Creato da lubianka1 il 17/03/2006
Letto a tre piazze..
La vita e' piena di sorprese
Creato da lubianka1 il 17/03/2006
Letto a tre piazze..
La vita e' piena di sorprese
Post n°83 pubblicato il 25 Maggio 2007 da lubianka1
L'estate e' alle porte..avremo finalmente quel colorito sano che ci dara' sicurezza e che ci permettera' di non spendere piu' la tredicesima in correttori, fondotinta per coprire le occhiaie alla zuava..
Un'estate questa all'insegna di due nuove mie consapevolezze. In spiaggia sara' facile incontrare uomini con meno peli di noi donne: ormai gli uomini temono la ceretta meno di noi e tendono ad allungare la seduta della rasatura dalle guance al petto, scivolando giu' senza remore fino alle gambe.
Inoltre, prima le donne magre erano magre anche nei punti che potremmo definire "interessanti" e l'abbondanza giunonica della scollatura rimaneva una quasi automatica caratteristica di noi oltre la 44.
Ma ormai il mondo e' popolato da fastidiosissime mutazioni genetiche note ai piu' come "snelle con 4", che purtroppo sono a piede libero..
E se quest'estate dovro' scegliere tra uno o l'altra come vicino di ombrellone, ho sempre deviato verso il chiostro, dove con un Magnum triple choccolate in mano la vita mi sorride.
Il punto vita, sorridera' meno...ma chi se ne frega!
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Post n°82 pubblicato il 25 Maggio 2007 da lubianka1
Che il telefono sia, per natura un ospite nella mia vita insolente e maleducato, e' risaputo, l'ho scritto anche un'altra volta. Ma la colpa piu' grave e' un'altra. Nato per strasmettere parole, ordini o notizie a distanza, abbiamo creduto di poterlo usare per comunicare anche i sentimenti.
E qui e' successo il disastro!
Per comunicare davvero, infatti le parole, non bastano: ci vogliono anche i gesti, gli sguardi, le reazioni che si leggono sul volto di chi ascolta, le suggestioni dell'ambiente.
Ci vogliono soprattutto i silenzi. Invece il telefono e' cieco, immerso nella solitudine e detesta il silenzio. con il cellulare o la cornetta all'orecchio e davanti alla bocca e' obbligatorio parlare senza fermarsi, e soprattutto senza capire l'effetto delle nostre parole. Cosi' inconsapevolmente, usando frasi alla cieca, si rotola nell'equivoco, nelle offese spesso involontarie nelle incomprensioni.
Milioni di amori e di amicizie sono stati distrutti da una telefonata: confidenze fraintesee distorte al telefono.
Usato per comunicare, ha moltiplicato per mille un dramma: l'incomunicabilita'.
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Post n°81 pubblicato il 22 Maggio 2007 da lubianka1
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda
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Post n°80 pubblicato il 21 Maggio 2007 da lubianka1
Tu che sei nato prima del 1970:
>
>A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! Da
>bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla)
>senza cinture di sicurezza e senza air bag.
>
>... E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggio
>torrido, era un regalo speciale.
>
>I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
>
>Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che
>orrore!!
>
>Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
>
>A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! Da
>bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla)
>senza cinture di sicurezza e senza air bag.
>
>... E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggio
>torrido, era un regalo speciale.
>
>I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
>
>Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che
>orrore!!
>
>Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Ci
>lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando
>non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi
>incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!
>
>Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori
>non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non
>eravamo in pericolo.
>
>Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
>
>Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non
>c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la
>colpa. Ti ricordi degli incidenti?
>
>Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a
>volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che
>i nostri genitori lo sapessero mai.
>
>Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di
>lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando
>non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi
>incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!
>
>Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori
>non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non
>eravamo in pericolo.
>
>Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
>
>Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non
>c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la
>colpa. Ti ricordi degli incidenti?
>
>Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a
>volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che
>i nostri genitori lo sapessero mai.
>
>Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di
zucchero... ma nessuno di noi era obeso.
>
>Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e
>nessuno mai morì a causa dei germi.
>
>Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi.
>
>Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamo
>semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in
>bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e
>parlavamo con loro.
>
>Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele!
>
>Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!
>
>Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei
>vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno
>tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non
>
>Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e
>nessuno mai morì a causa dei germi.
>
>Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi.
>
>Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè internet; avevamo
>semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in
>bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e
>parlavamo con loro.
>
>Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele!
>
>Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!
>
>Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei
>vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno
>tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non
si riempirono di vermi.
>
>Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la
>seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun
>motivo.
>
>I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una
>cicca in classe.
>
>Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si
>nascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero
>difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre
>dalla parte della legge.
>
>Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li
>metteva in galera per questo.
>
>Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.
>
>I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni
>volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei
>
>Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la
>seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun
>motivo.
>
>I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una
>cicca in classe.
>
>Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si
>nascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero
>difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre
>dalla parte della legge.
>
>Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li
>metteva in galera per questo.
>
>Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.
>
>I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni
>volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei
regali con amore, non per sensi di colpa.
>
>E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò
>che volevamo.
>
>Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi
>risolutori di problemi.
>
>Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
>
>Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato
>a gestirli.
>
>Tu sei uno di loro. Complimenti!!!
>
>Invia questo ad altri che abbiano avuto la fortuna di crescere prima che
>gli avvocati e i governi regolassero la nostra vita.
>
>E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò
>che volevamo.
>
>Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi
>risolutori di problemi.
>
>Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
>
>Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato
>a gestirli.
>
>Tu sei uno di loro. Complimenti!!!
>
>Invia questo ad altri che abbiano avuto la fortuna di crescere prima che
>gli avvocati e i governi regolassero la nostra vita.
GRAZIE VALTER per avermelo inviato.
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Post n°79 pubblicato il 18 Maggio 2007 da lubianka1
" LE IDEE CHIARE E PRECISE, SONO LE PIU' PERICOLOSE, PERCHE' NON SI OSA PIU' CAMBIARLE"
( Andre' Gide)
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