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By Ben S. Bernanke Giovedi, 4 novembre 2010 Sono passati due anni da quando la peggior crisi finanziaria dal 1930 ha inferto un duro colpo all'economia mondiale. Lavorando congiuntamente con i politici in patria e all'estero, la Federal Reserve ha risposto con misure forti e creative per contribuire a stabilizzare il sistema finanziario e l'economia. Tra le risposte della Fed c’è stato un drammatico allentamento della politica monetaria - la riduzione dei tassi di interesse a breve termine, quasi a zero. La Fed ha anche acquistato più di mille miliardi di dollari 'di titoli del Tesoro e titoli legati ai mutui sostenuti dagli Usa, ciò ha contribuito a ridurre i tassi di interesse a lungo termine, come quelle misure per i mutui e le obbligazioni societarie. Questi passaggi hanno contribuito alla fine della caduta libera ed ad impostare le basi per una ripresa della crescita economica a metà del 2009. Nonostante i progressi compiuti, quando il comitato monetario della Fed - il Federal Open Market Committee (FOMC) - si è riunito questa settimana per esaminare la situazione economica, difficilmente si è potuto dichiarare soddisfatto.Gli obiettivi della federal riserve - il suo doppio mandato, stabilito dal Congresso - sono di promuovere un livello elevato di occupazione e una bassa inflazione. Purtroppo, il mercato del lavoro resta molto debole, il tasso di disoccupazione nazionale è quasi al 10 per cento, un gran numero di persone possono trovare solo un lavoro part-time, e una frazione consistente dei disoccupati sono senza lavoro da sei mesi o più. I pesanti costi di disoccupazione portano intralci intensi sulle finanze della famiglia, più pignoramenti e la perdita di capacità di lavoro. Oggi la maggior parte delle misurazioni dell'inflazione sottostante la vedono un po 'al di sotto del 2 per cento, un po' inferiore al tasso che i responsabili politici Fed vedono come il più coerente con una sana crescita economica nel lungo periodo. Sebbene la bassa inflazione è generalmente una buona cosa , l'inflazione che è troppo bassa può creare rischi per l'economia - soprattutto quando l'economia è in difficoltà. Nel caso più estremo, l'inflazione molto bassa può trasformarsi in deflazione (calo dei prezzi e dei salari), è può contribuire a lunghi periodi di stagnazione economica. Anche in assenza di tale rischio, la bassa inflazione e la caduta della stessa indicano che l'economia ha una notevole capacità di riserva, il che implica che non vi è spazio per una politica monetaria a sostegno di ulteriori guadagni in materia di occupazione, senza rischiare di surriscaldamento economico. Il FOMC ha deciso questa settimana che, con l'inflazione molto bassa e alta disoccupazione, un ulteriore sostegno per l'economia è necessario. Con i tassi di interesse a breve termine già circa al livello più basso che si può andare, il FOMC ha accettato di fornire tale sostegno con l'acquisto di ulteriori titoli a più lungo termine, come ha fatto nel 2008 e 2009. Il FOMC ha intenzione di comprare altri $ 600 miliardi di titoli del Tesoro a più lungo termine entro la metà del 2011 e continuerà a reinvestire i rimborsi di capitale sul proprio portafoglio titoli, come è stato fatto dal mese di agosto. Questo approccio ha facilitato le condizioni finanziarie in passato e, finora, sembra essere efficace nuovamente. Le quotazioni azionarie in rialzo e tassi di interesse a lungo termine in caduta da quando gli investitori hanno cominciato ad anticipare l'azione più recente. Facilitate condizioni finanziarie promuovono la crescita economica. Ad esempio, tassi ipotecari bassi rendono la casa più accessibile e consentono a più proprietari di case di rifinanziare i mutui. Abbassare i tassi dei titoli corporate stimolerà gli investimenti. E i prezzi delle azioni in salita daranno ricchezza ai consumatori e contribuiranno ad aumentare la fiducia, cosa che può anche stimolare la spesa. L'aumento della spesa porterà a redditi più alti e profitti che, in un circolo virtuoso, continuerànno a sostenere l'espansione economica(grassetto_mio). Mentre sono stati utilizzati con successo negli Stati Uniti e altrove, gli acquisti di titoli a più lungo termine sono uno strumento meno familiare di politica monetaria che non il taglio dei tassi di interesse a breve termine. Rivedremo il programma di acquisto regolarmente per assicurare che funzioni come previsto e per valutare se siano necessari aggiustamenti al cambiamento delle condizioni economiche. Anche se gli acquisti di asset vantano una scarsa conoscenza come strumento di politica monetaria, alcuni dubbi su questo approccio sono esagerati. I critici hanno, per esempio, paventato che porterà ad un eccessivo aumento dell'offerta di moneta e, infine, ad un aumento significativo dell'inflazione. Il nostro uso precedente di questo approccio politico ha avuto poco effetto sulla quantità di moneta in circolazione o su altre misure di massima per l'offerta di moneta, come i depositi bancari. Né questo si traduce automaticamente in un aumento dell'inflazione. Abbiamo fatto tutti i preparativi necessari, e siamo certi che abbiamo gli strumenti per rilasciare i queste politiche al momento opportuno. La Fed si è impegnata su entrambi i fronti del suo doppio mandato e adotterà tutte le misure necessarie per mantenere l'inflazione bassa e stabile. La Federal Reserve non può risolvere tutti i problemi dell'economia da sola. Ci vorrà del tempo e gli sforzi congiunti di molte parti, compresa la banca centrale, il Congresso, l'amministrazione, le autorità di regolamentazione e del settore privato. Ma la Federal Reserve ha un obbligo particolare di contribuire a promuovere maggiore occupazione e sostenere la stabilità dei prezzi. le iniziative prese questa settimana dovrebbero aiutarci a soddisfare tale obbligo
libera traduzione da http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/11/03/AR2010110307372.html
Commento _ la maggior parte dei migliori Blog economico-finanziari italiani sono contrari a queste manovre non convenzionali, vedi ad esempio il grande bluff : "subito dopo che le carte sono state scoperte, viene pubblicamente&candidamente ammesso come il QE2 sia stato usato con effetto "preventivo" (l'avevamo ben capito...) in modo che gli investitori iniziassero a saltare sul treno delle Borse e degli Assets più rischiosi. (...when investors began to anticipate...) anche in USA ci sono posizioni simili vedi Nuova bolla della Fed (che si spaccia per piano per l'occupazione) noi come la vediamo? in linea di principio siamo favorevoli a queste misure non convenzionali e poi come dice il nostro Ben "Il nostro uso precedente di questo approccio politico ha avuto poco effetto sulla quantità di moneta in circolazione o su altre misure di massima per l'offerta di moneta, come i depositi bancari." non ci credete? vedete questo post pubblicato qualche giorno fa Contrariamente alla credenza popolare, l' offerta di moneta è ancora abbastanza ristretta bisogna rimettere in moto la macchina e questo è un dovere delle autorità centrali di qualsiasi Stato, la lezione degli anni '30 qualcuno ancora non l'ha capita! vedi Teorie Intermarket rivali nel quale notavamo che : il pregevole economista Grannis Scott nota che il QE sta funzionando , La Fed può fare perno sul rendimento del Treasury a 10 anni tenuto a livelli artificialmente bassi, ma i soldi facili non possono costringere una economia a crescere, tranne che nella misura in cui la prospettiva dell’inflazione induce le persone a investire i soldi che avrebbero preferito mantenere in contanti. Spalare denaro nell'economia porta per lo più a prezzi più elevati, ed è sempre più evidente che questo sta avvenendo. ……Un dollaro più debole, naturalmente, significa che i prezzi al di fuori degli Stati Uniti sono in aumento. Fissare i tassi di interesse ad un livello artificialmente basso è simile alla fornitura di dollari che nessuno vuole, e così vediamo che il valore del dollaro è in calo….. L'oro è su $ 25/oz. Oggi sta aggiungendo un altro livello più alto, confermando anche che il mondo è inondato di dollari. La maggior parte dei prezzi delle materie prime sono in aumento, come è bene, e oggi il petrolio è arrivato a $ 83/bbl.Se c'è qualcosa di buono questi segni di rilancio, è questo: l'aumento dei prezzi getta acqua molto fredda sulla nozione che l'economia americana è a rischio di deflazione. E se è possibile eliminare il rischio di deflazione, allora il futuro si illumina notevolmente, e l’avversione al rischio ha molto meno senso. Questa seconda analisi accoppiata al nuovo paradigma (Perchè questo rally è sostenibile e siamo in un Mercato rialzista!_II parte) ci porta ad una view sulla borsa che esclude grosse correzioni ed anzi dopo il giro dell’anno potrebbe portare nel 2011 anche ai 1450-1500 dello SP_500 !
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Il money manager e presidente del gruppo Templeton Asset Management e' decisamente ottimista, convinto che "lo scenario sia positivo ancora per un bel po' di tempo". In un'intervista con Bloomberg da Pechino, il navigato investitore ha precisato che le "commodity sono l'area piu' importante per noi. Crediamo molto nel rincaro dei prezzi e pertanto stiamo investendo con convinzione nelle societa' legate alle materie prime".
L'indice delle borse mondiali MSCI World Index e' salito ai massimi di due anni ieri, mentre l'oro ha toccato un nuovo record. Anche i prezzi del petrolio continuano a crescere, ai massimi di sette mesi. Questo dopo che la banca centrale, il 3 novembre, ha detto di impegnarsi all'acquisto di $600 miliardi di titoli a lungo al ritmo di 75 miliardi al mese da qui a giugno 2011. La nuova manovra della Fed portera' liquidita' nell'economia e materie prime e listini sono destinati ad estendere i guadagni. Spacciato invece il dollaro, il cui deprezzamento sara' inevitabile.
una view che ben si accorda con la nostra!