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Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Il mercato cinese ha rot...Brunetta Show! »

Analisi Intermarket settimanale al 17/06/2011

Post n°614 pubblicato il 18 Giugno 2011 da Lucky340
 

Settimana che ha visto la prosecuzione della fase  ribassista  sulle borse mondiali, sullo sfondo di squilibri geopolitici  e di  un  rallentamento nello sviluppo economico. Correzione anticipata dagli emergenti che  per primi   sono entrati  in correzione, i mercati emergenti sono stati caratterizzati da condizioni difficili quali i problemi in Medio Oriente e Nord Africa e il rischio inflattivo che ha condotto a politiche monetarie restrittive su principali mercati quali Cina, India e Indonesia. Comunque la tendenza di fondo rimane  ancora long in accordo con il quadro MACRO globale e USA , anche se stanno emergendo segnali di stagnazione nella crescita economica  vedasi i vari leading indicators, es. LEI  ed ECRI la ripresa al momento continua ma i dati ci indicano  una  decelerazione delle dinamiche economiche nel prossimo futuro (3-4 mesi)

Il  dollaro  stazionario dopo vari saliscendi  (vedi Dollar index a 75,8) comunque per noi la tendenza di fondo rimane sempre short ,  i  tresaury  invece  hanno lanciato il loro warning   ed ora appaiono in deciso rialzo   di prezzo  in chiara  correlazione inversa quindi con azionario e commodities . Nei prossimi mesi i mercati, che sono gli unici ad avere sempre ragione, ci diranno chi sta mentendo  e chi deve tornare alla realta: o siamo in ESPANSIONE, e allora le borse devono  continuare a salire ma i bonds cominceranno a scendere (cioè i tassi a salire); o riandiamo verso  un DOUBLE DIP RECESSIVO, e allora la bolla della leva finanziaria scoppierà e le borse saranno le prime a risentirne duramente .

"Da un punto di vista ciclico osserviamo come nel 2005 il bull market fosse iniziato da circa 3 anni, e attualmente abbiamo un mercato rialzista con 2 anni di vita. Generalmente, i bull markets ciclicamente hanno una durata media di 4 anni. Un’altra considerazione che si può fare, e che attiene sempre all’aspetto finanziario, è che attualmente le curve dei rendimenti, negli Usa come nell’area euro, sono decisamente “steep”, cioè inclinate positivamente: i tassi a lunga sono molto superiori a quelli a breve. Se andiamo ad osservare , in passato, come erano orientate le yield curves all’inizio dei bear markets, scopriamo che nella maggior parte dei casi questi ultimi hanno inizio quando le curve sono “flat”, il che si verifica generalmente alla fine di un prolungato rialzo dei tassi a breve. Anche da questo punto di vista quindi la situazione attuale somiglia a quella del 2005, e sembrerebbe indicare che c’è ancora spazio per un recupero delle quotazioni azionarie. _DAOLIO".

Ricordiamoci che il bull market ciclico delle azioni entra in crisi quando :

Conclusioni

IL LEI del conference Board  , continua a dare   indicazioni per una buona espansione del PIL USA nel 2011 al 2,7-3,2 %, supportato dall' ECRI.

Quindi, per noi la view di medio-lungo rimane rialzista nel settore azionario salvo gravi shock socio-politici (target SP_500 a 1600 ed oltre entro metà del prossimo anno - fine fase 3 modello intermarket di Martin Pring; con nuova fase recessiva con possibile  hard bear market al seguito, collocabile non prima degli inizi del  2013) e nelle commodities (svalutazione del dollaro e ripresa economica, ove tra i metalli non ferrosi sarà il  dottor rame a darci il segnale di esaurimento dell’attuale fase di vendite, nel senso che anticiperà la ripresa del ciclo degli acquisti rispetto ad altre commodity, l’importanza di questo metallo è nota: fornisce un’indicazione anticipatoria sull’andamento dell’economia cinese, all’origine di molti rialzi dei prezzi di tutte le commodities. Prudenza nel comparto dei metalli preziosi dopo lo scoppio parziale della bolla sull'argento ove ora è da preferire l'oro  proiettato ai 2000  usd/oz , attenzione però al fatto "che la maggior parte di questi investimenti sono attualmente in attività altamente liquide, negoziabili tramite quote di scambio, questo aumenta le probabilità di correzioni rapide e severe come già visto .

Siamo positivi anche sul crudo anche se nel breve-medio gravitèrà o sarà costretto a gravitare nel range 90-110 $ al barile .

Meno positivi sui Bond nel medio-lungo l'aumento dei rendimenti ci darà anche qui il segnale di esaurimento della correzione  , in basso continuiamo a monitorare il grosso supporto sullo SP_500 a 1258 circa (MM200), sul DAX a 6940.

Sul mercato USA  si vedono ormai condizioni di  ipervenduto sullo SP_500:

"Una delle mie guide preferite per suggerire il grado in cui il mercato azionario è in una condizione di ipercomprato o ipervenduto è la percentuale di azioni che sono sopra la loro media mobile a 50 giorni. Dato disponibile via stockcharts.com (SPXA50R) ora a 20,60 in leggera risalita. La mia interpretazione è che se oltre l'80% dei titoli quotati  sono scambiati sopra la loro media mobile a 50 giorni una condizione di ipercomprato è "suggerito". Al contrario, se il dato è inferiore al 20% dei titoli quotati una condizione di ipervenduto è suggerito, vedi questo recente post.

Comunque “qualunque correzione – da ora e per tutto il 2011 in coerenza con il modello intermarket di Martin Pring – andrà considerata come normale comportamento fino a che i due indici-leader, S&P500 per gli USA e Dax per l’Europa, resteranno come sopra visto al di sopra dei loro Major Pivor Points e punti di controllo strategici, a ridosso delle loro MM200 ( meglio evidenziati   da uno degli indicatori di trend a cui presto maggiore attenzione, cioè la media mobile a 10 mesi. Quando i prezzi scendono sotto tale media, il trend è ribassista, viceversa, quando i prezzi sono sopra il trend è rialzista. Il trend è anche accentuato dalla direzione del  movimento stesso della media. Se la media è crescente, il trend è positivo, se è decrescente è negativo.Sp_500-DAX-EUROSTOXX50 segnale Long).

Gli indicatori principali di sentiment sono in regresso   vedasi  Conference Board Consumer Confidence Index  di maggio  che è stato pari a 60,8 . Ma ciò ci fa capire  che non vi è carenza di pessimismo là fuori, non mancano le cose di cui preoccuparsi, ed è difficile trovare segni di "esuberanza irrazionale" ai prezzi di mercato attuali. Questo dà un vantaggio ai tori, fintanto che l'economia evita un peggioramento significativo.

I nuovi dati del COT settimanale (Si tratta di un "report" pubblicato dal CFTC -Commodity Futures Trading Commission, ovvero l’organismo federale indipendente preposto al controllo del corretto funzionamento del mercato dei futures e delle opzioni, sul quale sono riportate le posizioni long e short rimaste aperte sui futures azionari, obbligazionari, valutari e delle materie prime.e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options) sullo E-mini Sp_500*, configurano la seguente situazione :

Commercial   Traders   + 151211

Large  Traders      +58202

Small Traders :     - 209413

la situazione fotografa I  piccoli speculatori  short impauriti dalla correzione , large trader  ora long  per cavalcare il rialzo prossimo , commercial sempre  Long.

*il legame tra mercato azionario e mercato dei futures può apparire più evidente  nella relazione che troviamo tra S&P500 cash e S&P500 contratto futures. Quando i futures sono troppo alti rispetto al cash, i programmi automatici di trading vendono i futures e comprano le azioni facenti parte dell'indice stesso, facendo salire lo S&P500 e bilanciando la posizione. Il risultato di questi program buying è positivo per il mercato azionario, che riceve una spinta sull'indice verso livelli più alti (Ovviamente avviene l'opposto col program selling), da_Murphy .

 

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Commenti al Post:
Lucky340
Lucky340 il 18/06/11 alle 09:33 via WEB
Grande cautela in Borsa. I segnali che arrivano dall’Analisi Integrata continuano a puntare in questa direzione. Negli ultimi 40 giorni è diventato evidente un deciso rallentamento prospettico delle dinamiche di crescita Usa, che andrà inevitabilmente ad influire sull’andamento dell’economia europea. Con dati macro in sofferenza e con la crisi Greca a rendere maggiormente tesa la situazione, è davvero inutile correre rischi, cercando di anticipare un rimbalzo che, anche se arrivasse, potrebbe non essere duraturo. Sembra inevitabile che ci aspettino altre fasi di assestamento sui mercati finanziari con un aumento della volatilità (l’indice VIX si è portato sopra la soglia posta a 20, vedi grafico).
La madre di tutte le domande è chiedersi quanto la fase di assestamento sia temporanea o è invece il preludio di qualcosa di più serio che potrebbe sfociare addirittura in una nuova recessione. Nei fatti, al momento non esistono dati sufficienti per determinare cosa ci attende da qui a 6 mesi/1 anno, l’unica certezza è che la situazione è estremamente incerta, per cui conviene astenersi dall’operare in un’ottica di portafoglio.
Da Studio G2C
 
Lucky340
Lucky340 il 20/06/11 alle 22:10 via WEB
Roma - Non solo Grecia e Piigs. Questa settimana sarà carica di notizie importanti provenienti dal fronte economico europeo e globale (come la pubblicazione dell'indice della fiducia in Germania Zew e le vendite di case esistenti Usa nella giornata di domani, le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione degli Stati Uniti giovedì e il discorso lo stesso giorno del numero uno della Bce, Jean Claude Trichet, solo per citare alcune novità in arrivo).
Ma l'attenzione degli investitori si rivolgerà soprattutto alla decisione sui tassi che sarà annunciata dal Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, il prossimo mercoledì 22 giugno, ovvero dopodomani.
L'interesse non è tanto sul livello dei tassi sui fed funds, che secondo gli analisti rimarrà ancora invariato ai minimi storici, vista la velocità con cui la crescita dell'economia Usa è rallentata nell'ultimo periodo (ultime 4-6 settimane), quanto sulla possibile proroga del QE2, o su eventuali lanci di nuovi QE3 e via dicendo.
Ora, nonostante la congiuntura Usa viva un momento a dir poco non facile, due boss di Wall Street ritengono che ormai ci siamo: la Fed smetterà di stampare moneta e, come previsto, il mese di giugno siglerà la fine delle manovre di politica monetaria espansiva conosciute con il nome di QE2. Insomma, la stamperia della Fed chiuderà i battenti (almeno per ora)....... Detto questo, Bank of America prevede che i tassi di interesse rimarranno bassi "per molto tempo": questo, perchè il tasso di disoccupazione deve muoversi "in una certa direzione che noi sappiamo essere quella giusta" affinchè il costo del denaro possa essere alzato.
da wall street italia
 
Lucky340
Lucky340 il 21/06/11 alle 06:46 via WEB
verdiamo le previsione sull’indice S&P500 per la settimana in corso della Bernasconi (20-Giugno/25-Giugno 2011)!
vedi qui
 
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Data di creazione: 04/05/2010
 

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