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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi di Luglio 2024

 

MUSK CHE SOSTIENE TRUMP È UN PARADOSSO CLAMOROSO

Post n°2201 pubblicato il 18 Luglio 2024 da massimocoppa
 

MUSK CHE SOSTIENE TRUMP È UN PARADOSSO CLAMOROSO
La notizia che Elon Musk donerà la colossale cifra di 45 milioni di dollari al mese, da qui a novembre, per sostenere la campagna elettorale di Donald Trump, induce a qualche riflessione.
Innanzitutto conferma tutte le riserve che si possono legittimamente avere su di uno spregiudicato imprenditore che ama spingersi oltre ogni limite, anche e soprattutto morale. Giustamente, uno dall’ego ipertrofico che lavora, da sempre, per ottenere il controllo totale della comunicazione e, diciamolo pure, dell’umanità, è naturaliter simpatizzante di un mostro politico come Trump, almeno in apparenza.
Infatti sembra sfuggire ai diretti interessati ed anche a molti commentatori (almeno così mi pare) un clamoroso controsenso, per non dire paradosso.
I sostenitori di Trump sono cospirazionisti e complottisti sfrenati: vedono dappertutto piani del governo, del “Grande Vecchio”, delle “eminenze grigie” plutocratico-giudaico-massoniche (si sarebbe detto sotto il fascismo) mondiali per controllarci tutti e distruggere ogni libertà, sia politica che individuale. In Italia, grande ed esplicito simpatizzante e sostenitore del trumpismo sono, ça va sans dire, Salvini e la base leghista no vax, terrapiattista e via discorrendo.
E dunque, la contraddizione sta nel fatto che i trumpiani americani e nostrani, con quel tipo di retroterra culturale che ho appena tratteggiato, non si accorgano o facciano un plissée di fronte al fatto che a sostenere massicciamente la candidatura di Trump alla presidenza degli Stati Uniti sia un tizio, Musk, che impianta microchip nel cervello delle persone (ne parlavo QUI). Un microchip col quale si possono controllare device esterni ma che nulla vieta, un giorno, di poter essere usato al contrario, per controllarci ed influenzarci.
In pratica, gente che non si fa il vaccino perché pensa che dentro ci siano dei nanochip con i quali poi il governo prenderà in ostaggio la nostra volontà, poi accetta che ad aiutare il proprio leader politico sia uno che, in effetti, seppur ufficialmente a fin di bene, i chip nel cervello te li mette veramente…

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TRUMP, INCREDIBILE UOMO DA PALCOSCENICO

Post n°2200 pubblicato il 15 Luglio 2024 da massimocoppa
 
Tag: trump

TRUMP, INCREDIBILE UOMO DA PALCOSCENICO
Non ho nessuna stima di Donald Trump: rappresenta tutto ciò che disprezzo in politica e non solo, e cioè demagogia, populismo, rozzezza, sciovinismo, ignoranza, sessismo, razzismo e potrei continuare per un quarto d’ora a colpi di altri “ismi”; credo inoltre che sia, obiettivamente, un pericolo per la democrazia americana e per la democrazia tout court, nel senso che con parole ed atti effettivamente deteriora e mette in crisi l’istituzione, oltre ad aver svilito la presidenza degli Stati Uniti, uno dei ruoli più prestigiosi del mondo.
Eppure, da appassionato di comunicazione (quale un tempo mi piccavo di essere) devo riconoscere che egli è un grande animale politico e da palcoscenico. Dopo essere stato colpito di striscio ad un orecchio da un proiettile, sanguinando vistosamente e sentendo certamente un forte dolore, rendendosi probabilmente conto di essere ancora vivo e sostanzialmente incolume per una questione di millimetri, invece di essere vistosamente scioccato ed impaurito, come credo sarebbe accaduto a quasi tutti noi, e chiedere di essere portato via, ha prima gridato “Wait, wait!” (“Aspettate!”) agli agenti della sicurezza che gli facevano scudo con il proprio corpo e lo stavano trascinando altrove, e poi ha alzato il pugno con una meravigliosa espressione di fierezza, incitando i suoi fanatici seguaci a lottare: “Fight, fight!” (“Lottate!”), con sullo sfondo la bandiera americana ed uno sguardo da leone mai domo. Per un attimo è sembrato un bellissimo anziano guerriero.
La fotografia di Evan Vucci, dell’agenzia di stampa Associated Press, è già entrata nella storia: nella “Storia” con la “s” maiuscola, non solo nella storia della comunicazione. Mostra un uomo che, anche se non è attualmente presidente degli Stati Uniti, lo è stato e probabilmente lo sarà ancora, nonostante tutto. Ma, soprattutto, siamo di fronte ad una potente immagine evocativa delle migliori qualità del popolo americano: la forza, il coraggio, l’intraprendenza, la resilienza. Sarebbe veramente un simbolo straordinario, se non ci trovassimo di fronte a Donald Trump.
E, tuttavia, bisogna riconoscergli che è un uomo dotato di una grande presenza di spirito e di un fiuto soprannaturale per lo spettacolo: ha capito in un istante che quest’attentato era per lui una mano santa e gli consentirà di essere rieletto a novembre.
La solita fortuna sfacciata di “The Donald”.

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