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« L'ECRI Weekly Leading I...Ancora nessun accordo su... »

Analisi Intermarket settimanale al 23/07/2011

Post n°657 pubblicato il 23 Luglio 2011 da Lucky340
 

Settimana che ha  visto una  inversione rispetto alla  fase  ribassista  delle borse dopo le positive misure per stabilizzare il debito sovrano in Europa anche se sullo sfondo c’è ancora  lo spettro  del “default” tecnico visto che tra dieci giorni, il 2 agosto, Washington si potrebbe trovare in condizione di  cessare  dei pagamenti federali per esaurimento del limite massimo di debito pubblico autorizzato dal Congresso . Ma al di la di questo spinoso  problema, La tendenza di fondo, comunque, per noi  rimane long in accordo con il quadro MACRO globale. Il dollaro  è   in leggero regresso (vedi Dollar index a 74,20)  e per noi la tendenza di fondo rimane sempre short , anche  i  tresaury    da tempo hanno lanciato il loro warning   in chiara  correlazione inversa quindi con azionario e commodities . Nei prossimi mesi i mercati, che sono gli unici ad avere sempre ragione, ci diranno chi sta mentendo  e chi deve tornare alla realta: o siamo in ESPANSIONE, e allora le borse devono  continuare a salire ma i bonds cominceranno a scendere (cioè i tassi a salire); o riandiamo verso un DOUBLE DIP RECESSIVO, e allora la bolla della leva finanziaria scoppierà e le borse saranno le prime a risentirne duramente .

"Da un punto di vista ciclico osserviamo come nel 2005 il bull market fosse iniziato da circa 3 anni, e attualmente abbiamo un mercato rialzista con 2 anni di vita. Generalmente, i bull markets ciclicamente hanno una durata media di 4 anni. Un’altra considerazione che si può fare, e che attiene sempre all’aspetto finanziario, è che attualmente le curve dei rendimenti, negli Usa come nell’area euro, sono decisamente “steep”, cioè inclinate positivamente: i tassi a lunga sono molto superiori a quelli a breve. Se andiamo ad osservare , in passato, come erano orientate le yield curves all’inizio dei bear markets, scopriamo che nella maggior parte dei casi questi ultimi hanno inizio quando le curve sono “flat”, il che si verifica generalmente alla fine di un prolungato rialzo dei tassi a breve. Anche da questo punto di vista quindi la situazione attuale somiglia a quella del 2005, e sembrerebbe indicare che c’è ancora spazio per un recupero delle quotazioni azionarie. _DAOLIO".

Ricordiamoci che il bull market ciclico delle azioni entra in crisi quando :

Conclusioni

IL LEI del conference Board, continua a dare   indicazioni per una buona espansione del PIL USA nel 2011 al 2,5-2,8 %, supportato dall' ECRI .

Quindi, per noi la view di medio-lungo rimane rialzista nel settore azionario salvo gravi shock socio-politici (target SP_500 a 1600 ed oltre entro metà del prossimo anno - fine fase 3 modello intermarket di Martin Pring; con nuova fase recessiva con possibile  hard bear market al seguito, collocabile non prima degli inizi del  2013) e nelle commodities (svalutazione del dollaro e ripresa economica, ove tra i metalli non ferrosi sarà il  dottor rame a darci il segnale di esaurimento dell’attuale fase di vendite, nel senso che anticiperà la ripresa del ciclo degli acquisti rispetto ad altre commodity, l’importanza di questo metallo è nota: fornisce un’indicazione anticipatoria sull’andamento dell’economia cinese, all’origine di molti rialzi dei prezzi di tutte le commodities. Prudenza nel comparto dei metalli preziosi dopo lo scoppio parziale della bolla sull'argento ove ora è da preferire l'oro  proiettato ai 2000  usd/oz.

Siamo positivi anche sul crudo anche se nel breve-medio gravitèrà o sarà costretto a gravitare nel range 90-110 $ al barile, appare evidente il controllo “politico” del prezzo stesso: un repentino aumento potrebbe strozzare la fragile ripresa, vedi La recente notizia che l’International Energy Agency (IEA), aumenterà l'offerta di greggio riversando sul mercato scorte per un ammontare di 60 milioni di barili, spinge al ribasso il greggio e migliora l’outlook sulla ripresa economica.

Meno positivi sui Bond nel medio-lungo l'aumento dei rendimenti ci darà anche qui il segnale di esaurimento della correzione  , in basso continuiamo a monitorare il grosso supporto sullo SP_500 a 1274-1285 circa (MM200), sul DAX a 7027-7060.

Sul mercato USA    ora siamo lontani da condizioni di ipervenduto o ipercomprato  sullo SP_500:

"Una delle mie guide preferite per suggerire il grado in cui il mercato azionario è in una condizione di ipercomprato o ipervenduto è la percentuale di azioni che sono sopra la loro media mobile a 50 giorni. Dato disponibile via stockcharts.com (SPXA50R) ora a 65,00. La mia interpretazione è che se oltre l'80% dei titoli quotati  sono scambiati sopra la loro media mobile a 50 giorni una condizione di ipercomprato è "suggerito". Al contrario, se il dato è inferiore al 20% dei titoli quotati una condizione di ipervenduto è suggerito, vedi questo recente post.

Comunque “qualunque correzione – da ora e per tutto il 2011 in coerenza con il modello intermarket di Martin Pring – andrà considerata come normale comportamento fino a che i due indici-leader, S&P500 per gli USA e Dax per l’Europa, resteranno come sopra visto al di sopra dei loro Major Pivor Points e punti di controllo strategici, a ridosso delle loro MM200 ( meglio evidenziati   da uno degli indicatori di trend a cui presto maggiore attenzione, cioè la media mobile a 10 mesi. Quando i prezzi scendono sotto tale media, il trend è ribassista, viceversa, quando i prezzi sono sopra il trend è rialzista. Il trend è anche accentuato dalla direzione del  movimento stesso della media. Se la media è crescente, il trend è positivo, se è decrescente è negativo. Gli indicatori principali di sentiment sono in regresso   vedasi  Conference Board Consumer Confidence Index  di giugno  che è stato pari a 58,5 . Ma ciò ci fa capire  che non vi è carenza di pessimismo là fuori, non mancano le cose di cui preoccuparsi, ed è difficile trovare segni di "esuberanza irrazionale" ai prezzi di mercato attuali. Questo dà un vantaggio ai tori, fintanto che l'economia evita un peggioramento significativo.

I nuovi dati del COT settimanale (Si tratta di un "report" pubblicato dal CFTC -Commodity Futures Trading Commission, ovvero l’organismo federale indipendente preposto al controllo del corretto funzionamento del mercato dei futures e delle opzioni, sul quale sono riportate le posizioni long e short rimaste aperte sui futures azionari, obbligazionari, valutari e delle materie prime.e relativi alla sommatoria delle net position sui futures e sulle options) sullo E-mini Sp_500*, configurano la seguente situazione :

Commercial  Traders  + 97242

Large  Traders     -49599

Small Traders :      -47643

la situazione fotografa le tre categorie di investitori (Commercial, Large trader, Small trader) I  piccoli speculatori ora prudentemente short , large trader   che stanno aumentando le posizioni Short, commercial sempre saldamente Long 

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Commenti al Post:
Lucky340
Lucky340 il 23/07/11 alle 10:36 via WEB
(AGI) Washington - Dopo la rottura del negoziato sul tetto del debito, Barack Obama tenta di salvare ancora il Paese dal default e e ha nuovamente convocato i leader del Congresso alla Casa Bianca. L'appuntamento e' per oggi alle 11 ora locale (quando in Italia saranno le 17). In una conferenza stampa convocata frettolosamente nella notte, Obama ha ripetuto che "il tempo sta scadendo", ma si e' anche detto "fiducioso" che alla fine si arrivera' a un colpo di scena "che eviti una ferita suicida all'economia in un momento cosi' difficile". .
 
Lucky340
Lucky340 il 24/07/11 alle 18:46 via WEB
Washington, 24 luglio 2011 - E' "impensabile" che gli Usa non ottemperino i loro obblighi sul debito, quindi un accordo ci sarà. Lo ha affermato il ministro del Tesoro, Timothy Geithner, intervenuto alla trasmissione di Cnn 'State of the Union' che si è detto fiducioso sul fatto che l'amministrazione Obama riuscirà ad alzare il tetto imposto al debito pubblico, riferendo anche che il presidente avrebbe detto ai leader del Congresso che un accordo per aumentare il tetto del debito è necessario già oggi e la Camera dovrebbe iniziare a deliberare lunedì sera.
Geithner ha anche ricordato che l'economia Usa "ha molto rallentato" nella prima metà del 2011 ma che comunque la crescita dovrebbe riprendere nel seconda metà dell'anno. "La cosa più importante da fare - ha aggiunto il ministro - è comunque rimuovere questa minaccia di default nei prossimi 18 mesi".
I segnali però non sono buoni. Si è concluso senza accordo infatti l'incontro di ieri tra il presidente Usa, Barack Obama, e i leader democratici e repubblicani del Senato sabato, ma l'impegno è a trovare l'intesa nelle prossime ventiquattrore. Obama ha convocato un nuovo incontro per oggi, intorno alle 17 italiane, in cui cercherà ancora di arrivare a un accordo per poter aumentare l'attuale limite del debito (fissato a 14,29 miliardi di dollari); un accordo che, se non si dovesse trovare entro il 2 agosto, obbligherebbe il governo ad annunciare la sospensione dei pagamenti.
Dopo l'incontro, lo speaker della Camera, John Boehner - massimo esponente repubblicano al Congresso e che era andato alla Casa Bianca nonostante la rottura del negoziato del giorno prima - ha detto di aver un nuovo piano per evitare la bancarotta e che la nuova proposta sarà presentata a grandi linee oggi, prima dell'apertura dei mercati asiatici.
La Casa Bianca ha fatto sapere Obama rifiuta di accettare una soluzione a breve respiro che lo obbligherebbe a richiedere l'anno prossimo un nuovo aumento ed esporrebbe il Paese al rischio di un abbassamento del giudizio di rating sul Paese, come già minacciato da Standard and Poor. "Il Congresso deve prendere le distanze da giochi politici azzardati con la nostra economia", ha detto.
La sospensione dei pagamenti destabilizzerebbe i mercati finanziari internazionale e metterebbe tra l'altro l'economia statunitense a rischio di una severa recessione. La Cina, che possiede gran parte del debito pubblico Usa, ha g ià espresso la sua preoccupazione.
 
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