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Post n°25 pubblicato il 27 Novembre 2008 da luigibuono56
Dopo l'annuncio del Governo dell'introduzione della social card le famiglie meno abbienti sono ora in attesa di questa carta di pagamento elettronico che arriverà entro il mese di dicembre. Ma come funziona? Nulla di straordinario, la social card funziona come tutte le altre carte di pagamento che già conosciamo con la sola differenza che a pagare il conto delle spese fatte è direttamente lo Stato. Ecco come funziona la social card: |
Post n°24 pubblicato il 20 Novembre 2008 da luigibuono56
Ero convinto che votando il governo attuale le cose sarebbero migliorate. Con i miei amici discutavamo e raffrontavamo, prima delle elezioni ,le due forze politiche e dopo aver vissuto l'amara esperienza di un governo (rosso) di comune accordo avevamo sentenziato che piu' giu di cosi non si poteva andare. Questa era la nostra speranza, ma naturalmente ci sbagliavamo. Questo governo per l'amore di pareggiare i conti non si rende conto delle conseguenze che si lascia alle spalle. E' come un padre di famiglia che pur di pagare un debito lascia morire di fame il figlio. A questo punto meglio diluire nel tempo il debito avendo cosi la possibilità di comprare il cibo per il proprio figlio. Il nostro governo si stà comportando nella maniera sbagliata. Aiuta le banche ma non si accorge che moltissime aziende piccole stanno chiudendo in quanto le stesse banche non gli fanno piu credito e chiedono il rientro dello scoperto. Non si accorde ( o fa finta di non accorgersi) che i prezzi aumentano giorno per giorno e le famiglie non ce' la fanno ad arrivare a fine mese. Non si accorge che le piazze sono diventate luoghi di scontri e non più di incontri. Non si accorge che gli scioperi bianchi...Alitalia stanno creando un mare di probblemi. Non si accorge che in molte città e altrettanti paesi la sera non si può uscire per non trovarsi coinvolti in risse di extracomunitari ubriachi (evviva il pacchetto sicurezza). Tutto questo mi fa pensare che il mio voto è servito a ben poco e la cosa più triste è che sia a destra che a sinistra non intravedo nessuno guerriero pronto a combattere per i nostri diritti. |
lEGGENDO IL GIORNALE LEGGO: "SCONTO DI PENA AGLI ASSASSINI DI LORENA" Lorena era una ragazza di NISCEMI. Aveva appena 14 anni e tre mascalzoni l'hanno prima uccisa e poi gettata in un pozzo. Al processo i tre si sono riconosciuti colpevoli usufruendo cosi di uno sconto di pena. La giustizia ha deciso che 20 anno erano sufficienti per pagare una vita spezzata. La giustizia quindi ha dato uno sconto a questi mascalzoni ma a Lorena nessuno ha fatto lo sconto. Lorena è stata uccisa barbaramente e poi gettata in un pozzo come se fosse un animale. Prersonalmente sono contro la pena di morte ma chi toglie la vita ad un suo simile deve finire i suoi giorni in carcere SENZA SCONTO. |
Post n°22 pubblicato il 12 Novembre 2008 da luigibuono56
Articolo 24 della Costituzione della Repubblica italiana: "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari".
1. Che cos'è il patrocinio a spese dello Stato?
2. In quali giudizi è ammesso?
3. Davanti a quali giudici?
4. Chi ne ha diritto? · Reddito
Chi è considerato non abbiente al momento della presentazione della domanda, qualora tale condizione permanga per tutta la durata del processo.
Se l'interessato vive solo, la somma dei suoi redditi non deve superare €9.296,22 (il limite di reddito viene aggiornato ogni due anni). Si considerano tutti i redditi imponibili ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) percepiti nell'ultimo anno, come lo stipendio da lavoro dipendente, la pensione, il reddito da lavoro autonomo, ecc. Si tiene conto, inoltre, dei redditi esenti dall'Irpef (es.: pensione di guerra, indennità d'accompagnamento, ecc.), o assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o ad imposta sostitutiva.
Se l'interessato vive con la famiglia, i suoi redditi si sommano a quelli del coniuge e degli altri familiari conviventi. Al contrario, si considera solo il reddito dell'interessato, se egli è in causa contro i familiari.
Nel giudizio penale: il limite di reddito è aumentato di €1.032,91 per ogni familiare convivente. Ad esempio: se la famiglia è composta da 2 persone, il reddito totale non deve superare €10.329,13; se la famiglia è composta di 3 persone, il reddito totale non deve superare €11.362,14, ecc. · Cittadinanza
Nei giudizi penali: chi è cittadino italiano o cittadino straniero, anche minorenne, o apolide residente in Italia. Negli altri giudizi: chi è cittadino italiano, o cittadino straniero regolarmente soggiornante, apolide (anche non residente in Italia) e gli enti e le associazioni che non perseguono scopi di lucro e non esercitano attività economiche. · Posizione processuale
Nei giudizi penali: chi è indagato, imputato, condannato, persona offesa dal reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile, responsabile civile e civilmente obbligato per la pena pecuniaria.
Negli altri giudizi: chi è parte nel processo, o intende adire il giudice, e non sia già stata condannata nel precedente grado del giudizio (nel quale era stata ammessa al patrocinio), salvo l'azione di risarcimento del danno nel processo penale. · Esclusioni
Non può essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato, nei giudizi penali: chi è indagato, imputato o condannato per reati di evasione fiscale e chi è difeso da più di un avvocato; negli altri giudizi: chi sostiene ragioni manifestamente infondate e chi è parte in una causa per cessione di crediti e ragioni altrui, quando la cessione non sia in pagamento di crediti preesistenti. 5. Chi può sottoscrivere la domanda?
6. Chi può presentare la domanda?
7. Quando si presenta la domanda?
8. A chi si presenta la domanda?
9. Come si scrive la domanda?
10. Quali documenti devono allegarsi alla domanda?
11. In quanto tempo viene decisa l'ammissione?
12. Come si sceglie il difensore?
13. Cosa si deve pagare?
14. Cosa succede se si è ammessi per errore?
15. Cosa succede se si dichiara il falso?
Consiglio finale
Con queste informazioni ognuno potrà farsi un'idea abbastanza precisa della disciplina del patrocinio a spese dello Stato e capire se il suo caso specifico è escluso dalla legge. Per proporre la domanda correttamente e non incorrere in sanzioni è bene rivolgersi al proprio avvocato o, in mancanza, al consiglio dell'ordine degli avvocati della propria città.
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Post n°21 pubblicato il 12 Novembre 2008 da luigibuono56
NOTIZIA RACCOLTA DAL SITO WWW.RISTRETTI.IT Nel mondo sono circa 8.750.000: sono molto diversi e soprattutto vivono in condizioni spesso così lontane da lasciare intendere che anche nel loro universo vi siano delle categorie. Dipende dal paese in cui si trovano. Sono i carcerati che, in ogni paese del mondo, scontano le loro pene. Nella grande maggioranza dei casi sono visti come una massa unitaria, simile, una massa per la quale non conta il colore della pelle o la lingua parlata.
Freddi dati e percentuali che si alimentano con tragedie grandi e piccole, ma soprattutto con una quotidianità difficile da immaginare solo attraverso la razionalità del linguaggio burocratico e legislativo, oppure seguendo le tesi della sociologia, o le teorie della psicologia. Perché, come dicono giustamente i più realisti, certe realtà non si possono conoscere e risolvere se poi alla sera si va dormire a casa propria, e ci si appoggia solo su piattaforme fatte di numeri e dati. L'amministrazione carceraria costa qualcosa come 4000 miliardi di vecchie lire, i costi sono destinati a levitare se si guarda in prospettiva la notevole quantità di interventi strutturali di cui necessitano le carceri del nostro paese. Ma anche dalle altre parti del mondo la situazione non è per niente positiva. Basti pensare che, in solo dieci anni, la popolazione carceraria spagnola è aumentata del 50%; mentre seguono a breve distanza Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo. 100.000 abitanti vi sono circa settecento detenuti. Il sovraffollamento è spesso il catalizzatore di violenza e di azioni che determinano lo sconvolgimento dei fragili equilibri del carcere dove, naturalmente, la convivenza forzata e la limitazione degli spazi sono motivi sufficienti ad alterare comportamenti singoli e collettivi. Nel 1991 sono stati registrati oltre 6500 casi di autolesionismo e 900 tentativi di suicidio, alcuni dei quali andati a segno, 1800 i ferimenti e oltre 5000 gli scioperi della fame a cui bisogna sommare una cifra di poco inferiore di casi di rifiuto di terapie e farmaci. Il panorama generale è quindi sconsolante, ma soprattutto, tra i tanti difetti, ha quello di proporre un'immagine in continua trasformazione e condizionata dalla conoscenza limitata che accompagna gli osservatori esterni. I dati da soli sono in grado di rendere giustizia all'effettiva situazione carceraria? Siamo certi di no. Numeri e percentuali suggeriscono una valutazione quantitativa in cui però si innestano molteplici variabili che nessuno può intravedere oltre la griglia delle cifre. Il dato principale, imprescindibile, riguarda l'aumento, negli ultimi dieci anni, della popolazione carceraria. Il problema, ancora una volta, va ricercato fuori, a priori. Nella collettività.
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Inviato da: luigibuono56
il 25/09/2008 alle 22:42
Inviato da: fante.59mo
il 24/09/2008 alle 19:14
Inviato da: luigibuono56
il 23/09/2008 alle 23:27
Inviato da: fante.59mo
il 21/09/2008 alle 15:15
Inviato da: luigibuono56
il 21/09/2008 alle 00:33