Creato da amyar77 il 08/04/2008

LUCIANO SPALLETTI

il Fan Blog del tecnico di Certaldo

 

 

VIDEO CURIOSITA'

Post n°7 pubblicato il 29 Maggio 2008 da amyar77

IL TEMPO LIBERO DEL MISTER

http://it.youtube.com/watch?v=fA6FhOi6r7E

 
 
 

Pre ROMA - LIVORNO

Post n°6 pubblicato il 19 Aprile 2008 da amyar77

"Mi fa piacere la tua convinzione che poi se venisse un  proprietario nuovo mi tengano come allenatore...questo non lo so"

Vedi il video senza sentire la canzone in sottofondo:
http://video.libero.it/app/play?id=96b5533bc0af965516a7825eff266e1f

 
 
 

Gioia e complicità degli uomini simbolo dell' AS ROMA 

Post n°5 pubblicato il 18 Aprile 2008 da amyar77

LUCIANO SPALLETTI E FRANCESCO TOTTI

 
 
 

"Biografia e carriera" del Mister secondo Wikipedia

Post n°3 pubblicato il 09 Aprile 2008 da amyar77
 
Foto di amyar77

Nato a Certaldo (FI) il 7 marzo 1959, inizia con una discreta carriera da giocatore, curiosamente svolta interamente in compagini liguri e toscane in cui milita come centrocampista in serie minori e arriva al massimo in Serie C con Empoli e Spezia, squadra nella quale gioca dal 1985 al 1990 diventandone capitano ed uomo-simbolo. Chiude a 34 anni, nel torneo di Serie C1 1992-93 con la maglia dell'Empoli guidato allora da Francesco Guidolin. Appena chiusa la carriera di calciatore, Spalletti esordì nel 1993 come allenatore in Serie C1, sulla panchina dell'Empoli, subentrando a Luciano Donati a 6 giornate dalla fine del torneo, con la squadra sull'orlo della retrocessione. Tuttavia gli azzurri riuscirono a salvarsi ai play-out, dove superarono l'Alessandria. Seguì una stagione di transizione, nel 1994-95, nel corso della quale Spalletti trovò alle sue dipendenze un giovane centravanti, Vincenzo Montella, con cui già l'allenatore fiorentino aveva giocato nell'ultimo anno da calciatore. Montella lascerà l'Empoli al termine della stagione, e reincontrerà Spalletti nella Capitale. Dalla stagione 1995-96 iniziò un ciclo di grandi vittorie per l'Empoli di Spalletti, che vinse una Coppa Italia di Serie C ai danni del Monza, ma soprattutto ottenne la promozione in Serie B grazie alla doppia vittoria in entrambe le gare play-off contro il Como. Spalletti ed il suo Empoli riuscirono a risvegliare l'entusiasmo dei tifosi nella cittadina toscana, anche grazie all'ottimo rendimento della stagione 1996-97, in cui gli azzurri conquistarono la Serie A esprimendo un gioco spettacolare. Il doppio salto fu un premio per Spalletti e per il presidente toscano Corsi, che videro premiata la loro scelta di plasmare giocatori giovani, presto protagonisti in grandi club italiani come Montella, Birindelli, Tricarico e Di Natale. Pur senza un grosso budget e senza nomi altisonanti, l'Empoli seppe dimostrarsi all'altezza della Serie A e conquistò la salvezza con una giornata di anticipo nel campionato 1997-98. Seguirono successivamente le esperienze alla Sampdoria (1998, esonerato e successivamente richiamato), al Venezia (1999, dove venne esonerato), all'Udinese (2000) e all'Ancona (2001), dove sostituì Fabio Brini da Gennaio ed ottenne una insperata salvezza dopo un inizio non esaltante ed alcune scelte discutibili (l'esclusione dell'idolo della curva Pietro Parente dalla rosa fu quella più eclatante); ad Ancona è tuttora ricordato con grande stima ed affetto nonostante il breve periodo di militanza (6 mesi). Spalletti riapprodò alla guida di un'Udinese in piena crisi di gioco nel marzo 2002; chiamato a sostituire Luigi De Canio, l'allenatore fiorentino riuscì a traghettare la squadra verso la salvezza, conquistata alla penultima giornata. All'inizio della stagione 2002-03 Spalletti fece ritorno ad Udine, dove trovò una società organizzata e ambiziosa; per due volte, conquistando prestigiose posizioni di classifica, i bianconeri ottennero la partecipazione alla Coppa UEFA, esprimendo un gioco offensivo ed avvincente. Il sorprendente quarto posto ottenuto al termine della stagione 2004-05 valse la prima qualificazione alla Champions League della storia del club. Al termine di quello stesso campionato, Spalletti annunciò la sua intenzione di abbandonare l'Udinese, che lo rese dunque libero sul mercato. Ad Udine Spalletti lanciò calciatori di primo piano come Iaquinta, Muntari, Di Michele, Antonio Di Natale e Pizarro, che lo raggiunse in seguito alla Roma. Nell'estate dello stesso anno venne ingaggiato dalla Roma, allora in cerca di un allenatore che potesse risollevare le sorti della squadra, che l'anno prima aveva vissuto una stagione fallimentare. Se nelle prime giornate del campionato 2005-06 la Roma faticò, anche a causa di un blocco del mercato estivo imposto per le vicissitudini conseguite all'acquisto del difensore Mexes dall'Auxerre che impedì alla società di rinnovare al meglio la squadra. Da dicembre però, dopo la partenza di Antonio Cassano al Real Madrid, la squadra diede il via a un ciclo, che raggiunse il suo apice nella vittoria del derby contro la Lazio, di undici vittorie consecutive che riportarono in auge la squadra e che rappresentarono un nuovo record per la Serie A, Alla fine della stagione, la formazione dell'allenatore toscano chiuse al quinto posto; i declassamenti di Juventus, Milan e Fiorentina per le vicende del caso Calciopoli proiettarono però la Roma al secondo posto, che valsero a Spalletti la seconda qualificazione consecutiva da allenatore alla Champions League. La stagione successiva non comincia nei migliore dei modi: la squadra di Spalletti infatti esce sconfitta per 4-3 nella finale della Supercoppa Italiana contro l'Inter (pur conducendo alla fine del primo tempo per 3-1). All'inizio del campionato 2006/2007 Spalletti ripresenta lo stesso fortunato schema di gioco che l'aveva portato a battere il record di vittorie consecutive in campionato, confermando un gioco brillante che regalerà soddisfazioni importanti (due vittorie a San Siro nella stessa stagione contro Milan e Inter), ma che non le permetterà di andare oltre il secondo posto, dietro all'Inter. Lo stesso anno la Roma è impegnata anche nella UEFA Champions League; dopo il turno preliminare in cui si qualifica seconda (alle spalle del Valencia e davanti a Olympiakos e Shakhtar Donetsk) affronta i favoriti alla vittoria finale del Lione, contro cui pareggiano in casa per 0-0 e vincono 2-0 in trasferta. Nei quarti di finale quindi la Roma affronta il Manchester United, e, pur avendo riportato una vittoria per 2-1 nella partita d'andata, la squadra capitolina crolla in trasferta perdendo clamorosamente per 7-1, venendo così eliminata. Sempre nello stesso anno, la Roma vince la Coppa Italia contro l'Inter (andata a Roma vinta con un clamoroso 6-2, ritorno a Milano perso 2-1) dopo aver eliminato la Triestina, il Parma e il Milan. Si tratta del primo, prestigioso trofeo per l'allenatore di Certaldo. Il 19 agosto 2007 Spalletti conquista con la Roma la sua prima Supercoppa italiana, la seconda della storia del club capitolino. La squadra giallorossa si impone a San Siro per 1-0 con gol di De Rossi su calcio di rigore.

 

 
 
 

Dai "Sonetti" di Stefano asr69  ( il Romanista)

Post n°2 pubblicato il 08 Aprile 2008 da amyar77
 

AUGURI  MISTER

7 marzo 2008

Luciano da Certaldo in Granducato,
da tutti nominato Don Spalletti,
che in Montespertoli ha il suolo nato,
giunto qui a Roma in tempi assai sospetti,
quando la squadra in acque perigliose,
non ebbe a che trovar altri traghetti,
chè non imbarcazioni dolorose,
del postea Fabio tecnico friulano,
foriere di naufragi e tristi spose,
al punto che quel popolo romano,
rischiò persino la serie cadetta.
Per cui prender la schiera in stretta mano,
per risalir la china in tutta fretta,
non fu come curar un corpo sano.
Ma come mago che gli occhi diletta,
con giochi d’illusione e di prestigio,
Luciano ogni prevision sovverte,
e dedito al lavor e a questi ligio,
tra raspa ed il sudore, sì solerte,
di ogni giocator ne fa prodigio,
mostrando gioco, ch’onora e diverte.
Quand’arrivò esautorò il diciotto,
talento vero, ma privo d’ingegno,
e in men che non si dica, fu filotto,
d’undici gare vinte, senza pegno.
E il record fu proprio sull’aquilotto,
di questa città eterna, ormai indegno.
Nella stagione che seguì la prima,
Spalletti non fe’ la rivoluzione,
e con i suoi tentò scalar la cima,
giungendo in seconda posizione,
che vale già sol essa questa rima.
Ma poi ci fu la gara di Lione,
in cui mostrò al mondo a quel punto,
maturità e spirito “normale”
cui or ognun di noi può prender spunto,
per cercar similmente o, pari uguale,
di arrivar fin dove egli è giunto.
E venne, poi, finanche la finale
di coppa con l’eterna antagonista,
quell’inter sempre ricca e miliardaria,
che l’allegra brigata romanista,
in una gara vera e straordinaria,
ammansì tosto e a cui diede pista,
con sei suggelli di un’arte varia.
E in estate fu, poi, Supercoppa,
anche stavolta in loco meneghino,
per cui vincerla stese una toppa,
al foro di quel barbaro destino,
che qui a Roma non riserva troppa,
fortuna e trofei sul proprio cammino.
E’ giunto ora alla stagione terza,
e oggi che festeggia il compleanno
con un traguardo che gli altri sferza,
avendo vinto e fatto grosso danno,
a chi in Europa normalmente scherza,
e vince coppe, quante ce ne stanno.
A te, Luciano, Roma or tributa,
per il lavoro onesto e la coerenza,
il titolo col quale ti saluta
in segno di piena riconoscenza,
per questo popolo antico e fiero,
le genti attuali e lor semenza,
tu sia eterno e solo condottiero!

 
 
 

Quel sorriso che disarma e conquista i tifosi Giallorossi

Post n°1 pubblicato il 08 Aprile 2008 da amyar77
 
Foto di amyar77

Mi piace cominciare questa mia avventura dicendovi che  tutte quelle che leggerete in questo blog, sono considerazioni personali, quindi potrete in qualsiasi momento inviarmi suggerimenti, domande e consigli per contribuire alla nascita di quello che vuole essere un FAN BLOG. L' idea del FAN BLOG nasce in una domenica di aprile...dopo tre giorni si sarebbe giocata la partita di Champions "Manchester - Roma". Io e  il mio compagno, tifosi giallorossi nell' anima, per coronare un bel weekend trascorso nella capitale, decidemmo di andare a Trigoria per vedere che aspetto avesse il Centro sportivo dall' esterno. In ossequio alla teoria secondo la quale le cose accadono quando meno te lo aspetti e nulla accade per caso, al nostro arrivo, i cancelli cominciarono ad aprirsi per l' uscita dei calciatori al termine dell'allenamento. Non staro' qui a spiegare le emozioni e le sensazioni provate, ma non posso tacere la folgorazione "paolina" alle vista di Luciano Spalletti. Cominciai a tremare, la voce inesistente, quello che in tv mi sembrava l' uomo piu' affascinante del mondo, "dal vivo" era...era...non ci sono parole per dire come era...Ma la cosa piu' bella fu la sua cordialità, la gentilezza con tutti e il sorriso, un sorriso che disarma e conquista. Forse sono un po' di parte perchè parto da un giudizio estetico (come si fa a non ritenere affascinante un uomo cosi'?), ma questo blog, seppure creato da una donna, nasce per celebrare la "vita e le opere" del Tecnico che, dall' estate del 2005, ha rivoluzionato il gioco della Roma risollevandone le sorti dopo una stagione fallimentare.  A questo punto, tornata nella mia città, sento l' urgenza di dar vita a qualcosa che potesse avvicinarmi al Mister e l' unica idea realizzabile che mi balena in mente è questa...un FAN BLOG, che possa riunire i tifosi romanisti nel nome di Luciano Spalletti....anche nella speranza di poterlo incontrare ancora, perchè non sono riuscita nemmeno a strigergli la mano domenica 06 aprile 2008 alle 13.57, perchè il mio vivere in una città che non è Roma non mi consente di essere nella "tifoseria attiva", perchè ci fa sognare e ci regala la splendida emozione della vittoria, perchè combatte da giallorosso e non solo da Mister ...perchè il suo sorriso è ineguagliabile e perchè NON CI SARA' MAI un altro LUCIANO SPALLETTI!

 
 
 
 

LE ULTIME PAROLE DEL MISTER...

(AGI/ITALPRESS) - Catania, 18 mag. - "Sono qui per fare i complimenti alla squadra per come ha condotto tutto il campionato, ribaltando duemila avversita'". Queste le prime parole di Luciano Spalletti al termine dell'ultima giornata di campionato. Ha inseguito fino all'ultimo il sogno tricolore, ma la sua Roma alla fine si e' dovuta arrendere all'Inter e, come ha detto De Rossi, tra i giallorossi si "rosica" un po'.
  "Dispiace essere arrivati qui e non aver vinto, siamo amareggiati e dispiaciuti, ma faccio tanti complimenti ai miei giocatori - dice Spalletti ai microfoni di Sky Sport -. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo, oggi e' stata una partita difficile, noi abbiamo pareggiato, l'Inter ha vinto, oggi sono stati piu' bravi loro di noi. Rimane il fatto che la Roma come societa' e' cresciuta molto, ha dimostrato di avere valori, comportamenti e concetti da seguire, un progetto da portare avanti. Abbiamo fatto tutti il nostro dovere, i ragazzi meritavano un riconoscimento". La differenza tra Inter e Roma che fa dei nerazzurri i campioni d'Italia, Spalletti non ha voglia di trovarla. "E' inutile pensare a dove abbiamo perso punti, penso che nell'analisi complessiva abbiamo fatto piu' di quello che dovevamo fare, ci siamo sempre applicati andando avanti domenica dopo domenica e in ogni situazione, ecco perche' siamo arrivati a questo finale di campionato cosi' bello". Spalletti non fa distinzioni, elogia tutto il suo gruppo, ma spende qualche parola in piu' per chi ha giocato di meno. Uno di questi e' Mirko Vucinic oggi autore di un grandissimo gol. "Giocando con piu' continuita' ha preso maggiore consapevolezza nei suoi mezzi, oggi ha fatto un grandissimo gol - spiega Spalletti -, ma io voglio ricordare anche chi ha giocato di meno come Birghi per esempio, Aquilani che ha recuperato dopo tanti infortuni, insomma tutti quei giocatori che l'anno scorso non c'erano e che quest'anno ci hanno permesso di avere un'importante spinta per tutto l'anno".

 

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