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Post n°54 pubblicato il 29 Settembre 2013 da marovich
Le ultime notizie, sulle dimissioni dal governo dei ministri del PDL, per obbedire alla disperazione di un capo ormai decaduto, mettono in rilievo,il dramma del partito a guida Carismatica, molto diffuso negli ultimi venti anni nella politica Italiana. Non solo Berlusconi o Grillo, ma anche Di Pietro, Ingroia, Fini, sono leader di partiti a guida carismatica, e guarda caso la crisi dei loro partiti si determina, quando questa guida entra in crisi. Prendiamo l'Italia dei Valori di Di Pietro, che è un archetipo paragdimatico di come un partito fondato sulla figura di un uomo carismatico entri in crisi quando questi perde il suo carisma, e quindi il partito segue la parabola del suo capo, infatti oggi l'IDV non siede neanche in parlamento, ed i suoi scismi lo hanno ridotto per il momento ad un partito insignificante. Se per un partito come l'IDV, legato ad una tradizione veramente democratica non ha conseguenze devastanti, partiti come il Movimento Cinque Stelle o il PDL hanno dei forti sussulti destabilizzanti, un po per le figure che ne sono fondatori e guide un po perchè tali cpi partito, tendono ad accentrare tutto il potere e tutte le decisioni alle loro persone. Questo tipo di ragionamento, ha due principi il primo è l'eliminazione di tutte quelle persone o dirigenti politici che possano sostituire il capo casrismatico, il secondo il culto della persolità del capo. Mussolini, Hitler e Stalin, per il loro potere, hanno eliminato in vario modo tutti coloro che potevano essere all'interno del loro stesso partito d'ingombro, ed hanno favorito il culto della loro personalità In Italia si affermava<< il Duce ha sempre ragione>>, la figura di Mussolini raggiunse in Italia una devozione quasi religiosa, Mussolini da PIO XI era stato definito <<l'uomo che Provvidenza ci ha mandato>>, , dopo i patti lateranensi e questo deie il pretesto a Mussolini per affermare la sua figura come religiosa agli occhi delle masse italiane. Berlusconi e Grillo hanno usato sistemi analoghi per espellere tutti coloro gli facevano ombra, e quindi creando un partito corte, formato da figure che dipendono da loro per la loro vita politica. Quando gli eletti di questi partiti entrano nelle istituzioni non sono i rappresentanti della nazione, ma sono i rappresentanti degli interessi del capo non vi è niente che sia sacro come ilo capo e la sua figura. l'Iconoloatria del capo per coloro che fanno parte o votano convintamente il partito a guida carismatica è il loro stesso senso in politica, si cerca di affidare ad un capo taumaturgico una specie di demiurgo la soluzione dei problemi, passivamente, adorandolo come una figura religiosa. Il leader carismatico, da parte sua non fa che accentuare tra i suoi fanatici seguaci, la religione e quindi il culto della sua persona, e quindi più il partito è fatto a sua immagine più la sua figura emerge. Berlusconi in questo è stato grande, ha mischiato culto della personalità, quasi stalinista, a termini e iconografie religiose, creando una vera religione berlusconiana. Il termine più famoso di Berlusconi e quando si definì l'unto del Signore, con questo termine, preso dalla Bibbia, e dall'unzione con il sacro Crisma dei Re d'israele, Saul, Davide e Salomone in testa, ha cercato di fare della sua figura un'immagine religiosa. Questo tipo di esaltazione della propria immagine, fa si che si alimenti anche il falso martirologio del capo, quando questi è sotto la lente degli organi di controllo, il quale rovesciando la realtà dei fatti e fatto diventare il suo problema un problema nazionale diventa un armagedon. In questo frangente non si crea una classe politica capace di sostituirlo, ma una corte di adoratori del leader idolo. Quando la figura del Leader decade, o viene messa bruscamente da parte come è successo a Berlusconi, il partito si trova in crisi, difende il suo capo a spada tratta, e non ha altre soluzioni, perchè sa che la sua esistenza dipende dal capo. Il dramma del partito a Guida carismatica, è che il ritiro forzato del capo o per ragioni giudiziare, di salute o per ragioni di soppravenienza della morte, determina l'implodere di tale partito e la diaspora dei suoi dirigenti e dei suoi voti. Questo tipo di analisi fa comprendere come mai il PDL abbia preso dopo la sentenza definitiva e quindi la condanna del suo leader carismatico, le decisioni che ha preso, fregandosene del funzionamento istituzionale, tutti comprendono come la fine di Berlusconi li travolga personalmente.
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