Il Male OscuroLotte Del Profondo |
GIUSEPPE BERTO
AREA PERSONALE
SENSAZIONI, TUMULTI, PERCEZIONI
Se qualcuno di voi che visitasse questa foresta di idee, volesse anch'egli seminare qualcosa, allora invii la propria testimonianza di come il Male Oscuro si è verificato nella vostra vita o nei vostri pensieri.
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I MIEI BLOG AMICI
Post n°9 pubblicato il 05 Giugno 2010 da jjoyce82
Non c'è nessuna immagine a commentare queste parole. che cosa è l'ombra nera che si agita e vedo muoversi anche dove non c'è luce? Non riesco a riprodurre i colori. Li vedo, mi circondano in momenti d'autunno. |
Post n°8 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da jjoyce82
Me ne sto qui, in un verde giardino, all'ombra di un grande albero. Ho imparato ad amare la natura, anche se mi ha fatto sotto una forma tozza e un po' buffa. Dall'albero cadono delle piccole goccioline che scendono tamburellando sopra le nostre teste, e sembra che essi stiano piangendo; la corteccia umida è leggermente spugnosa e la resina ormai indurita come roccia, brilla trasparente di un giallo luminoso. Io striscio sopra questa terra, e cerco di sopravivvere. La natura, questa signora infallibile, questa volta spero dovrà ammetere di aver sbagliato qualcosa, di aver commesso un errore, oppure io dovrò sentirmi ancora una volta uno stupido imbecille, come succede sempre. Ogni attimo di più mi sento strano, come in cambiamento. Sento la mia pelle scivolare via, mentre quell'involucro, che fino a poco fà era il mio corpo, si faceva sempre più stretto, costringendomi a stare contorto su me stesso, come in un letto con le coperte troppo strette. Poi d'un tratto una rottura; una fessura orizzontale venne a crearsi proprio sul mio fianco ed io, desideroso d'aria e libertà, allargo l'apertura ed esco. Cominciai a battere le mie coloratissime ali. Mi sentivo alto, superiore, come un povero diventato improvvisamente ricco. Continuai a volare in alto, sempre su, verso un forte bagliore, il bagliore del Sole. Quel sole che aveva illuminato tante delle mie giornate, ora potevo guardarlo dritto negli occhi. E quando la luce era sempre più forte, il buio più profondo mi colse. |
Post n°7 pubblicato il 28 Novembre 2008 da jjoyce82
Negli ultimi tempi sta prendendo piede una moda (perchè non è altroche questo: una "moda") abbastanza deprimente: i social network. In tali social network, poi, è presente la famigerata "gara a chi ha più AMICI" (questi siti usano la parola "AMICO" con una leggerezza allucinante). In pratica, ogni utente ha una lista di "amici", e può aggiungere alla sua lista i link al profilo di altri utenti (previo loro permesso). Tutto ciò si è tramutato in un'ignobile farsa: per poter apparire più "popolari", gli utenti aggiungono alla propria lista di amici cani e porci, anche persone viste sì e no due volte in tutta la vita. Io ed un mio amico ci siamo iscritti a Facebook (abbiamo deciso di provare, dato che ci bazzica l'80% delle persone della nostra città). Appena iscritti, ci siamo resi conto dell'idiozia della cosa, e ci siamo messi a fare a gara a chi riusciva a accaparrarsi più "false friends" (cioè "finti amici", ergo la gente nella lista "AMICI"). Per non parlare dell'effetto deleterio che ha sui molto giovani: gente che passa gran parte delle sue giornate su social network, msn, et similia. Risultato? La gente si vede meno spesso. Quando ancora i social network non c'erano, la gente s'incontrava fisicamente: al termine di una giornata di lavoro, anche se stanca, se voleva vedere amici e conoscenti usciva, e il contatto fisico rendeva più solidi i rapporti sociali. Ora, invece, non è necessario uscire: si può comunicare con gli altri standosene comodamente inchiodati alla sedia davanti al proprio pc. Si è liberi di pensarla come si vuole, ma ai miei occhi una serata passata a far delle chiacchere su msn o altro NON E' come uscire e incontrare di persona la gente. Ovviamente, i social network hanno anche dei risvolti positivi (la comunicazione in sè ha sempre dei risvolti positivi): tuttavia, viste le premesse, i risvolti negativi li stanno inesorabilmente schiacciando. Nicodemus |
Post n°6 pubblicato il 06 Novembre 2008 da jjoyce82
Dormi sognante ora, piccolo feto, e cova il tuo amore non corrisposto, verso chi non sa che esisti, nascosto; e se lo dovesse scoprire, ti vorrebe di sicuro morto. Il mondo apre le sue fauci, desideroso di nuova carne, mentre aspetta il tuo arrivo. Allevieranno le tue pene future con un gesto egoista, e tu sarai salvo; nessuna vita da morire, nessun dolore da patire. Non raggiungere l'ingannevole luce di questo luogo, che ti costringerà a provare sentimenti che ti faranno del male; un giorno anche tu ti innamorerai e dovrai vivere in mezzo ad una tempesta di passioni buone e cattive, poichè l'amore è fatto di cose dolci, ma anche d'odio, e se quest'ultimo dovesse prevalere allora non vi sarà gioia nella tua vita. Proverai un grande dolore se dovessi scoprire che ciò che ami non sarà mai completamente tuo e che nulla si può rinchiudere in un cassetto o nel palmo della tua mano. Non sempre riuscirai a proteggere chi ami e il pensiero che qualcosa dovesse succedergli ti renderà folle; e dopo tutte queste coltellate, quella più dolorosa darà il colpo di grazia, mentre il suo cuore è lievemente scalfito sulla superficie, e il tuo totalemente distrutto. La vita si rivelerà come nient' altro che un tiro di dadi, un gioco di fortuna; e non sempre si è fortunati. jjoyce82 |
Post n°5 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da jjoyce82
Cos'è la coerenza? L'uomo, per sua stessa natura, è un essere in continua evoluzione: i cambi di idee e di punti di vista sono sempre dietro l'angolo. Perciò, quando qualcuno ad un certo punto inizia a comportarsi in modo diverso rispetto al solito, o rispetto alle sue precedenti dichiarazioni, viene tacciato di "incoerenza". Per chi intraprende un sentiero dello spirito, la "coerenza" si rivela essere una gabbia: impedisce le evoluzioni e i cambiamenti in nome di un concetto il cui unico fine è quello di farci apparire "degni di fiducia" agli Altri. La coerenza, come ho detto, è un mezzo dato all'uomo comune per potersi mantenere su un sentiero stabilmente senza deviare troppo. E chi non è in contatto con lo spirito, ha bisogno di tale concetto, perchè non ha altro modo per riconoscere il sentiero. Ma è un modo pericoloso, un modo che si presta a degenerescenze varie, un modo che rischia fin troppo spesso di portare una persona lontana dal suo sentiero, che rischia di farla degenerare nell'ottusa chiusura mentale del mondo moderno. Quindi, la coerenza non come decantata "virtù dei forti", bensì come "virtù dei deboli", di coloro che non hanno altro modo per percorrere il loro sentiero se non ingabbiandosi dietro un concetto che hanno scelto come "valido", un concetto che impedirà qualsiasi loro evoluzione o cambiamento. Coerenza intesa, ovviamente, nel campo materiale. Nathaniel Jack Dirkvel |
Inviato da: tattoosupplies888
il 08/09/2010 alle 05:47
Inviato da: diane_71
il 20/01/2009 alle 09:51
Inviato da: diane_71
il 30/12/2008 alle 11:16
Inviato da: Dovere_di_vivere
il 24/12/2008 alle 18:13
Inviato da: diane_71
il 23/12/2008 alle 21:28