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Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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Un uomo può perdonare
a un altro uomo
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                     Winston
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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi di Febbraio 2015

 

Finalmente qualcuno si schiera contro il “pensiero unico” renziano

Post n°1981 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da massimocoppa
 

Boldrini, Landini, Camusso: che fuoco di fila!
FINALMENTE QUALCUNO SI SCHIERA CONTRO IL "PENSIERO UNICO" RENZIANO 

Finalmente arrivano dei segnali forti, e addirittura da provenienze insospettabili, contro il “pensiero unico” renziano, una cappa di conformismo perbenista e movimentista che ingessa l’Italia nell’obbedienza al nuovo padrone.
Con grande sorpresa, dato il suo ruolo istituzionale, registriamo che la presidentessa della Camera, Laura Boldrini, ha affermato, riferendosi in tutta evidenza al premier: “Credo nei ruoli intermedi, associazioni, sindacati. Dunque, l’idea di avere un uomo solo al potere, contro tutti e in barba a tutto a me non piace, non mi piace”. Subito le ha risposto, stizzita, Deborah Serracchiani, dicendo che non è vero che Renzi è solo al comando, ma c’è tutta una squadra che ne condivide l’azione…
Certo, una squadra di nani e ballerine, paracadutata nel cerchio magico renziano a fare da contorno festante: un team di yes-men e yes-women che non hanno alcuna cultura democratica, non conoscono il valore del dissenso, non sanno nulla nemmeno della storia italiana. La stessa Serracchiani dichiarò di non sapere chi fossero Moro e Berlinguer!
Poi sono arrivate altre prese di posizione ancora più forti, anche se meno sorprendenti date le basi di partenza. L’altro ieri Maurizio Landini, leader della componente metalmeccanica della Cgil, cioè la Fiom, a La7 ha espresso concetti che è difficile non condividere: “Chi lo ha mai eletto, Renzi? A chi ha mai chiesto il mandato per cancellare lo Statuto dei Lavoratori? Il popolo italiano non lo ha votato, non era quello il programma. Il premier mette la fiducia sul Parlamento. È a rischio la tenuta democratica del Paese”.
E infine, ieri, la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, in un confronto pubblico col responsabile economico del PD, Filippo Taddei, ha detto: “Il governo non ha nessuna idea dell’orizzonte verso il quale vuole andare ma solo una disperata voglia di propaganda”. Difficile darle torto, visto che ogni due minuti il capo del governo gioca a fare l’adolescente twittando proclami trionfalistici col telefonino: l’ultima volta l’ha fatto ieri, al momento in cui è diventata legge la riforma della responsabilità civile dei magistrati (e pure su questo ci sarebbe tanto da dire…).

 
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Il silenzio assordante dei media su John Podesta e gli UFO

Post n°1980 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da massimocoppa

Le clamorose ed ignorate dichiarazioni di un consigliere del presidente Obama riguardo agli alieni
IL SILENZIO ASSORDANTE DEI MEDIA SU JOHN PODESTA E GLI UFO

Non è questione di credere o no all’esistenza degli alieni; o di credere, addirittura, che essi non solo esistano, ma siano in mezzo a noi da anni o comunque, quantomeno, su questa terra.
Ci si può credere o meno: ci sono interessanti argomenti pro e contro le rispettive tesi.
Quello che qui mi interessa rilevare e sottolineare è che se un componente dell’entourage del presidente degli Stati Uniti fa una scioccante dichiarazione sull’esistenza degli UFO e viene praticamente ignorato dalla quasi totalità dei mass media americani ed occidentali (nonché italiani), mi viene non solo da dubitare ancora una volta della professionalità e dell’obiettività dei mezzi d’informazione contemporanei, ma mi viene addirittura di supporre che ci sia una vera e propria congiura del silenzio su certi argomenti: il che mi fa sospettare che il personaggio in questione sia più vicino ad un’imbarazzante verità piuttosto che ai vaneggiamenti di un folle.
John Podesta, 66 anni, di chiare origini italiane, è un personaggio molto conosciuto nell’ambito del Partito Democratico americano. Capo di gabinetto ai tempi della presidenza Clinton, consigliere uscente dell’attuale presidente, Obama, si accinge ad organizzare la campagna per la nomination di Hillary Clinton alla Casa Bianca.
Ebbene, Podesta, twittando sulla fine della sua esperienza con Obama, ha affermato che il suo più grosso rimpianto è di non essere riuscito a rendere pubblico tutto ciò che il governo degli Stati Uniti sa sugli UFO. Già nel 2002 aveva affermato: “Dobbiamo dire tutta la verità, perché è giusto e perché il pubblico ha il diritto di sapere”.
La notizia appare solo su siti Internet minori, blog di appassionati e, come grossi media professionali, in America ne parla solo l’Huffington Post; in Gran Bretagna solo l’Indipendent; in Francia “Le Matin” e Paris Match; in Italia il sito Internet del “Mattino”, quotidiano di Napoli.
E questo è tutto. Io, per dire, l’ho saputo casualmente da mio cognato, che l’aveva letto sul sito del “Mattino”!
Non è strano questo far finta di niente? Se un personaggio vicino al più potente politico del mondo (il presidente degli Stati Uniti) afferma che gli asini volano, potrà essere considerato pazzo, ma di certo non dovrebbe essere ignorato. Eppure, è proprio quello che sta accadendo.
Questo comportamento dà giustamente vigore alle tesi dei complottisti: di quelli, cioè, che pensano che i governi sappiano molte cose, che le tengano segrete al pubblico e che i più grossi mass media siano parte attiva in questo camuffamento della verità.

 
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