vita indipendente

Ho partecipato l'anno scorso a delle riunioni sui diritti umani...e si paralava proprio di vita indipendente. Ma di vera vita indipendente,cioè attenti ai bisogni della persona quando ne ha necessità e nei suoi tempi,non in tempi dettati da altri...c'erano in vista novità entusiasmanti si era detto...ma poi quest'anno non ci sono ancora state riunioni per ridiscutere la problematica.spero che dopo le vacanze ci siano novità.le persone con gravi disabilità sono quelle che più necessitano di una possibilià di vita indipendente.pensa che in Svezia lo stato assicura assitenza 24 ore su 24 come supporto ai famigliari,ma da la possibilità così che la persona possa avere una vita anche autonoma,cioè per conto suo...eh qui è un pò utopistico...purtroppo

Sei un ganzo, Franco - Ora non resco a leggerla ma mi sembra un'ottima fonte - cercherò di commentarla più avanti - tu che impressione ne hai tratto?

...per quanto concerne il fondo, il testo unico, mi trova d'accordo mentre la proposta della carta per la vita indipendente non capisco da quale logica sbuchi...noi dobbiamo poter acquistare dove ci pare e piace senza alcun altro tentativo di gestirci...ciao.

...tenetemi informato sul fondo disabili, la cosa mi interessa Mauro

Finalmente me la son letta con calma.. però mi pare che sfiori appena quello che noi intendiamo per vitaindipendente. La sostanza di questa proposta sembra riassunta nel titolo: "Togliere alle ASL la gestione degli ausili e istituire un Fondo per l'acquisto personale di beni e servizi". Nell'ultima parte si propone un "testo unico per la vita indipendente" che faccia riferimento a un apposito "fondo per la vita indipendente" al quale la singola persona con disabilità, o la sua famiglia, accederebbe attraverso una "carta della vita indipendente" (una sorta di carta di credito da caricare con un "tot" tipo voucher?) che permetta l'acquisto di beni e servizi presso organizzazioni e aziende autorizzate. L'analisi che l'articolo fa delle incongruenze del sistema attuale di erogazione degli ausili è interessante, ma le proposte non sembrano così risolutive come si presentano: seppure nell'espressione "beni e servizi" ci si possa, volendo, far rientrare anche i servizi di assistenza personale che sono il nostro maggiore obiettivo, l'intero articolo fa riferimento solo agli ausili anche se prende a prestito l'espressione "vita indipendente"; non è dichiarato in nessun angolo dell'articolo da dove venga la proposta presentata, nè se sia stata avviata a qualche iter per essere vagliata in Parlamento o tra le associazioni (forse è sufficiente che se ne occupino gli addetti all'industria sanitaria?). Che impressione ne avete cavato leggendolo? ciao Fil