E' un po' che non scrivo, non ho scritto di Borat, quel film documentario di un pazzo furioso pakistano che va negli Stati Uniti a provocare la gente. Non scriverò di come in certi momenti il film è disgustoso e non scriverò nemmeno di come è stato capace di mettere in ridicolo certe cose degli americani facendo il ridicolo. Non scriverò di come l'intervistatore, per finta, e gli intervistati, nella realtà, siano paradossali.
Stasera ho visto mio fratello è figlio unico, devo dire che ero restia a vederlo perchè in genere i film con Scamarcio sono delle cavolate, ma in questo c'erano altri attori che mi piacevano. Infatti il film mi è piaciuto, è giusto compromesso tra il filmettino leggero tardoadolescenziale e il film impegnato ambientato in anni difficili ('60).
A teatro invece ho visto War, e qualcosa mi dice che l'anno prossimo se il cartellone della stabile resta dello stesso stile di quest'anno, l'abbonamento non lo faccio. La metà degli spettacoli in calendario erano troppo pesanti per me, che avendo fatto l'abbonamento in ritardo me li sono sciroppati tutti. War è in lingua svedese, e rappresenta una famiglia in cui la guerra provoca delle situazioni paradossali e dolorose.
Adesso aspetto di andare a vedere i due spettacoli da cui mi aspetto di più: Il silenzio dei comunisti, con Lo Cascio e La pecora nera, con Ascanio Celestini, speriamo che non si siano adeguati al resto del cartellone!!!
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 11:44
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il 25/12/2007 alle 21:05
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il 30/09/2007 alle 14:19
Inviato da: Melli_86
il 12/03/2007 alle 17:31
Inviato da: daboj
il 10/03/2007 alle 20:19