SERENE BATTAGLIE

Perchè

Perché solo nell’incontro reale si può comprendere che l’altro veramente possiede il segreto della mia identità.

Perché sono consapevole che il mio cammino non può procedere senza gli altri, senza il loro aiuto.

Perché le scuse che invento a me stesso, quando il respiro diventa affannoso, non sono altro che fughe patetiche dal confronto.

Perché solo nel costante, anche se faticoso, e a volte tentennante, tentativo di migliorarmi, di lavorare su me stesso, posso sperare di raggiungere quella minima quota di umanità a cui tendo.

Perché i miei desideri più profondi, le mie aspirazioni più alte, le alte vette che sogno, non si sviliscano in bassi compromessi, in una sorta di trascinamento del quotidiano, spegnendo quella scintilla di stupore che brilla  negli occhi dei bambini.

Perché abbia sempre presente, pur con tutti i limiti che mi porto appresso, con le mie sconfitte, debolezze, le tante incoerenze, gli errori che l’istinto spesso mi fa commettere, che ogni giorno è un regalo, una nuova pagina bianca su cui posso e debbo scrivere la mia storia.

Perché il mio essere unico e irrepetibile provochi in me quella meraviglia che contagia chi mi incontra, trovando un cuore aperto, di carne, che sanguina, che sa gioire e che sa soffrire.

Il motivo per cui continuo a percorrere questo sentiero nonostante l’amarezza, l’incomprensione, l’incomunicabilità, il rancore, l’indifferenza, la diffidenza, la chiusura. Continuando a seguire quel la  stella polare che mi indica la giusta direzione.