Creato da angiolhgt il 01/09/2011

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Stiglitz

Post n°124 pubblicato il 05 Marzo 2015 da angiolhgt

Riflessioni semiserie 

E così, entrando e cazzeggiando in una di quelle squallide librerie di una nota rete emergente ( è un franchising che che si basa sul vantaggio di acquisti centralizzati per spuntare economie in entrata), ho acquistato un altro libro di Joseph E. Stiglitz , un economista premio Nobel americano.

Perchè non americano premio Nobel?Perchè i premi nobel sono gestiti dall'america e le eccezioni sono puro depistaggio.

Ho da sempre una scarsa stima degli economisti, li assimilo agli astrologi; applicano una scienza esatta ad un tema dominato da  una parte truffaldina e randomizzata dell'economia: la finanza.

Economia = Previsioni mancate e analisi a posteriori molto razionali quanto inutili.

Titolo "bancarotta- ovvero l'economia globale in caduta libera".

Il titolo è apocalittico e ribatte sulle ciclicità di memoria marxiana che il capitalismo ha accentuato; prima le cause erano carestie, guerre, epidemie (penso alla grande depressione per la peste del 1347) o altre cose che non mi vengono in mente.

Se la prende con reagan e la deregulation rigurgitando nostalgie keynesiane-roosweltiane, del capitalismo assistenziale dei democratici contrapposto a quello malthusiano dei repubblicani.

Fa una analisi degli errori non solo di reagan ma anche di Obama, difende Clinton perchè era suo consigliere, se la prende con la FED , la federal reserve, col sodale dei repubblicani greenspan e coll'attuale successore .

Non ho ancora capito bene se sia pro o contro il corporate welfare ovvero l'elargizione da parte dello stato di aiuti-soldi ad imprese-industrie private di importanza rilevante-quello che stiamo facendo con ILVA per intenderci : un po' ne dice peste e corna e un po lo ritiene doveroso da parte della Amministrazione e della FED: obama salvò coi soldi dei contribuenti le banche e non le industrie ( Ma a vedere dai risultati di Crysler fece bene!)

Il capitalismo puro ha una regola: fallisci quando non sei più in grado di pagare i debiti, allora se sei una SPA gli azionisti perdono tutto o parte per darlo agli obbligazionisti o ai creditori che diventano  i nuovi proprietari; se si trova un acquirente o se questi ultimi sono coraggiosi la storia riprende..vedi GM e Crysler...se no bancarotta!

Quando le cose vanno bene gli affaristi chiedono deregulation ovvero capitalismo puro senza regole ma quando vanno male allora diventano di colpo fautori degli aiuti di stato "per salvare l'america"

Sono ad un quarto di questo amenissimo libro che mi racconta una storiella epidemica di cui viviamo le conseguenze, ben  corredata con  dati statistici non ossessivi , comparazioni intelligenti che allietano le mie ore prima di prendere sonno.: piacevolissima lettura pur nel trionfalismo narcisistrico dell "io l'avevo detto".

E' una chiave di lettura che lumeggia le politiche monetarie ,USA prima e  BCE ora, che pompano aria-cartamonemoneta/credito in uno pneumatico bucato.

Lo  trovo interessante perchè  mi restituisce un quadro sintetico delle dinamiche politiche economiche globali facendo "storia".

E' una  lettura non di deprimente ottimismo , emerge la nota  dolente:  solo le economie molto estese sono semi-autosufficienti, la nostra, così priva di materie prime ed energia come quella di tanti piccoli stati,  non può contare sull'aumento della sola domanda interna ( che avrebbe carattere   ridistributivo ma non accrescitivo nel globale..anzi!), Per la crescita risulta  vitale la domanda dei mercati esteri, perchè non abbiamo risorse per una economia autarchica...per crescere dobbiamo esportare, per esportare di più dobbiamo importare di più e in competizione folle ovvero di gran corsa: in economia chi non corre sta fermo. 

Vendiamo di più all'estero se i nostri prezzi ovvero nel nostro caso i costi di trasformazione sono più bassi ( missione impossibile con i cinesi  ecc che sono irraggiungibili sotto questo aspetto) oppure se siamo produttori di Alta Tecnologia (treno perso)

Per ora abbiamo svalutato(siamo più competivi ovvero aumenteranno verosimilmente le esportazioni ma costeranno di più materie prime e  energia importate)  e inflazionato (aumenteranno i  prezzi al consumo e si svaluteranno  i nostri risparmi )  l'Euro e diventa un  vantaggio per l'esportazione comunque da bilanciare con le variabili dei costi dell'energia e delle materie prime..costi delle commodities controllati delle multinazionali  USA e sodali che mica ci vogliono come loro pericolosi concorrenti!

Per ora la carota!!!!

 

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Commenti al Post:
ossimora
ossimora il 06/03/15 alle 11:16 via WEB
Se vuoi ti mando una lista di libri che ti fanno...volare
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 06/03/15 alle 12:27 via WEB
non troppi..fai una selezione crestomazica grazie
 
gaza64
gaza64 il 06/03/15 alle 18:24 via WEB
Fosse per me tornerei all'era dei cacciatori-raccoglitori azzerando il tempo trascorso e che ha portato, con l'eccesso di produzione dei successivi agricoltori, all'introduzione della proprietà privata di cui, ancora oggi, così pesantemente risentiamo in termini morali legati all'ingiustizia sociale.
Ti consiglio "Anatomia della distruttività umana", di Erich Fromm, se non l'hai già letto...
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 07/03/15 alle 00:55 via WEB
oltre l'utopia di un eden perduto credo possibile un mondo migliore, ma nell'attesa che arrivi è saggio arrivare alle conclusioni di Candide. I pensatori talvolta sono scaramantici: mettendo in luce il male ne stimolano gli anticorpi con una forma di pedagogia reattiva Fromm è un autore della mia giovinezza, ammirato e meditato ..ma forse il mio pensatore preferito resta quello dei miei 16 anni, Voltaire, non fosse altro perchè è legato a quegli anni spensierati, perchè sa condire con ironia le miserie e stupidità del genere umano, come Erasmo e tanti altri prima di lui compresi taluni satirici classici latini ...
 
   
gaza64
gaza64 il 11/03/15 alle 09:54 via WEB
Allora mi dedicherò con piacere alla lettura di Voltaire:)
 
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