Creato da Lucius_Maraviglia il 06/07/2011

Chiacchiere malsane

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Uccidere non sempre fa male

Foto di Lucius_Maraviglia

Signori, io abito in campagna, in un vecchio casermone che di anni se ne sente addosso. Immerso in una scacchiera di campi coltivati, un po' a soia, un po' a mais, convivo piacevolmente con lo starnazzare del pollame e il becchettare dei piccioni che si crogiolano sulle vecchie tegole. Ma come succede spesso nelle vecchie case, non c'è da scandalizzarsi se un topolino ogni tanto fa la sua lesta apparizione.
Per fortuna ho una gattina che abita con me, abbastanza furba e veloce da acchiapparne qualcuno ogni tanto.
Ma l'intelligenza umana mi ha dotato di un'arma straordinaria: fascette con adesivo.
Sono dei cartoncini bianchi, ricoperti di colla.
Per posizionarli devo stare attento a non incollarmici anch'io.
Beh, non pensavo, ma sono armi eccezionali.
Una mattina infatti sento uno squittio insistente da sotto il frigo, segnalato anche dal mio cane, particolarmente agitato. Avevo già capito che la trappola si era accaparrata un'altra preda.
Levo un pannello che nasconde le 'gambe' della cucina e, estraendo il cartoncino con uno strumento adatto, ossia una scimitarra giocattolo, non voglio né incollarmi né essere minimamente toccato da un topo, sfilo la trappola.
Beh, e cosa ho preso? Quattro, e dico quattro, topolini piccoli, dei cuccioli.
Un bel poker di piccolini.
Tutti a piangere, poverini. Ingenui com'erano, son finiti tutti e quattro sulla maligna colla. Mi è dispiaciuto. La guerra è guerra, però...
Lasciarli incollati lì, a morire di fame, mi sembrava qualcosa di disumano.
Ci si impiega giorni a morire di fame, e senti le forze che ti abbandonano, la luce degli occhi che si spegne lentamente.
No, non ci sto. E per far questo ho deciso io per loro: facciamola finita.
Sono andato all'esterno e, riempito un secchio d'acqua, tenendo il cartoncino adesivo da un lato, li ho tenuti sott'acqua, dove ho potuto osservare le loro piccole vite svanire con l'ultimo rantolo di disperazione.
Per me è stato un atto di umanità, far cessare le loro sofferenze.
Molta gente, contraria all'eutanasia, forse non sarebbe d'accordo con me.
Io penso ci sia un diritto a vivere, e su questo siamo tutti d'accordo.
Ma di certo questo non deve divenire un dovere, assolutamente.
Se finisco paralizzato e con dolori lancinanti che mi scuoiano da capo a piedi e l'unica prospettiva che mi rimane è vivere un po' più a lungo di quel che mi avrebbe garantito madre natura, io dico solo una cosa, ragazzi: piuttosto affogatemi come quei quattro topolini.

 
 
 
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