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Analisi Intermarket settimanale al 13/05/2011

Post n°566 pubblicato il 14 Maggio 2011 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Settimana che ha visto una lateralizzazione dopo il  generale ribasso sulle borse mondiali correlato ad una pesante caduta delle commmodities, in particolare metalli e crudo, sullo sfondo di  squilibri geopolitici - in particolare preoccupa la guerra in corso in Libia e il rischio di esplosione di un conflitto in altri paesi arabi - e dalle notizie negative provenienti dalle altre parti del mondo, vedi (terremoto, tsunami e reattori in tilt delle centrali atomiche nipponiche) o il problema del debito sovrano in Europa.Correzione anticipata dagli emergenti che da  due,tre  settimane sono  entrati in correzione, Recentemente i mercati emergenti sono stati caratterizzati da condizioni difficili quali i problemi in Medio Oriente e Nord Africa e il rischio inflattivo che ha condotto a politiche monetarie restrittive su principali mercati quali Cina, India e Indonesia. In questo contesto si è anche assistito ad una riallocazione tra azioni dei mercati emergenti a favore dei mercati sviluppati. . Comunque la tendenza di fondo rimane long in accordo con  il  quadro MACRO globale e  USA , vedasi proiezioni sul PIL americano e i vari leading indicators, es. LEI  .

Il  dollaro in ripresa   (vedi Dollar index a 75,78) anche se  per noi la tendenza di fondo rimane short , i tresaury nel breve  hanno invertito la tendenza anticipando la correzione  in  correlazione inversa quindi con azionario e commodities   .

"Da un punto di vista ciclico osserviamo come nel 2005 il bull market fosse iniziato da circa 3 anni, e attualmente abbiamo un mercato rialzista con 2 anni di vita. Generalmente, i bull markets ciclicamente hanno una durata media di 4 anni.Un’altra considerazione che si può fare, e che attiene sempre all’aspetto finanziario, è che attualmente le curve dei rendimenti, negli Usa come nell’area euro, sono decisamente “steep”, cioè inclinate positivamente: i tassi a lunga sono molto superiori a quelli a breve. Se andiamo ad osservare , in passato, come erano orientate le yield curves all’inizio dei bear markets, scopriamo che nella maggior parte dei casi questi ultimi hanno inizio quando le curve sono “flat”, il che si verifica generalmente alla fine di un prolungato rialzo dei tassi a breve. Anche da questo punto di vista quindi la situazione attuale somiglia a quella del 2005, e sembrerebbe indicare che c’è ancora spazio per un recupero delle quotazioni azionarie. _DAOLIO".

Ancora il bull market ciclico delle azioni entra in crisi quando :

  • i rendimenti del tresaury a  10 anni ($TNX) sfondano i 5,2%; invece i rendimenti sono attualmente al 3.2% circa;
  • oppure  quando l'inflazione supera il 4% ufficiale e raggiungiamo una stretta eccessiva  dei tassi di interesse, ora i tassi  di interesse nelle principali economie mondiali rimangono  bassi e l'inflazione appare sotto controllo,
  • The Bloomberg Financial Conditions Index  segnala cattive  condizioni finanziarie, ora invece appaiono decisamente buone;
  •  La curva dei  rendimenti appare invertita ovvero  in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la  recessione  nel'anno successivo è lo scarto della  curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond   a 3 mesi.  I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995  ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02)  è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40.Per ora invece tutto tranquillo: siamo a 3,15.

Conclusioni

IL LEI del conference Board in crescita , da indicazioni per una buon espansione del PIL USA nel 2011 al 3,0-3,6% , supportato dall' ECRI. 

Quindi, per noi la view di medio-lungo rimane rialzista nel settore azionario salvo gravi shock socio-politici (target SP_500 a 1600 ed oltre  entro fine anno-metà  del prossimo - fine fase 3 modello intermarket di Martin Pring; con nuova fase recessiva con inevitabile  hard bear market al seguito,  collocabile a fine 2012-inizi 2013) e nelle commodities (svalutazione del dollaro e ripresa economica, "ove tra i metalli non ferrosi con il rame  continua a rappresentare l’elemento attrattivo sia dal punto di vista speculativo che in termini d’investimento. prudenza nel comparto dei metalli preziosi dopo lo scoppio parziale della bolla sull'argentoove ora è da preferire l'oro    proiettato ai 2000  usd/oz , attenzione però al fatto "che la maggior parte di questi investimenti sono attualmente in attività altamente liquide, negoziabili tramite quote  di scambio,  questo aumenta le probabilità di correzioni rapide e severe come già visto .Siamo positivi anche sul crudo proiettato nel lungo  periodo sui 130-140$ al barile. L'Energia guida la ripresa mondiale con rame e petrolio in cima alla classifica. Il petrolio beneficia dell’incertezza in Medio Oriente e della possibile riduzione della produzione. La parziale chiusura degli impianti nucleari in Giappone non fa altro che aumentare la domanda di petrolio e di carbone.

Meno positivi sui Bond , in basso continuiamo a monitorare il grosso supporto  sullo SP_500 a 1235 circa (MM200), sul DAX a 6805. Sul mercato USA  dopo lo storno non si vedono  condizioni di ipercomprato sullo SP_500:

"Una delle mie guide preferite per suggerire il grado in cui il mercato azionario è in una condizione di ipercomprato o ipervenduto è la percentuale di azioni che sono sopra la loro media mobile a 50 giorni. Dato disponibile via stockcharts.com (SPXA50R) ora a 65,00 . La mia libera interpretazione è che se oltre l'82% dei titoli quotati  sono scambiati sopra la loro media mobile a 50 giorni una condizione di ipercomprato è "suggerito". Al contrario, se il dato è inferiore al 20% dei titoli quotati una condizione di ipervenduto è suggerito, vedi questo recente post.

Comunque “qualunque correzione – da ora e per tutto il 2011 in coerenza con il modello intermarket di Martin Pring – andrà considerata come normale comportamento fino a che i due indici-leader, S&P500 per gli USA e Dax per l’Europa, resteranno come sopra visto al di sopra dei loro Major Pivor Points e punti di controllo strategici, a ridosso delle loro MM200.

Gli indicatori principali di sentiment sono stazionari vedasi Sentiment Consumer Index  dell'Università del Michigan dato preiminare di maggio  che è stato pari a 72,4 - quindi Per mettere il dato attuale   nel più ampio contesto storico sin dal suo inizio nel 1978, la fiducia dei consumatori è di circa il 18% sotto il valore medio, Ma ciò ci fa capire  che non vi è carenza di pessimismo là fuori, non mancano le cose di cui preoccuparsi, ed è difficile trovare segni di "esuberanza irrazionale" ai prezzi di mercato attuali. Il mercato, come il pubblico in generale, deve ancora scalare  pareti di preoccupazione. Questo dà un vantaggio ai tori, fintanto che l'economia evita un peggioramento significativo

I nuovi dati del COT settimanale (Si tratta di un "report" pubblicato dal CFTC -Commodity Futures Trading Commission, ovvero l’organismo federale indipendente preposto al controllo del corretto funzionamento del mercato dei futures e delle opzioni, sul quale sono riportate le posizioni long e short rimaste aperte sui futures azionari, obbligazionari, valutari e delle materie prime.e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options)  sullo E-mini Sp_500*, configurano la seguente situazione :

Commercial Traders : 153694
Large Traders : - 9108
Small Traders : - 144585

 I   piccoli speculatori in posizione short impauriti dalla situazione nel breve periodo,  large trader tatticamente short  , commercial saldamente  Long.

*il legame tra mercato azionario e mercato dei futures può apparire più evidente  nella relazione che troviamo tra S&P500 cash e S&P500 contratto futures.
Quando i futures sono troppo alti rispetto al cash, i programmi automatici di trading vendono i futures e comprano le azioni facenti parte dell'indice stesso, facendo salire lo S&P500 e bilanciando la posizione. Il risultato di questi program buying è positivo per il mercato azionario, che riceve una spinta sull'indice verso livelli più alti (Ovviamente avviene l'opposto col program selling).
Questo quanto afferma Murphy ...  ma dove sta il trucco ???:
Il convitato di pietra (FED + SEC) ha gioco facile nel manovrare il mercato azionario, basta loro usare "IL DOLLARO" : se lo mollano i futures salgono e in automatico il program buying compra azioni sullo S&P500 cash , immediatamente i trading sistems di tutto il mondo comprano azioni nei rispettivi indici ... e il gioco è fatto ..._da Naz

 
 
 
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