Creato da: italoted il 02/10/2008
L'alba dell'utopia

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Stanley Clarke, Marcus Miller

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

italotedstella69aextrainer1vanille_noiremgf70saffina0banny120paolina1870strong_passionPROXY_ORIGINALvololowpochosmaandraxlorenzoragazzu
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

 

 

TIRARE IL SIPARIO E CAMBIARE SCENA COMPLETAMENTE!!!

Post n°60 pubblicato il 15 Dicembre 2013 da italoted

 Hanno avvelenato la nostra terra,la nostra acqua,l'aria che respiriamo...Hanno messo sotto i loro piedi i nostri diritti di persone,di lavoratori,hanno distrutto il futuro di intere generazioni concordando leggi malavitose e criminali che favorivano i loro sporchi e luridi affari..Hanno utilizzato i fondi pubblici,i nostri soldi per scopo personale invece di utilizzarli in investimenti nel lavoro ,nella ricerca,nella tutela del territorio..Hanno svenduto le nostre vite regalandoci un futuro di morte e disperazione,hanno letteralmente ammazzato il domani di intere generazioni ormai allo sbando senza un'orizzonte e senza nessuna meta.Hanno tolto ai poveri e agli onesti per spartirsi i soldi tra di loro mentre la gente ,fuori dai palazzi del potere si toglieva la vita. Hanno continuato a prenderci in giro,a finanziare fuffa,progetti inutili e inconsistenti di loro amici trascinando questo paese colmo di menti brillanti in fondo tra gli ultimi paesi del mondo.Hanno ucciso la legalità e alimentato per anni l'anarchia,hanno destituito la moralità dello stato e della politica e l'hanno rimpiazzata con delle associazioni criminali il cui loro unico intento era creare distruzione economica,industriale e territoriale.Hanno creato instabilità e precarietà mentre nei palazzi del potere si riempivano le tasche con 20,30 mila euro al mese garantendosi un futuro stabile dopo solo pochi anni di legislatura.Hanno ucciso la nostra casa,le nostre speranze e per tanti la possibilità di avere una famiglia . Adesso concorderanno insieme a gruppi di estremisti e criminali di inquinare le piazze per avere la legittimità di poter usare la forza e inveire contro la protesta civile e democratica e mantenersi le loro belle poltrone dorate ancora per molto.Cosa è necessario fare? Protesta organizzata civile ad oltranza in maniera tale da isolare i gruppi estremisti mandati dalla malavita e dalla stessa politica e bloccare il paese fino a che questi sciacalli del potere,questi criminali che hanno svenduto le nostre vite non annuncino le loro dimissioni.Dimissione totale di tutta la classe politica incompetente e criminale subito e poi immediatamente al voto per dare spazio a giovani competenti e preparati che sono stati messi ai margini da troppo tempo e che costituiscono l'unica vera soluzione ai problemi di questo paese.                                                                          

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'Euro fu creato per distruggere le nazioni europee

Post n°59 pubblicato il 02 Dicembre 2013 da italoted
 

30 giugno 2012(MoviSol) - "L'idea che l'Euro sia un fallimento è stupidamente errata,l'Euro sta provocando ciò per cui è stato progettato dal suo ideatore e da quel1% di oligarchi che l'hanno imposto".

Così ha scritto ilgiornalista americano Greg Palast sul Guardiandel 26 giugno, ricordando che "l'ideatore", Robert Mundell, ha semprevisto la sua creatura (l'euro) come l'arma che avrebbe spazzato via norme eregolamenti sul lavoro; "Ho conosciuto Mundell tramite il mio docenteuniversitario Milton Friedman".

Palast descrive benel'idea di Mundell: "L'Euro inizia davvero a svolgere il suo compito intempi di crisi, infatti la moneta unica e soprannazionale toglie ai governieletti la possibilità di usare politiche creditizie e fiscali capaci di farciuscire dalla crisi, in quanto pone le politiche monetarie al di fuori dallaportata dei politici (eletti) e, senza queste prerogative, l'unico modo chehanno i governi per cercare di mantenere i posti di lavoro è quello di ridurreregole e diritti verso imprese e lavoratori, tutto nel nome dellaconcorrenza". Per Mundell niente deve interferire col MERCATO".

Palast continuadicendo che Mundell gli spiegava che "l'euro è tutt'uno con laReaganomics; la disciplina monetaria impone la disciplina fiscale ed agisceanche sui politici (servi del mercato invisibile... sic), e quando la crisimorde allora alle nazioni resta ben poco da fare se non liberalizzare,privatizzare, deregolamentare e soprattutto distruggere il welfare garantitodallo Stato".

Il termine"riforme strutturali" non è altro che un eufemismo per nasconderel'annullamento dei diritti dei lavoratori (e degli imprenditori...), Mundellsostiene che "l'unione monetaria è una guerra di classe con altrimezzi" (la classe oligarchica contro il 99% dei cittadini).        

Fonte:       

http://www.movisol.org/12news134.htm>

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ci rubano la vita e noi continuiamo a dormire

Post n°58 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da italoted
 

Uno degli aspetti più micidiale dell'attuale cultura e quello di far credere che questa sia l'unica cultura, invece è semplicemente la peggiore. Di esempi ne abbiamo molti, per esempio andiamo a lavorare 6 giorni la settimana, la cosa più pezzente che si possa immaginare, come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta, mentre fino a ieri credevo mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, ora penso invece a questi bastardi che mi stanno rubando la vita, l'unica vita che ho, mi fanno lavorare 6 giorni la settimana e mi lasciano un giorno per fare cosa, come si fa a costruire la vita...intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella nella quale è prigioniero perchè sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire, deve sempre pensare che questi gli stan rubando la vita in cambio di 800 euro al mese , mentre noi siamo di un valore inenarrabile, non capisco come un quadro di van gogh debba valere 67 miliardi mentre io solo 800 euro al mese, oggi so che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla natura. Meglio leccare il pavimento o morire? Meglio leccare il pavimento e quello che è orrendo in questa culture è che leccare il pavimento e diventata addirittura un aspirazione...uno deve andare a lavorare 8 ore al giorno a leccare il pavimento e deve essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento capisci? Ma dove la coscienza produce coscienza tutto ciò è orrendamente mostruoso. "Si ma ormai è irreversibile la situazione". Questo è il ragionamento tipico dello schiano in difesa di chi lo opprime, lo schiavo difende il padrone mica lo combatte. Perchè lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede, ma quello che non è più capace di immaginarsi la libertà....quando Galileo disse che era la terra a girare intorno al sole ci sarà stato uno come te che disse eh si son 22 secoli che si dice che il sole gira intorno alla terra e ora vieni tu e dici il contrario, allora ti caliamo in un pozzo finbo a quando ammetti che hai sbagliato ecc. Tutto l'occidente vive in un aria di beneficio perchè sta rubando 8 decimi dei beni del resto del mondo, non è che noi siamo in un sistema capace di darci la televisione la macchina, no è un sistema politico che sa rubare 8 decimi a 3 quarti di mondo e che da un pò di benessere ad un quarto di mondo, quindi o ci si sveglia oppure...

                                                                                By Italo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La conoscenza ti rende libero

Post n°57 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da italoted
 

Se mi trasferissi in un villaggio dell'Amazzonia, ci sarebbe un solo modo per essere veramente libero: dovrei imparare dagli indigeni come si caccia, come ci si cura con le piante officinali, come si costruisce un riparo nella foresta, come ci si difende dagli animali pericolosi etc.etc. Quindi per essere "libero" dovrei andare a "scuola dagli indigeni". Se non imparassi tutte queste cose, sarei costretto a dipendere sempre da qualcuno (per la cena, per le cure etc.)... e non essendo in grado di capire se quel qualcuno mi sta fregando o meno, sarei in completa balia del "mandriano" di turno. Quindi l'unica cosa che mi renderebbe "libero" in Amazzonia sarebbe la "conoscenza".

Allo stesso modo, un popolo senza "conoscenza" si tramuta automaticamente in "popolo bue". Le rivolte del "popolo bue" sono un effetto collaterale ben noto a tutti: un rischio "calcolato" ed "accettato" dai "mandriani" di turno. In realtà le sollevazioni del "popolo bue" sono la conferma per i mandriani della validità della loro condotta. Solo un "popolo bue" può barattare un istante di "catarsi" con centinaia di anni di schiavitù, in un loop che si ripete sempre uguale da migliaia di anni. Da millenni i "mandriani" sono terrorizzati solo da una cosa: che il "popolo bue" si elevi a "popolo", prendendo coscienza di se stesso. Per evitare che ciò accada, i "mandriani" cercano da sempre di "limitare" e "gestire" l'accesso alla conoscenza, perché la conoscenza è l'unica "arma" che può permettere al "popolo bue" di uscire per sempre dal recinto in cui è rinchiuso. Ma una "rivoluzione culturale" a differenza di una "rivoluzione catartica" richiede decenni per essere attuata: se cominciasse oggi i risultati si vedrebbero tra 50 anni.

                                                                                   By Italo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'INVIDIA

Post n°56 pubblicato il 01 Dicembre 2013 da italoted
 

Carlos Ruiz Zafón

L’invidia è la religione dei mediocri. Li consola, risponde alle inquietudini che li divorano e, in ultima istanza, imputridisce le loro anime e consente di giustificare la loro grettezza e la loro avidità fino a credere che siano virtù e che le porte del cielo si spalancheranno solo per gli infelici come loro, che attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i loro sleali tentativi di sminuire gli altri e di escludere, e se possibile distruggere, chi, per il semplice fatto di esistere e di essere ciò che è, mette in risalto la loro povertà di spirito, di mente e di fegato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

GRANDE DEPRESSIONE – TRASFERIMENTO DÌ RICCHEZZA

Post n°55 pubblicato il 28 Aprile 2013 da italoted
 

La grande depressione non né stato un evento che ha eliminato i capitalisti statunitensi. Fu invece un evento che rese i ricchi ancor più ricchi trasferendo la ricchezza della gente nelle mani di chi era già ricco. È così che la Banca d’America fece i miliardi con i pignoramenti immobiliari nel periodo dal 1929 al 1937. Non credete per un solo momento che i più ricchi dei ricchi saranno colpiti dall’imminente collasso. Gli unici danneggiati saremo noi.

Guardate la Grecia.  Quello che stanno cercando di fare, invece di permettere che la Grecia riorganizzi il suo sistema finanziario, è far saltare il suo sistema imponendo che la Grecia venga usata e che il debito greco sia compensato dall’Europa.  Ma quel debito non ha valore. È spazzatura, è denaro del  Monopoli.  Così, chiedere all’Europa, che sta a sua volta dirigendosi verso il disastro finanziario, di assorbire un debito impagabile che i Greci peraltro non saranno MAIin grado di saldare, significa che si è SICURAMENTEsul punto di distruggere l’Europa.  E lo si sta facendo in modo intenzionale, perché nessuno, nemmeno Barroso, che con tutto il dovuto rispetto è per certo intellettualmente svantaggiato, o Trichet sono così stupidi.

Sbarazziamoci della burocrazia di Bruxelles.  Mandiamoli tutti a casa.  Sono degli incapaci. Sono inutili. Questa gente non ha mai fatto niente di utile nella vita.

Vedete, è una questione di leadership e di  immoralità. Tutti i leader della società,specialmente in tempo di crisi, sono tali perché dimostrano in qualche misura di essere all’altezza. Gente come Barroso, Van Rompey, il presidente dell’Unione Europea Jean Claude Junker, Dominique Strauss-Kahn,l’amministratore delegato del Fondo Monetario Internazionale  possono  a  stento essere considerati dei leader. In  effetti è difficile anche considerarli umani, dalla prospettiva di individui che rappresentino UN BENE DELL’UMANITA.

Ora, quello di cui sto parlando non è un problema scientifico o una questione economica, ma è piuttosto una  questione morale. Una questione di  immoralità. Come stati nazionali, come persone di questo pianeta, crediamo nel futuro dell’umanità?  È che tipo di futuro  avremo di qui a cento o duecento anni?  E fra diecimila anni?  Abbiamo il diritto di sognare?  Se la nostra presenza qui ha un senso, i cattivi non possono vincere.

Per esempio ci  è stato detto che l’Euro deve essere salvato. Che il fallimento dell’Euro farà crollare l’Unione Europea. Ma  è una bugia. Invece di un  unione monetaria europea debole e disfunzionale torniamo a essere stati nazionali repubblicani indipendenti: l’Europa delle Patrie.

La diversità culturale non è solo il segno del progresso dell’umanità, ma anche una polizza d’assicurazione contro l’estinzione della specie. Una volta che è nata, l’idea di uno stato nazionale non muore mai:attende solo degli esseri umani coraggiosi e ragionevoli che accorrano in sua difesa e la perfezionino. Perciò  dovremmo  essere una fratellanza di nazioni sovrane – unite da uno scopo comune per l’umanità.  Finché non riusciremo a condurre l’umanità all’Età della ragione, in realtà la storia non sarà improntata dalla volontà delle masse umane, ma da quei pochi che a scopi buoni o cattivi manovrano ilfato dell’umanità come le mandrie di bovini sono portate avanti e indietro al pascolo, e a volte anche al macello.

 

  Fonte: DANIEL ESTULIN,  La storia segreta dei padroni del mondo                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Nuovo ordine europeo, Lannutti: fermiamo questi banditi

Post n°54 pubblicato il 02 Aprile 2013 da italoted
 
Tag: Adusbef, Affari, America, assicurazioni, austerity, banche, Bce, Black Rock, Cado in Piedi, cleptocrati, commissariamento, Commissione Europea, conquiste, Corte dei Conti, cricca, debito pubblico, Democrazia, derivati, despoti, dignità, diritti, dittatura, elezioni, Elio Lannutti, euro, EUROPA, figli, finanza, Fmi, FUTURO, giustizia, Goldman Sachs, Grecia, immunità, impunità, Informare x rexistere, intercettazioni, lavoratori, lotta, magistratura, malefatte, massacro sociale, Meccanismo Europeo di Stabilità, Mes, miliardi, mondo, moneta, movimenti, Occupy Wall Street, oligarchia, ordine, pensioni, pil, politica, popolo, potere, prestiti, ragazzi, rapina, rating, rigore, salvezza, sciopero, SOLDI, sovranità, speculazione, storia, tagli, tasse, tassi di interesse, tecnocrati, trading, Trani, troika, Unione Europea, Usa, utenti, welfare, élite, ’900

Con il cosiddetto Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), si crea una sorta di mostro giuridico, un mostro di “LochMes” come l’ho ribattezzato, in cui tecnocrati, oligarchi, cleptocrati possono agire senza rispondere ad alcuno del proprio operato. L’Italia, in 5 anni, dovrà versare a questo meccanismo 125,4 miliardi di euro (25 miliardi l’anno), mediante emissione di nuovo debito pubblico. E poi questi signori, che godono di ampie immunità, non pagheranno le tasse, faranno tutto quello che vogliono, decideranno se e a quali condizioni, e anche a quali tassi di interesse, prestare i soldi. Ciò significa che il popolo, cioè noi, abbiamo perso la sovranità popolare, che adesso appartiene agli oligarchi, ai tecnocrati i quali, nel caso in cui ci dovessero servire i soldi, potranno dire: vi posso dare i prestiti a questi tassi di interesse e però, in cambio, voi dovete tagliare ancora di più le pensioni, dovete finire di azzerare i diritti che sono frutto di conquiste, di sudore e sangue dei lavoratori e di dure battaglie sociali. Questo è il mostro di “LochMes”.Nello Statuto del Mes, si legge che i membri e i loro atti sono coperti dall’immunità da ogni forma di giurisdizione. Perché conferire loro questi “superpoteri”? E’ semplice: vogliono l’immunità perché se si comportano come nell’antichità si comportarono i principi e i despoti, non vogliono avere rivalse, non vogliono finire sotto processo: è questa la ragione. Dunque, è un grave errore aver accettato lo Statuto del Mes da parte di queste morenti democrazie europee, perché quando si delegano alla Bce prima, al Mes poi, poteri che attengono al popolo, ai cittadini, a quelli che sono stati rapinati in questi anni di diritti e spesso anche di dignità, vuol dire che non c’è più la democrazia in Europa.Premetto che non condivido le politiche allegre fatte in questi anni, e che hanno cagionato, come nel caso dell’Italia, l’accumulo di un enorme debito pubblico. Ciò detto, ci basta guardare quello che sta succedendo in Grecia dopo l’intervento della cosiddetta Troika (Fmi, Bce e Commissione Europea): anche i magistrati stanno scioperando, perché si stanno dimezzando le pensioni, stanno venendo meno tutti i diritti, tutte le conquiste del ’900 ottenute con le lotte e il sangue dei lavoratori. Ecco quello che succederà: una ristretta cerchia deciderà per tutti i cittadini, un governo delle élite che potrà dire: non mi basta quello che stai facendo, se ti devo dare il prestito e ti devo salvare, devi demolire quel che resta dei diritti e dello Stato sociale.Io ho speso una vita per denunciare le malefatte delle banche, della finanza, per inchiodare alle loro responsabilità le agenzie di rating (adesso oggetto delle indagini rigorose della procura di Trani) le quali hanno procurato un danno quantificato dalla Corte dei Conti in 120 miliardi. Persino il dipartimento della giustizia americana, che inizialmente non voleva collaborare con Trani, ha chiesto e acquisito gli atti dell’inchiesta, le intercettazioni telefoniche che inchioderanno queste agenzie. La gente deve capire che c’è una cricca fatta di queste agenzie di rating, di banche d’affari come Goldman Sachs, di fondi comuni come Black Rock che gestiscono 3500 miliardi, che decide le sorti del mondo. E’ da loro che dobbiamo imparare a difenderci, contro cui dobbiamo lottare come fanno i ragazzi di “Occupy Wall Street”, che per fortuna in America si costituiranno in movimento politico e probabilmente andranno alle elezioni, che sono l’unico modo per cambiare le cose.In Italia, ormai, c’è solo la parvenza della democrazia, di fatto siamo stati commissariati e siamo in mano ai moderni dittatori, quelli che speculano ogni giorno con 700 mila miliardi di dollari di derivati, contro un Pil che misura la fatica degli uomini da 60 mila miliardi e mediante meccanismi ad alta frequenza come Hft (High Frequency Trading) e decidono come speculare, dove indirizzare quelle immani masse monetarie, quali Paesi premiare e quali salvare. Dobbiamo conoscere, lottare per cercare di salvare l’Europa e il futuro dei nostri figli.


(Elio Lannutti, estratti dell’intervista “Un nuovo ordine europeo” rilasciata al blog “Cado in piedi” e ripresa da “Informare x Rexistere” il 10 settembre 2012. Politico, saggista e giornalista, dal 1987 Lannutti è presidente dell’Adusbef, l’associazione difesa utenti dei servizi bancari, finanziari e assicurativi).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Boff: capitalismo terrorista, e la Chiesa ne è complice

Post n°53 pubblicato il 02 Aprile 2013 da italoted
 
Tag: Adusbef, Affari, America, assicurazioni, austerity, banche, Bce, Black Rock, Cado in Piedi, cleptocrati, commissariamento, Commissione Europea, conquiste, Corte dei Conti, cricca, debito pubblico, Democrazia, derivati, despoti, dignità, diritti, dittatura, elezioni, Elio Lannutti, euro, EUROPA, figli, finanza, Fmi, FUTURO, giustizia, Goldman Sachs, Grecia, immunità, impunità, Informare x rexistere, intercettazioni, lavoratori, lotta, magistratura, malefatte, massacro sociale, Meccanismo Europeo di Stabilità, Mes, miliardi, mondo, moneta, movimenti, Occupy Wall Street, oligarchia, ordine, pensioni, pil, politica, popolo, potere, prestiti, ragazzi, rapina, rating, rigore, salvezza, sciopero, SOLDI, sovranità, speculazione, storia, tagli, tasse, tassi di interesse, tecnocrati, trading, Trani, troika, Unione Europea, Usa, utenti, welfare, élite, ’900

Ci sono due gruppi di minacce davanti a noi. Una viene dalla macchina di morte che è la nostra cultura militarista che ha creato un tale numero di armi nucleari, chimiche e biologiche, che possono distruggere ogni forma di vita sul pianeta. Queste armi sono molto deleterie: sono in sicurezza, ma non in assoluta sicurezza. Lo abbiamo visto a Chernobyl e Fukushima. Inoltre abbiamo le nanotecnologie. La guerra cibernetica può essere ad elevata distruzione. Si tratta di una guerra non dichiarata, di violenza estrema e che punisce gli innocenti. Il secondo gruppo di minacce deriva da quello che il nostro sviluppo industriale ha fatto negli ultimi 300, 400 anni, con la sistematica aggressione alla Terra, ai suoi beni, le sue risorse. Siamo arrivati al punto di avere destabilizzato totalmente il sistema Terra, e l’evidenza di questo è il riscaldamento globale. Per ricostruire quello che prendiamo alla Terra in un anno, essa abbisogna di un anno e mezzo. Quindi la Terra è già sterminata.

Stiamo arrivando a una temperatura vicino ai 2º C e la comunità scientifica nord-americana ha lanciato l’allarme sul fatto che, con l’ingresso del Leonardo Boffmetano, del disgelo delle calotte polari e altri fattori, la Terra si sta scaldando piano e, improvvisamente, la febbre può sbalzare da 37º C a 45º C. Con questo repentino riscaldamento, la vita che conosciamo oggi non sopravviverà, né quella animale, né vegetale, né umana. Dato che abbiamo la tecnologia, siamo in grado di creare piccole oasi refrigerate per gruppi di esseri umani, che sicuramente invidieranno quelli che sono morti prima, tanto la vita sarà miserabile. Questo incomberà sull’umanità nei prossimi decenni, e nessuno lo crede, perché va contro il sistema di accumulazione, contro il capitalismo, contro le grandi aziende. Gli intellettuali che hanno un senso etico devono parlare di questo.

Il capitalismo è anticristiano perché in primo luogo è contro la vita, assassina le vite umane per accumulare. Per permettere ad alcuni una vita di qualità, molti devono avere una pessima qualità di vita. E questo è ingiusto. E tutto quello che va contro la vita finisce per essere contro colui che ha detto: «Io sono venuto a portare la vita, e una vita in abbondanza». Per questo è anticristiano. Riconoscerlo è costato molto ai cristiani, dato che le chiese si sono collocate molto bene dentro il sistema capitalista. La Chiesa ha difficoltà a condannare perché il capitalismo non nega la Chiesa o la religione. Al contrario, difende la Chiesa e la morale. Solo che, nella pratica, nega tutto questo. E questa è la grande illusione della Chiesa, dal momento Hugo Chàvezche il capitalismo si estende in tutto il mondo, senza solidarietà. Con lui, solo il forte guadagna.

Gli Stati Uniti? Sono in “grande terrorista mondiale”, poiché in America Latina hanno appoggiato tutte le dittature e partecipato attivamente agli attentati, ai sequestri di persona, fornendo informazioni. E continuano con questa strategia, che è la strategia dell’Impero. Dove c’è una opposizione, la distruggono. Solo, mi meraviglio che non siano ancora riusciti ad eliminare Hugo Chávez in Venezuela, né Fidel Castro, pur tentando 17 volte, senza risultato. Gli Usa utilizzano sempre la violenza militare per imporsi e lo fanno dappertutto, come hanno fatto in Libia, ad esempio, con i droni. Credo che dopo le elezioni interverranno con i droni anche in Siria. Indipendentemente dal fatto che Obama venga rieletto o meno: perché gli Usa non riusciranno a trattenere Israele e, inoltre, non risolveranno i problemi con l’Iran.

Quindi l’arma non è la diplomazia e la ricerca di percorsi di pace, ma è la sottomissione. Sono forti, oggi: non nell’economia, perché la Cina lo è di più, né nella tecnologia (Giappone e altri paesi lo sono di più). Loro hanno il dominio militare del mondo, con la possibilità di ammazzare tutti. In nome di questo, sottomettono tutto il mondo. Nessuno si oppone all’Impero, tranne il Venezuela, Cuba e la Corea del Nord. Tutti gli altri, compreso il Brasile, si inchinano agli Stati Uniti. Si tratta di un impero il cui imperatore è Barack Obamaafroamericano, ma con la stessa perversione di Bush e altri, perché il progetto non è cambiato.

Un vecchio detto della tradizione cristiana dice: “Dove c’è il povero, lì c’è Cristo”. Oggi dobbiamo guardare in tutte le città del terzo mondo, le grandi cinture di miseria, le baraccopoli. Il cristiano che prende sul serio la consapevolezza che Cristo è là dove sta il povero deve andare a visitarlo. Non basta sapere che là c’è uno slum. Bisogna andare lì, parlare con le persone, vedere come si può aiutarli a organizzarsi meglio. Un altro detto dice: “Dove ci sono i poveri c’è Cristo, e dove c’è Cristo sta la Chiesa”. Solo che non è vero che dove ci sono i poveri c’è la Chiesa. Essa è più vicina al Palazzo di Erode che alla grotta di Betlemme. La Chiesa deve rivedere quale è il suo posto nella società. Riconoscere la Chiesa di Roma come l’unica vera è un errore teologico, perchè suppone un concetto di Dio riduzionista, come se Lui dicesse: «Questi sono i miei figli e quelli non lo sono; queste sono le mie creature care e quelli sono figli abbandonati». Questo non esiste per Dio. Tutti siamo nati dal suo cuore. Dio crede in tutti gli esseri umani. Tutti sono figli e figlie, non solo i battezzati, che per caso sono nati in Occidente. Quindi una Chiesa che non fa questo, si oppone a Dio.

La Teologia della Liberazione parte dal grido degli oppressi, che oggi sono i poveri. Fino al 2008 c’erano 860 milioni di poveri al mondo e la crisi economica e finanziaria ha elevato questo numero a un miliardo e 200 milioni. I gridi sono diventati boati. Fino a quando ci saranno persone al mondo che gridano, siano donne, afrodiscendenti, indigeni, persone discriminate, sempre ha senso – partendo dalla fede – parlare e agire in forma liberatrice. È una teologia permanente, perchè, per la condizione umana, tutti – perfino i più ricchi e equilibrati – portano la propria croce: é la paura della morte, l’esposizione a incidenti, la perdita del figlio o della Favelassposa; non abbiamo una vita sicura. La condizione umana è questa e deve essere costruita ogni giorno, con la sua angustia e oppressione.

Oltre la metà dei cristiani e dei cattolici vive nel terzo mondo. Di fatto è una religione del terzo mondo, sebbene sia nata nel primo. E se parliamo di creatività, di presenza, vedremo che la creatività non è presente nel primo mondo, dove abbiamo culture agonizzanti, che lentamente “stanno scivolando dalla rampa” della vita. Sono civiltà che non coltivano la speranza, perchè non vedono quale speranza ci sia per loro. In fondo hanno conquistato tutto quello che volevano, hanno dominato il mondo, imposto le loro idee, le loro filosofie, i loro valori, la loro musica, e ora dicono che sono infelici. Questo significa che l’essere umano non ha solo fame di pane, di beni materiali, ma anche di bellezza, di comunicazione, di amore di solidarietà. E questi valori sono presenti soprattutto tra i poveri.

Se c’è una cosa che i poveri proteggono è la cultura della solidarietà, l’allegria di vivere con il poco che hanno. Lo si vede perfino nelle telenovele di “Globo”, come quella chiamata “Avenida Brasil”: dove stanno la vita, la solidarietà e l’allegria? Non nell’alta borghesia; stanno nella favela del Divino. In questi luoghi dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina, il cristianesimo si dimostra creativo. Qui abbiamo la donna povera che non vuole entrare nel mondo dei ricchi, ma vuole essere solidale. Quindi c’è una teologia femminile differente. Esse litigano perfino con le americane, per esempio, criticandole, dicendo che non si deve continuare a fare teologia solo per integrare le donne, che poi contribuiranno solo a ingrossare il mondo degli oppressori. Le latinoamericane chiedono a loro solidarietà come donne e come oppresse. Se non ci sarà questo, non sarà una vera RatzingerTeologia della Liberazione.

La teologia é seria quando si prende sul serio la testimonianza degli invisibili, dei disprezzati, di quelli che non contano niente. Ogni persona è unica al mondo, ha qualcosa da dire, da mostrare. Ignorante é quello che pensa che il popolo è ignorante. Il popolo conosce molto della vita, della sua lotta. É un sapere, come dice Camões, “fatto di esperienza”. Siamo seri quando diamo valore a quello che dice il popolo, che non sono parole, ma drammi e gridi. In secondo luogo, dobbiamo saper formulare questo in maniera rigorosa e universale, in modo che tutti possano capire. Per prima cosa, la teologia e le Chiese ammettano di essere complici del mondo a cui oggi siamo arrivati. Questo significa che c’è stato qualche errore nella nostra trasmissione di fede, nella nostra esperienza biblica, per cui non siamo riusciti ad evitare la crisi ecologica e la crisi economica mondiale.

Non abbiamo la chiave della salvezza, siamo parte del problema. E con molta umiltà, dobbiamo rinunciare a ogni arroganza tipo “abbiamo la parola della rivelazione e quindi sappiamo”. Noi non sappiamo. Quando la Chiesa è stata arrogante e ha assunto il potere, è stato un fiasco. Ha governato male, fino al 1890 c’era ancora la pena di morte nello Stato del Vaticano, oltre ad aver commesso grandi errori storici contro la modernità e i diritti umani. Quindi non può presentare titoli di credibilità. Per prima cosa, bisogna riconoscere che si può imparare dialogando e che si può dare un contributo partendo dall’esempio di Gesù. La nostra sfida non è quella di creare cristiani, ma creare persone oneste, umane, solidali, compassionevoli, rispettose della natura degli altri. Se realizziamo questo si realizza il sogno di Gesù.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Bilderberg: i fanatici del rigore dietro le stragi di Stato

Post n°52 pubblicato il 02 Aprile 2013 da italoted
 
Tag: Aldo Moro, anni di piombo, anticasta, antifascismo, antimafia, Antonio Ingroia, attentati, austerity, banche, Bce, benessere, beni comuni, Beppe Grillo, bombe, candidati, capitalismo, caso Moro, casta, centrodestra, centrosinistra, Cia, clarissa, classe dirigente, collasso, commissariamento, Commissione Europea, Commissione Trilaterale, complicità, conoscenza, Corte di Cassazione, Costituzione, crisi, cupola, Dagospia, debito pubblico, Democrazia, destabilizzazione, diktat, diritti, economia, egemonia, elezioni, Emilio Alessandrini, euro, EUROPA, Eurozona, fantascienza, Ferdinando Imposimato, finanza, fiscal compact, Giappone, Gladio, Goldman Sachs, gruppo Bilderberg, Gruppo dei 30, guerra, impunità, indagini, industria, innocenti, lavoro, Lewis Powell, Licio Gelli, lobby, mafia, magistratura, Mario Draghi, Mario Monti, massacro sociale, massoneria, Megachip, memorandum, minaccia, mondo, moneta, Muro di Berlino, neofascismo, Occidente, omicidio, opposizione, ordine pubblico, ospedali, P2, Papa Wojtyla, pareggio di bilancio, partiti, paura, pensioni, pericolo, piazza Fontana, Pier Paolo Pasolini, politica, potere, Prima Linea, privatizzazioni, Resistenza, ricatto, riforme, rigore, rivolte, rivoluzione, Roma, sacrifici, sangue, sanità, scuola, servizi sociali, Simone Santini, sindacati, sinistra, sistema, sofferenze, sovranità, spesa pubblica, stangata, Stato, Stay Behind, stipendi, storia, stragi, strategia della tensione, super-potere, tagli, tangentopoli, tasse, tecnocrati, terrorismo, trasparenza, Trattato di Lisbona, Trattato di Maastricht, Unione Europea, Usa, verità, vero potere, vittime, welfare, élite

C’era il Bilderberg dietro alle stragi impunite, quelle degli “anni di piombo”. Lo rivela Ferdinando Imposimato, che da magistrato inquirente si occupò dei casi più scottanti, dal rapimento Moro all’attentato al Papa. A “inciampare” nella potentissima lobby politico-finanziaria mondiale, oggi accusata di pilotare l’euro-crisi per restituire il potere assoluto alle élite planetarie amputando la nostra sovranità democratica col ricatto del debito, fu il giudice Emilio Alessandrini, assassinato dai terroristi di “Prima Linea” nel 1979. Impegnato nelle indagini su piazza Fontana, Alessandrini “scoprì” il ruolo dell’allora oscuro Bilderberg trent’anni prima che il grande pubblico venisse a conoscenza della sua esistenza. Il più esclusivo club finanziario mondiale era direttamente responsabile delle stragi e della strategia della tensione, sostiene oggi Imposimato, che ha scovato documenti inediti, pubblicati nel libro “La Repubblica delle stragi impunite”.Una rivelazione-choc, quella del presidente onorario della Corte di Cassazione: «La verità è ormai chiara: ci sono state complicità dello Stato, o di frammenti dello Stato, con la mafia e col terrorismo nero, e con la massoneria». Elementi «che erano poi fusi e armonizzati in questa organizzazione, manovrata dalla Cia», che in Italia si chiama Gladio e all’estero “Stay Behind”. Fino a ieri sarebbe stata fantascienza, aggiunge Imposimato, ma ormai si tratta di fatti accertati, e il problema è che “Stay Behind” esiste ancora. Negli anni ’70, «serviva a impedire la dinamica politica», cioè frenare lo spostamento dell’elettorato verso la sinistra. Attentati, bombe, stragi. «Hanno fatto tutto questo non per destabilizzare lo Stato, ma per rafforzare il potere: destabilizzare l’ordine pubblico per stabilizzare il potere politico». In tribunale è finita la manovalanza, ma i “mandanti” sono spesso rimasti nell’ombra. Specie quelli più insospettabili: i super-finanzieri del Gruppo Bilderberg.Per la verità, nel Bilderberg si era imbattuto Emilio Alessandrini, in un documento del 1967 che Imposimato ha «ritrovato miracolosamente» e pubblicato nel suo libro sulle stragi impunite. Della famigerata cupola finanziaria si parla solo da qualche anno, da quando cioè la crisi planetaria è precipitata. Nel gruppo militano esponenti di primissimo piano dell’economia, della finanza e della grande industria, inclusi alcuni campioni della tecnocrazia europea come Monti e Draghi, già impegnati nelle nefaste strategie della Goldman Sachs. Se il governatore della Bce fa parte anche del “Gruppo dei 30”, massima lobby planetaria che infiltra le sedi intergovernative per influire sulla legislazione bancaria, Mario Monti è stato un dirigente della Commissione Trilaterale, il super-vertice permanente del potere mondiale in cui siedono gli uomini più influenti di Usa, Europa e Giappone. Totalmente in ombra, invece, il Bilderberg: persino l’ultima riunione a Roma è rimasta avvolta nella riservatezza, nonostante l’imbarazzo di molti vip italiani – da Monti in giù – dopo la pubblicazione dei loro nomi da parte di “Dagospia”.«Può darsi pure che qualcuno di loro non sappia nulla – ammette Imposimato – però il Bilderberg fa queste cose qua. Cioè: governa il mondo e le democrazie in modo invisibile, in modo da condizionare il loro sviluppo democratico». Clamorosa la portata del documento che Imposimato ha scovato, tra le carte di Alessandrini: «Il Bilderberg scrive che è uno dei responsabili della strategia della tensione, e quindi anche delle stragi». Letteralmente: «Il Bilderberg responsabile delle stragi». Imposimato, osserva Simone Santini in un intervento per “Clarissa” ripreso da “Megachip”, «delinea il quadro di una verità storica ormai accertata ma, è necessario dirlo, che si fatica a tradurre in azioni politiche per affrontare il sistema di potere ancora vigente in Italia». E così, aggiunge Santini, «l’“io so” pasoliniano appare esemplificato in maniera cristallina», grazie alla tenacia di un uomo come Imposimato e al coraggio di Alessandrini, che arrivò al Bilderberg più di trent’anni fa.Niente di nuovo, peraltro, rispetto allo spietato memorandum stilato all’inizio degli anni ’70 dall’avvocato americano Lewis Powell, che la Camera di Commercio degli Stati Uniti incaricò di organizzare la storica riscossa del grande capitale e restituire il potere alle élite dopo due secoli di rivolte, rivoluzioni e riforme democratiche. «In confronto – dice Paolo Barnard – persino la mafia rappresenta una minaccia minore: le mafie sono anzi una semplice funzione di quel potere». Obiettivo: revocare i diritti del lavoro svuotando la democrazia. Come? «Disabilitando i sindacati e i partiti di sinistra», ormai ridotti a stampelle del potere unico che domina l’Occidente, e che in Europa è incarnato dalla Commissione Europea. Con Maastricht, si toglie agli Stati la sovranità monetaria, col Trattato di Lisbona si neutralizzano le Costituzioni democratiche nate dall’antifascismo, e col Fiscal Compact e il pareggio di bilancio si disarma completamente ogni governo, ormai costretto a spremere i cittadini con le tasse tagliando welfare, servizi sociali, pensioni, stipendi, diritti, scuole e ospedali. Fino al caso-limite dell’Italia “commissariata” da Monti, che esegue gli ordini del super-potere.Quello che ancora non si sapeva è che il massimo salotto mondiale della finanza, il Bilderberg, non esitò a farsi complice della strategia della tensione, seminando sangue innocente nelle piazze italiane. Già allora erano loro, i professionisti della paura, a terrorizzare i cittadini che si erano illusi che il benessere dello stato sociale e i diritti del lavoro fossero acquisiti una volta per tutte. Errore: il “vero potere” aveva dichiarato guerra alla democrazia, ed era pronto a tutto. Caduto il Muro di Berlino, l’accelerazione si fa drammatica: spazzata via con Tangentopoli la vecchia classe dirigente, anche l’Italia entra docilmente nel recinto dell’Eurozona, il capolavoro egemonico della grande finanza che sogna la privatizzazione degli Stati e dei beni comuni. A quanto pare, il piano prosegue senza intoppi: l’Italia ha di fronte un collasso storico, imposto dalla maxi-stangata del Fiscal Compact, ma sembra che il pericolo venga completamente ignorato da centrodestra e centrosinistra, le comparse che si candidano alle elezioni. E le uniche due forze di opposizione – Grillo e Ingroia – preferiscono parlare di anticasta e antimafia. Sicché, non si vede come il voto di febbraio possa minimamente disturbare gli architetti del “massacro sociale”. Un piano che viene da lontano: addirittura, come rivela Imposimato, dal 1967.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il piano degli Stati Uniti:Balcanizzare l'europa e riconquistare l'America Latina

Post n°51 pubblicato il 28 Marzo 2013 da italoted
 

La comprensione dell’attuale conflitto inter-imperialistico richiede alcune puntualizzazioni importanti, sulla strategia, politica ed economica, della super potenza Usa.
Bisogna chiarire che il padrone principale non sta a Berlino – come pensano molto sprovveduti – ma sta a Washington.
La Germania, non a caso, non è in grado di mettere in dubbio l’egemonia, politica e militare, dell’imperialismo americano all’interno della NATO.
Nel 1950, Amadeo Bordiga il fondatore del Partito comunista d’Italia, prese in esame il carattere anti-marxista delle correnti federaliste europee e concluse dicendo che ‘’ Il Movimento Federalista Europeo, coi suoi stupidi progetti interparlamentari, maschera della realtà di una organizzazione di guerra a comando extra-europeo, non risponde ad altro che al migliore consolidamento della dittatura del Capitale americano sulle varie regioni europee, e al tempo stesso della interna dominazione sul proletariato americano, le cui vane illusioni di prosperità hanno per sicuro sbocco, nel volgere del ciclo storico, l’austerità che la più ipocrita delle borghesie fa inghiottire alla classe operaia d’Inghilterra’’ ( Amadeo Bordiga, United States of Europa,  Da “Prometeo” n. 14 del 1950 ).
Gli Stati Uniti hanno l’obiettivo (a) di normalizzare politicamente e militarmente i paesi europei all’interno di un progetto di Nuovo Ordine Mondiale guidato da loro; (b) per fare questo stanno (ri)avanzando dei programmi di balcanizzazione e di deindustrializzare verso il vecchio continente. Questa seconda istanza, per gli strateghi di Washington vicini ad Obama ed Brzezinski, è la più efficace per contrastare le spinte nazionalistiche di alcuni settori della borghesia europea.
Secondo Thierry Meyssan ‘’ Con l’aiuto della direttrice del Fondo monetario internazionale, la statunitense Christine Lagarde, ha rimesso in causa l’inviolabilità della proprietà privata nell’Unione europea e ha tentato di confiscare un decimo dei depositi bancari, in apparenza per salvare la banca nazionale cipriota colpita dalla crisi greca. Va da sé che la finalità annunciata è solo un pretesto, poiché, lungi dal risolvere il problema, questa confisca – se dovesse essere attuata – non farebbe altro che peggiorarlo. Una volta minacciati, i capitali rimanenti fuggirebbero dall’isola provocando il crollo della sua economia’’ ( Thierry Meyssan, Il pedono cipriota, Rete Voltaire ). Analisi molto lucida, ma andiamo nei dettagli.
Devo ricordare che organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale non corrispondono ad un improbabile Ultra-Imperialismo, ma sono strumenti di cui si serve l’imperialismo Usa per esercitare la sua egemonia e condurre una lotta implacabile contro i cosiddetti paesi non allineati. Quindi la regia di crisi come quella cipriota è prima di tutto americana.
La balcanizzazione dell’Europa è un vecchio progetto statunitense. Nel 1924 Trotsky ha previsto con lucidità che il piano americano era quello di ‘’mettere a stecchetto la vecchia Europa’’, trasformando paesi come la Francia ( ad esempio ! ) in un grande Belgio. Concluso il conflitto inter-imperialistico fra Usa ed Inghilterra ( sottolinea Trotsky ) gli yankee avrebbero avuto il pieno controllo del bacino del mediterraneo; che dire ? L’esperienza di Suez ha dato ragione alla sua analisi, ancora oggi la più completa nel campo marxista. Nel dopoguerra questo progetto è diventato realtà con il processo di integrazione europeo finanziato dalla CIA e con la creazione di strutture che promuovessero il regionalismo in Europa.
Nel 1987 in Germania nascono organismi europei come il Comitato delle Regioni, il Congresso dei Poteri locali e regionali d’Europa (CPLRE) o il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE).
Clinton, in un suo discorso, così si immagina la futura Europa: ‘’ l’unità dell’Europa sta per dar vita a qualcosa di veramente nuovo sotto il sole: istituzioni comuni più vaste dello Stato-nazione parallelamente alla delegazione dell’autorità democratica ai gradini inferiori. La Scozia e il Galles hanno i loro propri parlamenti. L’Irlanda del Nord, dalla quale proviene la mia famiglia, ha trovato il suo nuovo governo. L’Europa è piena di vita e risuona di nuovo dei nomi di antiche regioni delle quali si torna a parlare – la Catalogna, il Piemonte, la Lombardia, la Slesia, la Transilvania, ecc. – non in nome di un separatismo qualsiasi, ma in uno slancio di sana fierezza e di rispetto della tradizione. La sovranità nazionale è arricchita di voci regionali piene di vita che fanno dell’Europa un luogo che garantisce meglio l’esistenza della diversità’’ ( cit. Pierre Hillard, La scissione del continente europeo al servizio degli Stati Uniti, Rete Voltaire )
Un sistema federale richiede (a) uno Stato di polizia forte, quindi (b) una burocrazia ‘’cantonale’’ sempre più oppressiva ed efficiente.
Inoltre le autorità regionali devono trattare direttamente con Bruxelles dove sono impiantate le più importanti lobby americane. Gli Stati vengono svuotati del loro ruolo di direzione politica ed economica, e le regioni diventano macchine burocratiche che eseguono le direttive europee. Questo lascia facilmente capire che, per quello che riguarda, le politiche militari, di volta in volta, vengono marginalizzate le forze in grado di opporsi alle guerre della NATO; non è una cosa da poco dato che uno dei più importanti progetti Usa è quello di creare un nuovo modello economico basato (a) sulla distruzione delle economie produttive, (b) su massicci investimenti nell’industria bellica.
Dall’altro lato, il federalismo europeo, distrugge l’unità sindacale delle classi lavoratrici, favorendo l’instaurazione di un modello di sviluppo neo-liberistico. Osservava Bordiga ( rifacendosi direttamente a Lenin ) ‘’  Lenin riporta l’analisi di Engels a proposito del sistema svizzero, americano e così via: lo Stato confederato o il governo cantonale sono in certo modo liberi rispetto al governo federale; ma sono anche liberi nei riguardi del distretto e del comune. Ciò significa che nei distretti e nei comuni locali manca ogni autonomia e vi è la dittatura burocratica del cantone o dello Stato confederato’’ ( Amadeo Bordiga, United States of Europa,  Da “Prometeo” n. 14 del 1950 ).
Questo lascia presupporre che quello che è successo a Cipro ( che nei progetti americani dovrebbe entrare nella NATO ) molto presto potrebbe avvenire in paesi ‘’pigs’’ come l’Italia, con le finalità ( ne segnalo tre ) di (a) far fuggire capitali ( ed investitori ) in terra americana, (b) indebolire economicamente i capitalismi europei ( quindi sono operazioni che devono essere inquadrate dentro un conflitto che è inter-imperialistico), (c) riavviare il progetto di balcanizzazione all’interno di quella che Obama ha chiamato la NATO economica.
Questi mi sembrano, per ora, gli elementi più importanti a cui fare riferimento, non è un caso che i vecchi Stati nazionali ( imperialistici, e quindi da combattere ) si stiano trasformando in un campo dove si consuma un conflitto fra dominanti: la potenza egemone atlantica contro le resistenze delle borghesie nazionalistiche ( oltre che al classico conflitto fra la borghesia e le classi lavoratrici ). All’interno di questo scenario gruppi dominanti ( si pensi all’industria di Stato in Italia ), oramai rachitici, non sono in nessun modo capaci di risolvere, da un punto di vista capitalistico, il problema dell’indipendenza nazionale.
Tutto ciò è bene metterlo in chiaro a chi propone risoluzioni di carattere socialdemocratico ( quindi riformista ) o geo-politicista ( quindi piccolo borghese ).

2. La nomina di Jorge Maria Bertoglio, come nuovo Papa, ha suscitato reazioni spesso confuse da parte di vari analisti.
Intanto ricordo che Bertoglio è un reazionario di tutto rispetto: vicino alla Guardia di ferro ( gruppo peronista di destra, filo-franchista ), simpatizzante per la Tripla A, e complice omertoso della dittatura militare argentina.
In questa sede mi preme chiarire due cose:

(1) La Chiesa è una grande multinazionale ( con la particolarità che dispone di un apparato repressivo proprio ed autonomo ) che, per acquistare potere, sfrutta i conflitti inter-imperialistici.
Negli anni ’20 e ’30 stipulò una alleanza tattica con i fascismi, ed ora, invece, è una alleata di ferro dell’imperialismo americano ( proprio come la mafia italiana e non penso che sia casuale che Chiesa e mafia abbiano una strada comune ): pensare che questa alleanza possa rompersi è del tutto fuori luogo, essendo gli Usa, ancora, la principale potenza militare.
Come multinazionale la Chiesa ha dinamiche di funzionamento ( ed oppressione ) molto simili a quelle delle grosse organizzazioni mafiose: esporta capitali in tutto il mondo e nei territori in cui si insedia poggia su burocrazie efficienti e dinamiche.

(2) Bertoglio dovrebbe far fronte alla perdita dei fedeli in America Latina, e quindi fronteggiare la concorrenza delle sette protestanti ? Nulla di più falso ! La destra americana poggia sul fondamentalismo cattolico che ha dato all’imperialismo yankee dei caratteri messianici. Gli yankee sono stati capaci di inventarsi il cristiano-sionismo, nel 2006 il CUFI ( lobby cristiano-sionista ) ha lanciato una campagna islamofobica che avrebbe dovuto preparare il terreno ad una aggressione contro l’Iran. Inoltre molti pseudo-analisti ignorano il ruolo dell’Opus Dei in America Latina, oppure il peso di organizzazioni come Tradizione, Famiglia e Proprietà ( la cui sezione italiana si chiama Alleanza Cattolica ) strettamente legate al neo-nazismo ed al narcotraffico.
Bertoglio più che evangelizzare, nella sua prospettiva, potrebbe avviare un processo di fascistizzazione dei popoli latino-americani contro governi che perseguono ( alcuni con molte ambiguità, dato che non vanno oltre l’orizzonte capitalistico ) una politica estera autonoma.
Come riuscirà a fare tutto questo ? Difficile fare previsioni. Non credo che attaccherà frontalmente le socialdemocrazie sudamericane richiamando i fedeli alla ribellione. Invece è più probabile che cerchi di spingere quei governi a destra ( del resto non si tratta di governi anti-capitalistici ), facendogli perdere la loro base sociale. Il contesto è diverso ed il filo-fascista Francesco I sembra avere il taglio populista di Giovanni Paolo II ( che tanti favori ha avuto dalla CIA ) e la finezza intellettuale di Benedetto XVI ( l’uomo incaricato da Woytila di distruggere la Teologia della liberazione ).

Insomma, molti fautori dell’alternativa multipolare pensano di aver trovato un nuovo alleato, io non posso che ricordarmi di quando  Mao Tse Tung irridendo i suoi avversari disse che ‘’la masturbazione ognuno dovrebbe riservarla al cesso della propria misera teorica’’.

 fonte: Informare per resistere



- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963