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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 
« Moratoria sull'aborto n...SIAMO INADEGUATI »

A.A.A. Politicanti veri cercasi.

Post n°67 pubblicato il 07 Gennaio 2008 da lunarossa.1974

 

Oggi chi ci governa non ha ancora capito che con la repressione si ottiene solo la rivoluzione. Questi non sono gruppi di facinorosi, non sono bande organizzate che chiedono spudoratamente di trattare col capo del governo: non sono estremisti ne terroristi. Persone, senza santi ne eroi, senza bandiere o emblemi, uomini e donne stanchi di ascoltare l'eco del silenzio. Un eco sempre più umiliante e esasperante. Contribuenti che chiedono e cercano l'aiuto dalle istituzioni ma che invece vengono maltrattati e vessati. La parte buona di una città decisa a non mollare.

Chi oggi grida basta è lo stesso che per tutti questi anni, anni fatti di crisi poi rientrate a comunque continuato a pagare la tassa sui rifiuti urbani: laddove lo stesso governo arma il contribuente di articoli espliciti che danno per diritto l'esenzione dalla stessa tarsu quando il servizio è assente o carente. Dovrebbero venir rimborsati e non assaliti dai poliziotti: trattati alla stregua di criminali, ancora umiliati, ancora mortificati.

Mi aspetto dai piu alti funzionari dello Stato non frasi di circostanza, ma un dignitoso rispetto.

Non mi aspetto estenuanti scarica barile: mi aspetto che chi si è assunto la responsabilità di governare sappia, nei momenti cruciali, agire senza tentennamenti.

Mi aspetto di vederlo soffermarsi un attimo a riflettere sul perchè, dei cittadini abbiano d'un tratto deciso di passare intere notti all'agghiaccio nell'estremo tentativo di difendere quel lembo di terra.

Invece sembrano restare intontiti da tanto frastuono e cercare la via piu breve ma efficace per allontanarli dal presidio, metterli a tacere, calare il sipario e spegnere i riflettori.

È vero Bruxelles ci osserva e ci rimprovera facendoci arrossire come adolescenti al primo bacio: forse per questo sembrano molto piu preoccupati di mettere a tacere che di operare secondo coscienza.

Un attento governo e parlo sia di quello attuale sia di quelli trascorsi avrebbe, alle prime denunce,

avviato i controlli del caso, monitorato e supervisionato sopra i fondi mandati alla Campania affinche fossero rimodernati o creati gli impianti del caso.

Soldi nostri gettati al vento e ora, tasse a non finire.

In questa vicenda nessuno ha svolto fino in fondo il proprio lavoro!

Nemmeno l'opposizione sembra intenzionato ad approfittarsi di tanto malcontento e magari scendere in piazza assieme ai dimostranti. Forse perchè nessuno può dirsi innocente sulla questione Campania.

Se ancora oggi nessun politico o aspirante leader ha capito che bisogna tornare a fare della politica strumento ideologico e non di lucro mai piu risorgeremo dalle nostre ceneri.

Capire che è tempo di abbandonare il metodi da burocrate e incominciare ad agire infrangendo le regole sottintese a cui tutti i partiti fanno ormai riferimento. Non vi è altro modo per sanare le tante lacune della nostra vecchia, vecchissima penisola.

Ci occorrono uomini e non marionette piene di lustrini: gente vera e non cani da salotto. Tutti a scodinzolare al capo branco di turno, a portargli gli ossi o leccargli le orecchie.

Teste vere, con neuroni vivi e pieni di elettricità!

Cuori agitati, pieni di idee e speranze e sogni. Uomini che fanno del palco non l'uso aberrante di commedianti inesperti e pieni di narcisismo, ma uomini che facciano del palco luogo per inscenare le loro concezioni del mondo, per dar voce ai loro principi morali, per dar corpo alle proprie ideologie.

Tanto certo da convincere noi che ancora si può e si deve sperare in un cambiamento.

L'uomo capace di contribuire con la sua visione al cambiamento socio-culturale ma anche economico ed estero della sua terra; la politica oggi non ospita più ideologie ma macchine lucrose, per non parlare dei strani giochi sinistri e misteriosi.

Questo quel che emerge oggi: Napoli l'esempio, l'analisi impietosa.

I segnali come le denuncie in questi 14 anni non son mancate, qualcuno aveva lanciato l'allarme, altri lo avevano deriso: altri ancora fingevano di non vedere, ne sentire. Uomini ricacciati nel buco dal quale erano usciti: chi tenta la strada ardua della riforma e della denuncia vien reso ombra al fine di non disturbare i cantieri malavitosi.

Clementina Forleo, De Magistris, qualcuno li ha piu sentiti?

Ogni estate si assisteva all'infausto cumulo puzzolente dei rifiuti, ma poi si rientrava nell'ordine naturale delle cose e si smetteva di indagare semmai avessero iniziato a farlo.

Quando si arriva al blocco totale di un'intera regione difficilmente tra la lista dei colpevoli potrà esserci un sol nome: chiaro è, che oltre a Bassolino dovremmo annotarci tutti gli altri, i suoi esecutori.

Bertolaso se ne andò alludendo o lasciando intravedere i colpevoli: l'ordine datogli fu chiaro – vattene se vuoi salva la pelle –

Nessun magistrato ha sentito il dovere di andare fino in fondo a questa storia. Sarà che la fitta rete capillare di stampo camorristico si è mangiata tutte le istituzioni, giudici e toghe comprese.

Son rimasta delusa dalla visita del Presidente della Repubblica: il primo uomo di Stato, anche se sol formalmente non può rasentare l'indifferenza davanti allo scempio di una regione meravigliosa come la Campania.

Si è limitato alle passeggiate turistiche in un momento dove si esigeva la sua presenza in ben altri luoghi in ben altre trincee: avrebbe dovuto, visto la veste che lo ricopre, andare in visita tra i dimostranti, fare appello e richiamare all'ordine tutta la nazione. Evitare che dall'alto del governo partisse l'ordine di far sgombrare con la violenza, con le manganellate la gente asserragliata a difendere quel poco che gli è rimasto da difendere. Questa la burocrazia da eliminare: se un popolo scende in piazza a rispondergli, fosse solo per rispetto e decoro dovrebbe essere lo stesso Presidente del Consiglio o al massimo il Ministro degli Interni o ancora Mastella, dopotutto è la sua gente. Insomma interagire senza subappaltare ma si sa, in questa strana epoca si subappalta di tutto, anche le risposte. Del resto la stessa emergenza rifiuti è figlia di queste strane operazioni di subappalto, subaffitto, succursali che entrano o escono di scena senza lasciare riferimenti o documenti.

Questo mi sarei aspettata.

Ci son voluti i lanci dei sassi per far intervenire il Presidente del Consiglio Romano Prodi: adesso si sono accorti del problema, fin ora hanno lasciato che la Campania morisse e sprofondasse sotto il peso umiliante di tonnellate e tonnellate di rifiuti.

In queste ore la gente affolla le strade di Napoli: manichini appesi urlano alle dimissioni di Bassolino che già ha fatto sapere che non se ne andrà. Rilascia come fosse quasi un favore, una concessione l'ammissione dei suoi errori eppure, come se fosse normale, equo, per non dire etico ammette che non saranno di certo le sue dimissioni a risolvere gli errori e che quindi a conti fatti non conviene a nessuno che lui se ne vada.

Bassolino, non manca di indagini a suo carico, strani legami con l'ambiente malavitoso ma si sa, per dar corpo ad un atto giudiziario ci vogliono prove e testimonianze: dovremmo insegnare a parlare ai pesci. Ma sono i pesci che hanno insegnato a noi come restare muti!

Sappiamo di come non sia previsto il licenziamento per gli alti funzionari che possono in questo modo offendere a proprio gusto i contribuenti. Credo che quando una regione vasta come la Campania chiede senza mezzi termini le dimissioni di un suo governatore lo stesso dovrebbe piegarsi umilmente alle volontà del popolo che ha massacrato.

Pretenderei dal Partito guida di Bassolino tale sollecito, vorrei che fosse il segretario del suo partito ad invitarlo alle dimissioni o a dimetterlo senza indulgenza alcuna egli stesso. L'ordine deve partire da Roma!

Credo che l'opinione pubblica ammirerebbe questo audace segretario.

Peccato che gli ingranaggi politici vietino tale e sane convinzioni.

Ma non dobbiamo rassegnarci, sarebbe la loro ennesima vittoria e la nostra ennesima sconfitta.


Roberta Lemma

 
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