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« Vomitando pensieri parte ISdegno »

Bambino Cattivo

Post n°4 pubblicato il 14 Novembre 2009 da xGamex
 

Sotto queste stelle.
Perso in mille pensieri....

Parlo di te........

Sin da piccolo eri il più triste del quartiere
Tutti vestiti alla zero dodici, tu invece al mercato, perchè comunque la vita era quella
A quattro anni capivi che tuo padre non era partito per un viaggio di lavoro, ma per un viaggio con un ticket solo andata per l'aldilà.
Ricordi preciso il ritorno dal cimitero, con quella cinquecento che puzzava di benzina e tu con lo sguardo perso oltre il finestrino, guardando quella linea sottile che fa baciare il cielo con il mare.
Ricordi il pianto....devastante, il primo vero pianto di dolore accanto a tua madre che ti dava il primo grande insegnamento
"Devi essere forte....e anche i forti piangono"
La vita cresciuta totalmente carica di rinuncie, con i compari del quartiere, fatto di furtarelli nei discount e di risse per un pallone bucato
Ma eri un bambino...e molti ti consideravano cattivo
Si perchè non la perdonavi a nessuno, neppure a Dio.
Le sudate sotto l'acqua, sperando che ti venisse la febbre per evitare di andare a scuola e per evitare di sentirti inadeguato perchè i tuoi compagni avevno le Timberland e le Lumberjack tu, invece, le scarpe delle bancarelle
A casa mancavano i soldi e stringevi i pugni quando vedevi gli spot di natale, scendevi in strada con una rabbia pazzesca e bucavi le ruote delle auto così...a casaccio
Spesso ti beccavano ma non ti piacchiavano, perchè se solo si fossero azzardati, non avrebbero trovato più i lunotti delle loro auto, quindi meglio una ruota bucata
A scuota andavi bene anche se "Lui è bravo ma non si applica tanto, può fare molto di più", picchiavi gente come se masticassi pop corn.
Poi la crescita, le prima storie, il primo bacio al sapore di nutella con il tuo primo "amore"
La prima volta, in spiaggia con una molto più grande di te
La dieta e l'anoressia, la morte che vedevi in faccia e alla quale sorridevi
Andavi alle serate dei tuoi compari deciso a non farti mancare niente, i soldi? non ne avevi bisogno, tutti ti rispettavano e ti volevano bene,  giù di cocktail, giù di drinks, giù di joint, arrivavi a ballare stando su di un equilibrio totalmente precario, vomitavi l'anima nei bagni e poi ritornavi
Sux, il tuo compare di una vita ti sorregeva e ti diceva "Ma che cazzo fai?"
Lo guardavi, sorridevi e dicevi "Voglio raggiugere mio padre"
Cazzo poteva capire di come ci si sente a dover crescere senza un padre e con una madre che aveva più buchi nel cuore e nell'anima che un tossico sul braccio?
La palestra e sempre l'anoressia... le testate al muro del bagno per punire il fatto che non riuscivi a vomitare.
I continui party dove sembravi una forza della natura, dove tutte le donne che incrociavi te le scopavi, ma non era sesso o amore era un farti del male....
Il cancro di tua madre, i viaggi della speranza, la chemio che le avvelenava le ossa, gli abbracci e per ogni abbraccio, trovavi sulla tua spalla, lacrime e capelli.
I baci sulla sua cute, la scelta della sua parrucca e i baci sulle labbra
"Laureati, promettimelo" detto la sera prima di andarsene.
Perdereogni speranza di andare alla Bocconi di Milano perchè i soldi a casa non bastavano
Il sentirsi dire dal medico "Ormai lei è morta....clinicamente è morta"
Solo chi ci passa può veramente capire come ci si sta a sentirsi dire una cosa del genere
Ma fuori casa sempre lo stesso, anoressico di merda, che mandava giù drinks e scopava donne sposate fino allo spasimo.
E l'andare avanti mentre tutto intorno a te si faceva schifoso, i lavori dove venivi considerato il migliore in assoluto ma al tempo stesso perennemente sfruttato
La sensazione che qualcosa non poteva funzionare in questa vita e il desiderio di raggiungere i tuoi visto che tua madre aveva raggiunto tuo padre.
Le lacrime che non uscivano, il desiderio di farla veramente finita
Il tatoo per ricordarti un periodo
Le donne che ti promettavano amore eterno, tra una rissa e l'altra, tra una bottazza di alcool e un pompino fatto davanti a tutti.
Bambino cattivo, ti dicevano quasi sempre le donne che ti sceglievano come amante mentre i loro mariti non c'erano.
Nel quartiere picchiavi chi non ti rispettava o non rispettava chi adoravi, non avevi dialogo, se qualcuno voleva toccare o prendersi qualcosa che consideravi ti spettasse, lo picchiavi.
Le comitive cambiate di continuo e le brutte amicizie, le risse con altri gruppi, e le donne, sempre presenti, che ti cucivano le ferite aprendosi le gambe.
"Ti amo" detto da tante tipe alle quali rispondevi "Non amarmi perchè sono cattivo"
E andavi, come un fulmine, non ti fermavi mai, poi LA storia sbagliata con quella bigotta del cazzo che cercò di farti cambiare e di farti sentire sbagliato.
Mandarla  a fanculo è stata la cosa più difficile al mondo ma al tempo stesso la più gratificante....
I lavori, continui, che facevi e che continui a fare che ti fanno spalmare sul letto privo di forze....
Le donne che continuano a dirti "Sei bello, hai il fascino del bello e dannato"
E hanno ragione, io sono un "bambino cattivo"
Poi....una serenità che non pensavi potesse esistere.....
I suoi occhi e "Amore mio Amore Mio" detto mentre...fate l'amore........
E il bambino cattivo rimane/ritorna....ma solo per chi prova a sfiorarla.

Cose da Ricordare: me ne fotto di ciò che ho fatto in passato, se questo è il risultato, che Dio sia lodato.

 
 
 
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