colpì perchè parlava dell'odore che si respirava anche lì da lei, sulla 61esima, fra la Seconda e la Terza. Un odore di morte. "Potremmo fare un'intervista, Oriana, che ne dici?" Si fece convincere. "Ma la devi fare tu, d'accordo?" "Va bene." "Prendi il primo aereo e vieni." Attesi la riapertura dei collegamenti fra l'Europa e gli Stati Uniti e salii sul primo aereo fra Milano e New York. Era il 15 settembre. I passeggeri sembravano muti. Solo sguardi straniti, tentativi goffi di apparire normali. Un viaggio surreale. Arrivato a New York, feci un salto in albergo. Il Waldorf Astoria era deserto; il personale incollato ai televisori continuava a guardare le immagini della tragedia; gli aerei che entravano nei grattacieli, come lame nella carne viva di una città, di un popolo. Poche auto. Lunghe file di taxi vuoti. Il tempo si era fermato. 

Quando Oriana aprì la porta del suo appartamento, al numero 222 della 61esima, ricominciai a respirare, nonostante l'ambiente fosse chiuso, l'aria viziata, le finestre sempre serrate. Cataste di libri, un disordine insopportabile ma affascinante. Lei cordiale e persino affettuosa. La sigaretta sempre accesa. L'intervista? Non cominciò neppure perchè era già stata fatta. L'aveva già scritta lei, domande comprese. E cominciò subito a leggerla davanti a me. Le piaceva farlo, le piaceva ascoltarsi. E subito dopo apparire insoddisfatta di quello che aveva scritto. Una specie di gioco, con un pizzico di vanità. Come se si guardasse allo specchio. La voce dava corpo ai sentimenti. Era tutt'uno con le parole. Come nella Lettera a un bambino mai nato, che forse le era piaciuto più leggere, e incidere, che scrivere.

"Benissimo, Oriana, ma sei tu che intervisti te stessa (poi l'avrebbe fatto). Io non c'entro nulla, ogni mia parola rovinerebbe tutto. Devi fare una cosa tua, con la tua firma." £Ci risiamo, tu vuoi l'articolo, lo so, non te ne frega niente di tutto il resto." L'umore era cambiato di colpo, la voce ancora più roca e tagliente.  Si alzò dal divano e se ne andò in cucina. Ricordo che restò in silenzio per qualche minuto interminabile. Pensai: adesso mi caccia via.

Si era fatto tardi. "Mangiamo qualcosa?" disse lei. "Possiamo andare da qualche parte." "No, ho delle aragoste in frigorifero, mancherebbe lo champagne." Uscii, in una New York ancora più deserta e lunare e andai a comprare una bottiglia di Cristal, il suo champagne preferito. Mi vergognavo un po'. Lo sguardo del rivenditore era di condanna. Che cosa avrà mai da festeggiare questo qui? Boh.

Non riflettemmo un attimo sull'inopportunità di un menù, diciamo così, spensierato. Si cominciò a parlare d'altro. Della sua vita, della mia. Di come era riuscito il giornale del dodici settembre, del mio editoriale che le era piaciuto solo per il titolo, diventato poi famoso ("Siamo tutti americani"), ma non per il contenuto. Lei avrebbe fatto ben altro. "Si vede che non hai le palle, non vi sporcate mai le mani, state troppo in ufficio...." Dall'esterno, a un certo punto, cominciarono ad arrivare delle voci concitate. Oriana si alzò di scatto. "Sono i soliti bastardi...." Ce l'aveva con gli avventisti che aspettavano in strada. Molti dei quali di origine araba. Rovesciò un po di epiteti, ma le impedii di andare alla finestra. "Oriana..... e poi dici che sei costretta a barricarti in casa...."

_______________________________

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

caterina.restaguido.cabreleoioioioiolauraruozziforco1sil.morettimgtrasp.sollevamentiwallace981lorenzabcengelbethtononcelli.silviapery78dyerkessconcetta61dgl0piccola.memole
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per averlo condiviso ! NMRK :)
Inviato da: Laranichinyo
il 31/01/2015 alle 19:15
 
Ciao, bel post, complimenti. Ti auguro una dolce notte....
Inviato da: leggenda2009
il 23/01/2015 alle 23:28
 
:)
Inviato da: loredanafina1964
il 15/01/2014 alle 22:53
 
Il verso della lepre o il raglio dell'asino invece non...
Inviato da: dakota_07
il 13/01/2014 alle 22:58
 
grazie :) NMHRK
Inviato da: loredanafina1964
il 13/01/2014 alle 21:58
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963