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Post N° 60

Post n°60 pubblicato il 22 Gennaio 2007 da mandria0

LA MULTINAZIONALE DELLA MORTE

New Delhi/Ginevra, 20 Dicembre 2006 – La causa intentata dalla
multinazionale farmaceutica
Novartis contro la legge Indiana sui brevetti
potrebbe ostacolare l'accesso ai farmaci per i Paesi più poveri. La denuncia
arriva dall'organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere
che chiede alla Novartis di rinunciare all'azione giudiziaria contro il
Governo indiano.

L'India è una delle principali fonti di farmaci generici a prezzi
accessibili, incluse molte versioni economiche di medicine contro l'Aids.
Questa fiorente produzione di farmaci economici e di qualità è stata
possibile perché – fino al 2005 – l'India non riconosceva brevetti sui
medicinali. Più della metà dei medicinali utilizzati per curare l'Aids nei
Paesi più poveri sono prodotti in India. Anche MSF usa i farmaci indiani per
trattare l'80% dei suoi 80mila pazienti sieropositivi.

"Per estendere a più persone possibile i programmi di lotta all'Aids
dipendiamo interamente dalla disponibilità di farmaci economici e di qualità
prodotti in India – ha detto Christophe Fournier, presidente internazionale
di MSF – Non possiamo permettere che questa fonte essenziale di farmaci
generici si esaurisca".

La Novartis non è nuova a questo genere di azioni: già nel 1999 insieme ad
altre 38 multinazionali farmaceutiche aveva citato in giudizio il Governo
del Sudafrica, allora guidato da Nelson Mandela, per costringerlo a ritirare
il "Medicine Act", una legge che consentiva la produzione in loco di farmaci
contro l'Aids a prezzi più contenuti rispetto a quelli praticati dalle
multinazionali. Le proteste dell'opinione pubblica di tutto il mondo allora
costrinsero le 39 Big Pharma a ritirarsi dal processo nel 2001.

"Sembra di essere tornati indietro di cinque anni: non avremmo mai pensato
di dover assistere di nuovo ai tentativi di un'industria farmaceutica di
opporsi al diritto dei malati dei Paesi più poveri di ricevere farmaci
essenziali a prezzi sostenibili", ha detto Gianfranco De Maio, direttore di
MSF-Italia.

A partire dal 2005 l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha imposto
all'India di concedere i brevetti sui farmaci. Fortunatamente il Governo e
il Parlamento indiani hanno approvato una legge molto attenta all'equilibrio
tra protezione della proprietà intellettuale e diritti dei pazienti. In
particolare la legge indiana stabilisce che i brevetti siano concessi solo
per i farmaci veramente innovativi. In questo modo si previene una pratica
molto diffusa tra le industrie farmaceutiche che tendono a chiedere brevetti
anche per i miglioramenti insignificanti apportati sulle molecole già note e
già in commercio. In questo modo le multinazionali ottengono spesso un
prolungamento del brevetto e del conseguente monopolio sulla produzione di
quel determinato principio attivo. I farmaci prodotti in regime di monopolio
hanno prezzi enormemente più elevati rispetto a quelli per i quali esistono
più produttori in regime di concorrenza.

Se Novartis vincerà la causa, le industrie potranno brevettare i farmaci
essenziali più facilmente: si bloccherà la produzione di generici che ha fin
qui garantito un sensibile abbassamento dei prezzi.

Mantenere attiva la produzione di generici in India è di importanza vitale
per i programmi di lotta all'Aids. Le persone già in cura, infatti,
inevitabilmente svilupperanno delle resistenze alle terapie e avranno
bisogno di poter accedere a farmaci di nuova generazione. Per molti di
questi medicinali sono state avanzate richieste di brevetto in India. Se i
brevetti saranno concessi i farmaci avranno prezzi inaccessibili per gran
parte dei malati.

"Per le persone che come me vivono con l'HIV, la vittoria della Novartis
vorrebbe dire tornare indietro ai tempi in cui non potevamo permetterci le
cure – ha detto Loon Gangte, del network indiano dei pazienti con HIV/AIDS -
. La concorrenza dei generici è stata l'unico fattore capace di abbassare i
prezzi dei farmaci anti-Aids di prima generazione rendendoli accessibili
alle persone e ai servizi sanitari dei Paesi poveri".

MSF ha lanciato oggi una raccolta di firme a livello internazionale per fare
pressione sulla Novartis affinché rinunci alla causa.
"Chiediamo a tutte le persone in ogni parte del mondo di unirsi a noi nel
chiedere all'amministratore della Novartis, Daniel Vasella di bloccare
immediatamente l'azione legale contro il Governo Indiano", conclude
Gianfranco De Maio.

Cerchiamo di convincerli !!!

http://www.msf.org/petition_india/italy.html

 
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