MUSSOLINI IN GIAPPONE, UNA FANTASTORIA MADE
IN ITALY
E se il Duce non fosse stato ucciso, in quel fatidico aprile del 1945, e fosse invece fuggito all’estero?
Se fosse andato in Giappone?
“Mussolini in Giappone”, di Angelo Paratico, Gingko Edizioni, è la new entry nel mondo della storia alternativa esposta sotto forma di narrativa.
Di Hitler sopravvissuto all’assalto sovietico al bunker della Cancelleria, a Berlino, e riparato in Sud America, dove avrebbe vissuto in incognito il resto dei suoi giorni, si è spesso parlato e scritto, per non dire favoleggiato. A morire tra le macerie berlinesi sarebbe stato un suo sosia.
Ma di Mussolini non si è mai ipotizzato niente del genere. Forse perché mentre sul cadavere del Fuhrer c’è stato mistero sin dal primo momento, con niente di certo a causa del fatto che le spoglie (sue o di qualcun altro) vennero poi bruciate, del Duce pensiamo di sapere tutto perché esistono migliaia di testimonianze dal vivo, e quindi le foto che testimoniano che il suo corpo, quello di Claretta Petacci e di molti altri gerarchi, fu esposto, appeso a testa in giù, ad una pensilina in Piazzale Loreto, a Milano.
Poi, ai resti del dittatore fu fatta persino un’autopsia.
Ma se ad essere fucilato non fosse stato il Duce, ma un suo sosia?
È possibile e, per certi versi, anche verosimile.
Da questa premessa parte la ricostruzione fantasiosa della rocambolesca fuga di Mussolini verso il Giappone, ultimo Paese a resistere all’urto angloamericano e sovietico dopo l’armistizio dell’Italia e la distruzione della Germania.
Dalle riflessioni che Angelo Paratico, forte di una solida preparazione storica e di un soggiorno ultradecennale in Estremo Oriente, immagina fatte da un Mussolini messo di fronte al fallimento della sua dimensione politica ed umana, emerge un profilo problematico ed interessante, non privo di spunti suggestivi. Il dittatore non si autoassolve, anzi: ma trascina con sé le potenze occidentali, accusandole di accordi sottobanco poi rimangiati. Poi, umanamente esausto per la sconfitta, per la fuga, per la morte della Petacci e per la divisione dalla famiglia, Mussolini sembra volgersi addirittura verso un ideale ascetico e monastico.
Ma un clamoroso epilogo rimetterà tutto in discussione.
Storia originale, interessante e materia di riflessione, specie alla luce delle polemiche politiche odierne, questo “Mussolini in Giappone” è sicuramente da leggere.
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