Creato da ego.amicale il 01/04/2011

l'ossimoro

i chiaroscuri della vita

 

the sound of silence

Post n°34 pubblicato il 22 Maggio 2015 da ego.amicale
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alle volte, il silenzio vale più di 1000 parole.

 
 
 

dice il saggio

Post n°33 pubblicato il 18 Aprile 2014 da ego.amicale
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Il mondo è piccolo e la stupidità è grande

 
 
 

Copertoni invernali anche per i cicli - Finalmente!

Post n°32 pubblicato il 27 Novembre 2012 da ego.amicale
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Il nuovo codice della strada, varato nel 2010, prevede per i gestori di strade e autostrade la possibilità di rendere obbligatori i pneumatici invernali, o le catene a bordo, anche in assenza di neve. Ora questa disposizione viene recepita ed estesa a tutti i veicoli, biciclette comprese. Era ora che i gestori si muovessero per adeguare il nostro paese agli standard di sicurezza europei, ed evitare la solita multa da Bruxelles per inadempienza alle direttive comunitarie. Per le biciclette non si tratta, ovviamente di catene, ma di copertoni realizzati con gomma termica e una speciale scolpitura per migliorare la tenuta su ghiaccio e neve.

Anche se il termine del 15 Novembre è già scattato, da domani chi non è in regola sarà passibile di sanzione. I ciclisti sono sul piede di guerra per quello che appare l'ennesimo balzello che bisogna pagare alla categoria protetta di turno e per rimpinguare le casse dello stato. Ma a questo proposito, avviamo intervistato Raffaele Vinci, dirigente dell'A.C.I. (auto & cicloclub italiano) per darci la spiegazione di questo provvedimento.

D. Strade più sicure da domani con la nuova disposizione?
R. Prevediamo un netto calo degli incidenti e strade più sicure. In altri paesi, più avanti di noi nell'applicazione della norma, si è osservato un calo dal 15 al 20% degli incidenti che coinvolgono cicli. Pensiamo anche al risparmio sui premi di assicurazioni e quello sul servizio sanitario nazionale.

D. ma questi risparmi da incidenti mancati, come spiegato dagli economisti, comporteranno una diminuzione del PIL...
R. E' vero, ma abbiamo calcolato che ciò sarà compensato dal meccanismo virtuoso della vendita dei nuovi copertoni, dal servizio di montaggio e rimessaggio, e non dimentichiamo dalle sanzioni per infrazione del codice della strada.

D. Cosa rischia un ciclista inadempiente?
R. La sanzione, applicata agli automobilisti che vengono trovati sprovvisti di catene a bordi o di gomme da neve, va da 80 a 318 euro. Per i cicli è stata scelta quella più bassa di 80 euro. Però, al fine di scoraggiare i soliti furbi, c'è il fermo del mezzo fino al 15 Aprile, a cui si aggiungono i costi di trasporto di 150 euro e custodia di 2 euro/dì.

D Gestori, Provincie e Comuni hanno già provveduto alle delibere?
R. Si registra che al nord tutti abbiano già provveduto, al centro una parte e al sud ancora nessuno.

D. Come si spiega questa differenza?
R. Come cittadino ho la mia opinione, ma come uomo pubblico mi astengo dal commentare.

D. I ciclisti sono ovviamente furibondi per le nuove spese che dovranno sostenere. In futuro dovremo aspettarci le revisione periodiche, la targa e il libretto di circolazione?
R. I ciclisti devono rendersi conto che, l'applicazione di questa disposizione, è una questione di rispetto delle regole e di legalità. Ma per quanto riguarda le revisioni, stiamo lavorando a un provvedimento per istituirle. Saranno due all'anno, perché sappiamo che una bicicletta s'usura più facilmente di un'automobile. Un'etichetta adesiva sul telaio, non removibile pena la distruzione della stessa, certificherà la validità della revisione e stiamo considerando una tariffa di 10-15 euro. Invece, niente libretto e targa: già le forze dell'ordine non hanno uomini e mezzi per occuparsi dei furti di biciclette attualmente denunciati ogni anno. Figuriamoci poi le formalità che nascerebbero dal collegare le denunce con un PRC (pubblico registro ciclistico). Non so se mi spiego.

D. S'è spiegato benissimo e desidero ringraziare Raffaele Vinci a nome di tutti i nostri lettori.
R. Grazie a voi.

Termina qui l'articolo/intervista e occhio al copertone. Quelli omologati invernali portano il marchio -CE neve-

 
 
 

the big fish - un anno dopo

Post n°31 pubblicato il 01 Aprile 2012 da ego.amicale
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Nel primo anniversario di questo blog trovo giusto scrivere qualcosa, anche se non mi sento baciato dall'ispirazione e quindi contravvengo allo spirito stesso che mi ero prefissato. Ma poiché la coerenza non è una virtù, rimangiarmi la parola non mi darà l'indigestione...

Ho avuto pochi visitatori e pochissimi commentatori; però, se Manzoni poteva contare su 30 lettori, io posso tranquillamente procedere con chi, più o meno occasionalmente, s'è affacciato sulla mia pagina. Vi ringrazio tutti di cuore.

Riconosco che il mio stile s'è leggermente evoluto rispetto alle prime pubblicazioni. Sempre introspettivo e tendenzialmente ironico, credo d'avere, in parte, abbandonato la forma da "erudito compiaciuto". Quest'ultimo è un commento, non presente fra quelli pubblici, che tanto mi divertì quando lo ricevetti, ad è arrivato il momento d'onorare in questo spazio.

Un altro commento interessante, anche questo avvenuto in forma privata, ha voluto dare un contributo all'interpretazione dei sogni, notando che i due racconti "I had a dream" hanno in comune il tema del viaggio. A questo proposito ora mi ricordo il brevissimo sogno della notte scorsa, così breve che non merita uno spazio tutto suo, in cui è ancora presente il tema del viaggio. Stavo andando a fare un'insolita gita naturalistica in un'oasi del Ravennate in bicicletta. Ero con mio padre -che ho perso molti anni or sono-, ma per qualche motivo, invece di portare una bici a testa, eravamo insieme sulla stessa, senza che il sogno chiarisse come fossimo sopra disposti. D'un tratto, il sentiero diritto diventa prima una lingua d'acqua e poi sempre più profondo. Ai lati salgono argini di terra e quello che era un sentiero ora è un canale d'acqua. Ci immergiamo e sento l'acqua limacciosa premere sulla bocca... E' confuso e incerto il tentativo di salvarci e il sogno ha termine.

Anche il tema dell'acqua sembra ricorrere nei sogni più recenti. La prima volta si manifesta innocua, mentre questa volta mostra chiaramente il suo effetto di soffocamento. Una premonizione sul mio modo disinvolto di nuotare in mare fino alle boe disposte a 500 metri dalla riva?...

 
 
 

il colloquio

Post n°30 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da ego.amicale
Foto di ego.amicale

Buongiorno signora, si accomodi pure...
Ho letto il suo curriculum, ma vorrà perdonarmi se le chiedo di riassumerlo con parole sue. Per una sola posizione vacante, ricevo così tante richieste di lavoro che mi è difficile ricordarle tutte in ogni dettaglio. Poi ci sono i colloqui con tanti candidati che davvero non ho tempo fra l'uno e l'altro di ripassare ogni posizione. Quindi lei si chiama?.. Già, che sbadato è proprio scritto qui in testa alla domanda.
Ora deve considerare che la nostra azienda, che io mi onoro di servire, con immutato entusiasmo da 30anni, è inserita in un contesto internazionale e fortemente competitivo. Qui sono richieste grandi doti personali che comprendono, la dedizione al lavoro, la conoscenza del prodotto, la collaborazione coi colleghi, la comunicazione interna ed esterna. Non so se mi spiego...
I nostri neoassunti non vengono lasciati soli perché qui contempliamo un programma di inserimento, certificato anche nel nostro sistema di qualità aziendale. Detto fra di noi, un mio piccolo vanto, nientemeno che il mio primo incarico qui da neoassunto. Allora c'era ancora il vecchio proprietario, l'ing. Giorgetti, e ricordo quelle interminabili discussioni con lui fino alle ore 20 per convincerlo che, per andare in Europa e nel mondo, dovevamo dotarci di un sistema qualità!
Ma bando ai ricordi e i sentimentalismi, noi siamo un'azienda proiettata verso il futuro, leader assoluto in innovazione e tecnologia: tutti i competitor ci copiano i prodotti, la strategia di marketing, lo sviluppo di prodotto! Per questo non possiamo mai stare fermi e dobbiamo saper prevedere come si muove il mercato. Ma anche in questo abbiamo saputo sbaragliare tutta la concorrenza: perché aspettare il mercato? Noi creiamo i nuovi paradigmi che il mercato adotterà come suoi. Noi inventiamo le nuove esigenze dei consumatori, tanto che d'un tratto chiunque potrebbe interrogarsi perplesso sul fatto: ma prima come potevo farne a meno?..

Tornando a noi, deve capire che qui non si guarda in faccia a nessuno se non al risultato. E solo il fatturato rappresenta il metro del successo degli obiettivi e le sfide che ci sono assegnate. Non facciamo distinzione fra uomini e donne, e se una donna merita di più allora guadagnerà più del suo collega maschio. Certo occorre capire che bisogna essere pronti a lavorare con passione, e che la giornata lavorativa non finisce sempre alle 17. A volte ci sono le riunioni che si protraggono, altre volte le consegne urgenti per l'indomani, poi il cambio improvviso di produzione, oppure la delegazione che arriva in serata all'aeroporto.
Però quello che più conta nel valore di un impiegato, se accetta questa mio convinzione, è la capacità di comunicare coi clienti interni ed esterni. E' quella speciale empatia che solo in pochi sanno trasmettere, a volte solo con una sguardo o con un tono di voce. Lei mi capisce, vero?

Ah, trova che io abbia una bella voce e un bel modo di raccontare? Grazie, effettivamente ora mi rendo conto che mi sono sentito a mio agio da quando è entrata nel mio ufficio. Se mi posso permettere, i suoi occhi sorridono anche se il contegno è del tutto irreprensibile. E ora il sorriso che le ho strappato fa una splendida accoppiata con gli occhi...
Ora mi vuole adulare. Deve capire che ho un anima, sebbene un certo contegno e linguaggio aziendale lo devo spacciare per potermi nascondere e sopravvivere. Ma davvero si sente attratta da me? Oh, anche lei è molto attraente. Ha una ciglia sullo zigomo, se permette... che bella pelle, che belle labbra calde e come reagiscono allo sfiorare del mio dito. Magari un bacio, uno solo... Ancora uno, ma è meglio chiudere a chiave? Buona idea...

...

Il nostro catalogo comprende più di 800 prodotti che spaziano dal cartone ondulato fino alla scatola natalizia decorata a mano, passando per le vaschette compatibili col microonde. E' un lavoro dove la memoria visiva e la velocità nelle decisioni al telefono ha un ruolo fondamentale. Come ha detto che si chiama? Assunta... Assunta?... ASSUNTA!

 
 
 
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