Marcio's lifestyle

“A la maison…”… Clacson impazzano per la mia città natale.Foggia,è sempre Foggia.Ogni scusa è buona per far casino.gente che urla.Sfoga.Sfoga la rabbia per tutto quello che non ha,per tutto quello che le tolgono giorno dopo giorno,quotidianamente.Sfoga il suo essere paesone che si fa cihimare città.Scendo di casa,sono felice,aspetto amici ritardatari come d’altronde si addice al foggia style.Siamo fatti così,siamo quelli dei “dammi cinque minuti e menati giù..”.Tu che sei aldilà del filo lo sai,sai perfettamente che i dieci minuti diverranno almeno 15 abbondanti e quindi fai tutto con calma pensando… “meglio che loro aspettano a me..”,ti lavi ti scegli il vestito,ti prepari  e scendi cercando la scusa giusta.Apri il portone e… ancora non c’è nessuno.”Cazzo,mi hanno fatto.La prossima me la vedo io!” Resto sotto casa a guardare Bandiere abnormi sbucare dalle auto in concomitanza con ragazzetti che urlano a tutto fiato.Ragazze simpatiche che ti fanno segni che in altre occasioni non apprezzeresti come fai ora.. e poi ci sono i clacson.E i clacson.E i clacson.Arrivano i miei amici e ci lanciamo verso la Piazza Cavour.L’ombellico del mondo.Del nostro mondo.Avvicinandoci alla piazza notiamo che il panico impazza.Motorini sgasano e auto suonano a tutta birra.E la miriade di suoni all’unisono dice questo….FORZA ITALIA…. Camminiamo e si sente il foggianissimo “Torna in galera,Emilio torna in galera,torna in galera”.Personaggi in cerca di autore che fanno la storia di foggia.Gente un po così.Musica per le nostre orecchie.Tra cori e inni improvvisati,giochi di sorta e camion che impazzano per la città,insieme a bandiere trombette e sonagli vari,c’è lui Tomaiuolo e la sua trombetta di dieci anni,quella trombetta che ha girato l’italia tra le sue mani un po ruvide…Ha suonato alla stregua del foggia per anni e continuerà a farlo. Potete giurarci. Poi amici vari,saluti,sorrisi di sorta e ancora bandiere,grida e tanto altro. Casino. Riassumendo. Sosta da Maurizio della Yogurteria a commentare questa Italia che ci fa soffire.Poi ancora,camminata verso Foggia vecchia e ancora motorini che sfidano la dinamica e le regole,infilandosi ovunque.E’ in  questa overdose di emozioni che mi fermo,in questo boato magico che mi isolo,fisso le immagini e ripercorro i momenti che mi hanno reso felice.

Ore 20:44.

Inni nazionali.

La marsigliese.E’ bello il loro inno,ti carica,mi verrebbe voglia di cantarlo se sapessi farlo.Ma il francese non lo so e poi comunque preferisco l’italiano.. “Fratelli d’Italia,l’Italia s’è desta…” e mi sciolgo. Mano sul cuore come sempre. Sguardo dritto. Sono fiero di essere italiano.Sarà dura,ma noi siamo ITALIANI. Avanti tutta,e boia chi molla.

Partiti. Forza Azzurri,e una preghiera all’Olanda. Per ora siamo fuori. Ma ce la possiamo fare. Partiamo forte,io prego,ogni volta che la palla giunge dalle parti di Henry lo guardo stupefatto,è elegante. Dio se è elegante. E tremo. Lo guardo e tremo. Ma ci siamo,siamo tonici al punto giusto,e poi il Dio Culo decide di darci una mano. Decide di darci la mano. Ribery si fa male e va fuori.Domenech,mio caro Domenech con quel faccino di cazzo,per te stavolta le cose non partono bene. Ancora fremiti,aggiornamenti da Berna e ancora paura. Si va avanti così,con la paura nel cuore,con il tremolio che ti spinge e tu che non ce la fai. Panucciiiiiiiii lo grido forte quel nome,come se potessi spingerla io quella palla dentro. Ma Coupet la blocca. E nulla di fatto.Poi ancora paure e tremolii,quando Pirlo accende la luce e lancia al millimetro un Toni imbarazzante che si mangia gol su gol.Abidal lo butta giù. Rigoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee. Sento una lacrima sul viso,la lacrima coraggiosa,e prego. Prego. Loro in porta non hanno Buffon,cerco modi e tattiche per calmarmi ma tremo.E penso che se sto tremando io,immaginiamo lui… Lo fa. Pirlo. Il mio nuovo eroe. Siamo ai quarti di finale,ma questa situazione non mi tranquillizza,ricordo ancora Svezia-Danimarca di 4 anni fa e temo il ripetersi della storia. Una brutta storia. Sento Civoli dire stronzate megagalattica e nostalgicamente penso al mio Caressa mondiale,che mi faceva rabbrividire con quel suo gusto della parola.Chiudete le valige amici… Andiamo a Berlino.Ricordi.Felici. Penso che sono contento che non c’è Mazzola a gufare,perché lui ogni volta che dice che siamo forti,inesorabilmente,perdiamo.Questa volta al commento tecnico c’è Sasà Bagni,bandiera del Napoli.Il mio Napoli. Fine primo tempo e sospirone di sollievo immenso.Sento le trombette,vedo un paio di bengala,avanzi di capodanno,colorare il blu di una notte fatata,e spero che sia ancora presto per sentire colpi di pistola sparati al cielo.Già,a Foggia funziona così. Vinciamo,siamo felici e qualcuno decide di inventarsi un brivido.Per la gioia prende una pistola e spara. In cielo.E noi tutti speriamo che quel colpo finisca nel vuoto,nel nulla,e che si possa tornare a gioire. Storie di vita. Storie di Sud.

Secondo Tempo.Si riparte così,con il risultato a favore e l’uomo in più per l’espulsione di Abidal.La ricorderà a lungo questa partita,ma d’altronde,lo farò anche io.Pirlo accende la platea,Toni si mangia l’impossibile e loro provano a far qualcosa ma De Rossi chiude tutte le porte,Chiellini ringhia sulle caviglie,Buffon dirige l’orchestra della difesa,Panucci sembra un quindicenne,Zambrotta scorazza sulla fascia e Sale Grosso sulla fascia….Rido quando sento sale grosso sulla fascia,il paragone culinario mi ingolosisce e mi restituisce millesimi di secondi di sorriso.Poi ancora noi.Punizione.De Rossi bombarda come può,Henry ci regala soddisfazioni immense e Van Persie... lo amo.Decisamente.Siamo ai quarti,sempre più ai quarti.Poi ancora Olanda e qui si che ci siamo.Sono felice,attendo frenetico la fine,sento il sottofondo di trombette diventare sempre più acuto, e godo all’idea di passare notti felici come quelle mondiali.Toni ha ancora il tempo di mangiarsi quei sei o sette goals praticamente fatti,ma non fa nulla,siamo ai quarti.Guardo la tv e sento Civoli,so stesso che diceva spavaldo “Non abbiamo paura dell’Olanda”,al 92’03’’ dire per paura,”Se riusciremo a vincere e tutto finisse così siamo ai quarti”..Devo dire che dici sempre la cosa giusta al momento giusto.Era con l’Olanda che dovevi evitare.Ma va bene.Tutto va bene.Fischio fischio fischio.E’ finita.Siamo ai quarti..

“Marcio Marcio Marcio”,Andrea mi sveglia dal mio torpore con il suo “Oh,che stavi dormendo..”

E io rispondo “No no,tutto apposto”,sono ancora qui,in mezzo alla gioia di molti che condividono la stessa emozione.Felicità.