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Presto /
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perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi del 06/06/2024

 

NON SONO ANZIANI, MA HIGHLANDERS

Post n°2199 pubblicato il 06 Giugno 2024 da massimocoppa
 

NON SONO ANZIANI, MA HIGHLANDERS
Oggi sono ottant’anni dallo sbarco in Normandia, la celeberrima e spettacolare operazione militare degli Alleati che diede vita alla fase finale e decisiva della Seconda Guerra Mondiale, con la sconfitta della Germania nazista.
Le celebrazioni sono cominciate già ieri, cioè un giorno prima.
Una delle fotografie più iconiche della giornata vede il presidente francese Macron in compagnia di quello che le didascalie definiscono l’ultimo sopravvissuto tra i combattenti francesi di quell’operazione, un certo Achille Muller, di 98 anni.
È un signore anziano ma, considerata l’età, apparentemente in buona forma.
Non si può che restare stupiti di fronte a tanta resilienza: sono, questi, esseri fatti di un materiale che, a guardarsi intorno oggi, forse non esiste più. Di certo non nelle nostre società opulente.
Questo “highlander”, inteso come “immortale” (qualcuno ricorderà il film del 1986 con Christopher Lambert), dritto come un fuso in una posa di ieratica dignità, stride al confronto con persone anche molto più giovani.
Io mi sveglio ogni giorno con qualche dolore da qualche parte: del resto, nelle mie zone si dice: “Passata ‘a cinquantina, nu’ uaje ogne matina”, e cioè: “Dopo i cinquant’anni, un guaio di salute al giorno”…
Antica saggezza popolare che però, a quanto pare, non vale sempre e per tutti.
A tal proposito, mi sovvengono dei ricordi.
Fino all’età di 47 anni non facevo un metro a piedi; poi, ho cominciato a praticare “sport estremi”, come dice mia moglie: in pratica faccio trekking in zone alquanto difficoltose e trail running. Ho anche un sacco da boxe.
Fiero dei miei risultati, un giorno, percorrendo un bosco in altura, mi compiacevo del fatto che, pur stando sulla cinquantina, riuscivo ad essere piuttosto performante… Fino a che incrociai un signore anziano, ma veramente anziano, che saliva il sentiero tranquillamente, vestito di tutto punto, con un canestro in braccio. Andava al suo terreno agricolo, situato in culo al mondo. Non era vestito e calzato da trekker, ma normalmente. Non era neanche sudato, mentre io grondavo da fare schifo. Mi sorrise e, con uno sguardo di compatimento, commentò: “State facendo la passeggiata? Bravo, vi fa bene”. Insomma, mi irrise apertamente...
Fra qualche giorno, il 9 giugno, ad Ischia si terrà la festa di San Pancrazio. Nell’omonima località scoscesa a picco sul mare, dopo aver percorso qualche chilometro di ripide discese (che poi, al ritorno, diventano drammatiche risalite) su sentieri sdrucciolevoli, sotto il sole, si arriva di fronte ad una cappelletta dedicata al santo, dove si tiene una messa, seguita da un sobrio rinfresco.
Da anni penso di andarci e non l’ho mai fatto. Forse lo farò quest’anno.
In ogni caso, un mio amico mi ha raccontato che lui, una volta, c’è andato. Pensava fosse una cosa solo per gente giovane ed in forma, ma si è dovuto ricredere. C’erano diversi anziani, invece. Sulla lunga salita al ritorno mentre lui, tutto sudato, a momenti spenzolava per la fatica la lingua da fuori, come fanno i cani, ed ansimava come un mantice, questi anziani respiravano tranquillamente, avevano un passo regolare, discutevano pacatamente tra loro e qualcuno si accendeva pure una sigaretta!
Perciò, concludeva il mio amico, non c’è speranza per noi: siamo una generazione di fradici.

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MEDICI, AVVOCATI E NOTAI SONO QUELLI CHE EVADONO DI MENO?!

Post n°2198 pubblicato il 06 Giugno 2024 da massimocoppa
 

MEDICI, AVVOCATI E NOTAI SONO QUELLI
CHE EVADONO DI MENO?!

Il “Sole 24 Ore” di oggi pubblica uno speciale sulle categorie che evadono il fisco, con tanto di tabelle esemplificative.
In realtà si tratta di uno studio messo a punto dal Dipartimento delle Finanze presso l’omonimo Ministero.
Secondo questi dati, che si basano su precedenti accertamenti ma che si spingono verso una dimensione predittiva attraverso un algoritmo (sì, purtroppo anche qui), le categorie che più evadono hanno a che fare con il commercio. Le lavanderie sono in testa, seguite dai noleggi di auto, dai gestori di impianti sportivi, dai ristoranti, dalle pelliccerie (esistono ancora?), dall’assistenza ad anziani e disabili, dai sondaggisti (!), dalla pesca, dalla lavorazione di tè e caffè e da indefinite “associazioni e organizzazioni”.
Questo per parlare delle prime dieci posizioni.
Ma le categorie censite sono centinaia.
Tuttavia i risultati cozzano con il senso comune e con le esperienze di tutti noi.
Se è vero che, spesso, al ristorante il conto arriva scritto a mano su un foglio di carta quadrettato e che le badanti sono spesso tenute in nero (ma non per colpa loro), com’è possibile che medici, avvocati e notai figurino in fondo alla classifica: siano, cioè, considerati tra quelli che evadono meno il fisco?!
Alzi la mano chi ha mai visto una ricevuta datagli da un medico specialista dopo una visita, da un avvocato dopo un consulto, da un notaio dopo un atto!
A me non è mai successo.
Siccome basandosi su queste classifiche sarà condotta la lotta all’evasione, se ne conclude che avvocati e medici potranno continuare a non rilasciarci una beneamata mazza, tanto lo Stato sta già praticamente dichiarando che continuerà a non controllarli per niente.
Non capisco se questa è una politica rivolta a coccolare certe categorie di professionisti per motivi ideologici o elettorali, o se ci siamo consegnati, anche in questo campo, allo strapotere degli algoritmi, questi oscuri, enigmatici ed astrusi meccanismi di calcolo che, pretendendo di regolare la realtà, costruiscono un mondo distopico.

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