Marocco low cost

Sabato 5 agosto – Torino/Casablanca

Si parte. Ho aspettato tre settimane per un rinnovo del passaporto e alla fine miracolosamente è arrivato. Soprattutto per colpa del passaporto siamo stati in dubbio fino all’ultimo giorno e quindi non abbiamo organizzato praticamente nulla. Abbiamo una vaga idea dei posti che vogliamo vedere e del giro che intendiamo fare, più o meno lo stesso che fanno tutti, con due settimane di tempo a disposizione. Il volo non segue esattamente un itinerario regolare, ma è il più economico che siamo riusciti a scovare in Internet: Torino-Francoforte. Francoforte-Casablanca. Ok, basta non pensare ad una cartina geografica e non è poi così strano in fondo. La compagnia è Lufthansa e abbiamo speso 500 € a testa, per le due settimane centrali di agosto. Le altre compagnie, compresa la Atlas Blue, una low cost collegata alla Royal Air Maroc, non offriva di meglio. I biglietti li abbiamo comprati su E-dreams, e non ripeteremo l’esperienza: ci hanno chiesto il numero della carta di credito per poi comunicare che il biglietto non era acquistabile con la carta. Abbiamo fatto un bonifico e ci hanno telefonato chiedendoci se potevamo effettuare il bonifico da un’altra banca. No.

Come tutti i voli che costano poco, quale che sia la compagnia aerea, il volo ha orari improponibili. Il nostro arriva a Casablanca a mezzanotte. Ma naturalmente noi siamo troppo tirchi per cambiare volo e persino troppo tirchi per cercare un albergo a Casablanca. Si dorme all’aeroporto. Non è certo la prima volta, ma l’unico dubbio è: non è che chiude di notte? Per fortuna no e anzi non siamo affatto gli unici ad avere avuto questa idea. Dormiamo su una panchina sotto la consueta luce accecante 24h su 24 di tutti gli aeroporti, circondati da famiglie di marocchini che fanno ritorno alla terra natia, interrotti ogni tanto da solerti uomini delle pulizie che gettano acqua sui pavimenti e poi la lavano via con la stessa procedura dei lavavetri. Io vedo per la prima volta una donna con i piedi interamente dipinti con l’henne e in un primo momento penso che siano insanguinati o qualcosa del genere. Prima mi sposto, poi capisco.