Creato da signor3palle il 04/06/2011

amo il biliardo

faccio girare le palle....

 

 

il mio regalo per te..

Post n°2 pubblicato il 09 Giugno 2011 da donnavittoriana

« MASSIMO TROISITaci!Mente? »
 

  

 

BILIARDO CHE PASSIONE .....

 

 

 

 

 

 

 

vivo con un appassionato del biliardo....e dedico a lui ed a voi questo post!

Prima di conoscere Gianca, non sapevo nulla di questo nobile gioco, ora dopo  varie ricerche, ed il racconto delle sue esperienza, so qualcosina in più.....

inizierò con una piccola intervista al MIO GIOCATORE, poi vi posterò  alcune curiosità su questo gioco:

 

 

Quando hai scoperto  il gioco del biliardo, dove e come PARLAMI:

all'eta di circa 25 anni frequentando un bar tabacchi vicino casa, curiosando ho scoperto il gioco del biliardo. Guardado gli altri giocatori mi è venuta la voglia  di iniziare per imparare,  giocando con gli amici.

Trovao il gioco affascinante anche se non capivo un gran che.....per imparare di volta in volta qualcosina andavo al biliardo 2 volte alla settimana.

dopo anni di Gioca e rigioca, e osservando gli altri giocatori ho fatto le mie prime gare a livello amatariole...arrivando al secondo premio  -sono  molto contento di aver vinto, un trofeo che tutt'ora tengo in un cassetto!!

 

 

 

Poi il mio gioco  da amatore..si stava trasformando  (per colpa degli altri giocatori) in gioco d'azzardo....da me non accettato perchè non  pulito!! e ho smesso di giocare per anni.... con mio dispiacere!

Dopo oltre dieci anni, tra cambi di vita e situazioni dolorose ho ripreso pian piano a giocare!!

Mi sono reso conto di aver perso tutto la mia abilità del passato e trovado il gioco del biliardo  cambiato praticamente "SENZA BUCHE"  e con regole completamente diverse.

Ho dovuto iniziare quasi da zero rimparando tutto...ora sono quasi ritornato un "BRAVO" e potrei volendo, rifare le gare...

 

 

 

Ora da circa un anno la mia passione si è RAFFORZATA  e frequento un circolo 3 volte alla settimana...

il gioco che preferisco è all'italiana...perchè più impegnativo e gratificante se giocato con persone competitive!!

Quando sono piegato sul tavolo verde con la mia bellissima stecca ...mi sento il  RE DEL BILIARDO..

grazie Giancarlo (badante del cuore) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

  LE ORIGINI DEL BILIARDO

 

 

Ricostruire la storia del Biliardo non è certo impresa facile; si rischia, forse, di perdersi nella notte dei tempi.
In un passo della sua Odissea, circa tremila anni fa il grande Omero (anch'egli sepolto nel mito) accenna al gioco dei birilli; e potremmo considerare i birilli quali antenati del Biliardo.
Ciò farà certo felici i giocatori di "5 Birilli".
Ancòra, in alcuni bassorilievi scolpiti da artisti ateniesi, si possono notare dei giovani che, tenendo tra le mani dei lunghi bastoni ricurvi, si contendono una bilia.



Il 1429, anche se molto discusso, pare sia l'anno della fondazione del Biliardo.
Apparve, infatti, a Parigi un libro dal titolo "Journal d'un bourgeois de Paris" d’autore sconosciuto nel quale era spiegato come dovesse essere giocato il gioco del Biliardo (Billard).
Bisognava fare scorrere sul terreno delle bilie spingendole tramite, appunto, bastoni ricurvi.
Carlo IX, sovrano di Francia, si appassionò moltissimo a questo gioco.
Ma già gli inglesi coltivavano da qualche tempo un gioco simile all'attuale "Croquet", che originava dal vecchio gioco francese detto "Bilie-Maille" (Biliamaglio o Pallamaglio).

 

 


                                

Da molti però si vuole che il vero inventore del Biliardo sia stato Enrico Deligne.
Dal "Mall" (termine inglese) sarebbe dunque derivato il Biliardo e dobbiamo ai prati verdi della Gran Bretagna il colore del panno attuale.

Vedete dunque che le idee non sono abbastanza chiare per quanto riguarda la vera origine del Biliardo.

Il primo tavolo da Biliardo di cui si ha notizia è quello ordinato da Luigi XI, sovrano di Francia, nel 1470.

 

 


Una notizia ancòra più precisa è quella che ci informa come nel XV secolo un certo Francois Villon, morto nel 1489, tra le altre cose lasciò agli eredi nel proprio testamento "un biliardo nel quale è spinta la bilia".

In alcuni documenti si accenna al fatto che nel 1500 Napoli fosse una delle prime città in cui il Biliardo prendesse voga.

 

 

 

 

 

 
 
 

Storia del Biliardo

Post n°1 pubblicato il 04 Giugno 2011 da signor3palle

Storia del Biliardo

Le origini di un gioco imperniato sullo scivolamento controllato di biglie sferiche su un piano liscio e orizzontale sono da taluni individuate in giochi della remota antichita, sebbene per trovare buone rassomiglianze col gioco attuale si debba attendere il XV secolo, quando in Francia comincia a diffondersi un tipo di tavolo (derivato da quello per il gioco del Bagatelle) adatto per un gioco assai simile a quello chiamato carambola. La diffusione continentale fu alquanto rapida, e parallelamente in Inghilterra (dove presumibilmente erano giunte notizie sulle proporzioni dei tavoli, ma non sulle misure) si comincio a lavorare su tavoli molto grandi, che poi avrebbero ospitato il gioco dello snooker. Curiosamente, il gioco ebbe pronto successo tanto fra le classi elevate che fra quelle popolari. Ad esempio mentre la specialità di gioco detta l'italiana 5 birilli, fu praticato nelle corti aristocratiche, specialmente presso i Borboni, la specialità denominata goriziana, come l'etimo suggerisce, nacque in zone di contado e fu subito gioco di popolo. Il materiale con cui preferibilmente venivano realizzate le bocce era l'avorio. Il gioco ebbe largo seguito anche nel continente americano, dove nacquero nel primo Novecento, anche grazie alle possibilità tecnologiche, le biglie colorate e numerate. Queste originarono varianti di gioco molto diverse (le principali sono circa una dozzina), tutte riferite a tavoli con buche e, secondo uno spirito spettacolistico intuibile, con buche allargate, cosa che richiedeva una particolare versione dei tavoli con buche, infatti detti "a buche americane".
I tavoli:
Il tavolo da biliardo è un rettangolo generalmente in proporzione 2x1, cioè il cui lato lungo misura il doppio della lunghezza del lato corto, ma vi sono eccezioni. Le buche, per i tavoli che ne sono provvisti, sono in numero di 6: quattro agli angoli e due al centro delle sponde lunghe. Il piano di gioco è costituito da grosse lastre di ardesia (il materiale di cui sono costituite anche le comuni lavagne scolastiche). La superficie del piano di gioco e delle sponde è costituito da un morbido panno. Oltre a dover essere perfettamente in bolla (cioè perfettamente orizzontale) e pulito, deve avere le sponde di una ottimale elasticità tale da restituire nel tiro "pulito" (cioè privo di effetti) un angolo di uscita perfettamente simmetrico all'angolo di entrata (intendendosi per entrata e uscita le traiettorie con cui la palla colpisce la sponda e con cui ne viene respinta) e tale anche da "reggere" gli effetti, ovvero le sponde devono produrre una traiettoria di uscita conforme all'incremento di rotazione assiale conferito alla palla.
Si distinguono quattro tipi principali di tavolo:
  • biliardo senza buche (o da carambola)
  • biliardo con buche
  • biliardo da pool (con buche larghe)
  • snooker
Le dimensioni possono variare di molto, a seconda delle locali tradizioni e consuetudini; il più grande è il tavolo inglese per lo snooker. Nella produzione moderna, a partire dalla fine degli anni sessanta, e talvolta riscaldato elettricamente allo scopo di mitigare l'umidita e diminuire l'attrito del panno consentendo dunque traiettorie regolari e una maggiore percorrenza delle biglie. Il panno che ricopre il piano e le sponde e generalmente di colore verde, ma sono diffusi nel mondo tavoli con panno blu o rosso. Anche il panno puo influire sulla scorrevolezza e traiettoria delle bilie. Le competizioni ufficiali si giocano sempre su biliardi con panno nuovo.
Il gioco:
A seconda del tipo di gioco, le biglie possono essere colpite con gli attrezzi di gioco (detti stecche), di vario materiale (al tradizionale legno, oggi sono affiancati e preferiti materiali quali le leghe metalliche alluminio o la fibra di carbonio e il kevlar) o, in una particolare specialità, lanciate dalla mano. I giocatori per il rispetto delle regole e il conteggio dei punti possono avvalersi dell'arbitraggio di un giudice che deve sempre essere presente in competizioni ufficiali. I giocatori possono utilizzare un supporto particolare (rest o rastrello) per appoggiare la punta della stecca in condizioni poco favorevoli al posizionamento della mano d'appoggio. Per evitare di colpire malamente la biglia con la punta della stecca (di qui i due termini utilizzati nel linguaggio comune steccacciare e, piu diffuso, steccare ossia sbagliare il tiro) e avere un impatto preciso e corretto tra la punta delle stecca la cui estremità è costituita da un cappuccio di cuoio morbido (detto 'girello') si utilizza del gesso che impregnando il cuoio lo rende non scivoloso. L'uso del girello consente di colpire con precisione e forza la biglia battente all'esterno del punto mediano fornendo cosi alla biglia una rotazione che e in grado di alterare: la propria traiettoria (angolo di impatto e di uscita) quando viene a contatto con il panno della sponda del tavolo oppure trasferire una parte di rotazione alla bilia colpita per meglio ottenere il risultato voluto. Al biliardo possono essere giocati molti giochi a seconda del tipo di biliardo, del numero di biglie e/o birilli, delle regole e del conteggio dei punti e dello scopo finale. Tra questi ricordiamo: Biliardo all'italiana:
  • Carambola
  • Carambola 2 sponde
  • Carambola 3 sponde
  • 5 birilli
  • 9 birilli o goriziana
  • 9 birilli o filotto
  • Boccette
  • Tre palle
Biliardo all'americana
  • Palla 8 (o 125)
  • Palla 9
  • Pool continuo o 14-1
Biliardo all'inglese
  • Snooker

 

 

 

 
 
 

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