Creato da angiolhgt il 01/09/2011

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ricordi inventati

Post n°142 pubblicato il 09 Aprile 2015 da angiolhgt

 

Quando non avevo ancora compiuto vent'anni conobbi un vecchio pescatore,  fu durante una vacanza a Cadimare, un borgo attaccato all'arsenale di La spezia , famoso per la forza bicipetale dei suoi pescatori imbattibili nella gara di voga del Palio del golfo..

Pescava ancora su una piccola lancia ormeggiata nella rada di fronte al porticciolo prendendo per lo più boghe che vendeva porta a porta per frittura .

Aveva il dono dei grandi bardi, degli  aedi omerici e incantava tutti con i racconti epici della sua vita trascorsa.

Ricordi inventati di sana pianta ma veri per la grande forza affabulatoria impressa dalla sua narrazione come non lo sono affatto quelli veramente veri ma raccontati alla cazzodicane.

Mio cugino, nella cui casa eravamo estivi ospiti, sosteneva che fosse in perfetta buona fede: aveva perso la memoria e poichè non si può vivere senza ricordi il suo inconscio li produceva facendo affiorare in lui l'immaginario epico collettivo.

La prova provata, a suo dire, stava  nel fatto che un giorno, nell'eccitazione dello slancio narrativo, disse a mio cugino di aver cacciato assieme a mio zio  le tigri in malesia durante uno scalo nell'attesa che la sua nave facesse un carico di ananas.

Tutti i dettagli erano di una verosimiglianza tale da rendere vero il fatto, compreso la minuta descrizione del terribile pericolo divoratorio a cui era scampato mio zio.

La cosa era evidentemente verificabile e ovviamente priva di fondamento ma attestava la sua buona fede.

L'inventore di ricordi viveva nella pienezza di una vita intensamente inventa, la mediocrità della sua esistenza confinata nel perimetro del borgo si dilatava miticamente  nel ricordo.

Che avesse perso la memoria era evidente anche dal fatto che non si ricordava nemmeno dei ricordi che via via inventava diventando così una potente macchina produttrice di favole sempre nuove.

Non lo faceva per farsi bello come accade per i professionisti del ricordo inventato, per i millantatori di bassa lega, no, era semplicemente uno smemorato che la paura del vuoto o chissà della insignificanza alle sue spalle spingeva a colmarli di storie meravigliose.

 

Ovviamente io non sono mai stato a Cadimare, nè ho mai conosciuto un vecchio pescatore rincoglinito nè ho parenti in liguria ma ahimè i miei neuroni si sfilacciano con velocità esponenziale e mi secca non aver più ricordi per precoce amnesia senile, quindi, pur se la memoria mi tradisce la fantasia non manca......ancora . 

 
 
 
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