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"Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati"

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"Conosceremo una grande quantità di persone sole e dolenti nei prossimi giorni, nei mesi e negli anni a venire. E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: ricordiamo".

Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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"And all this science,
I don't understand:
it's just my job,
five days a week...
A rocket man"

Elton John

 

Un uomo può perdonare
a un altro uomo
qualunque cosa, eccetto
una cattiva prosa

                     Winston
                        Churchill

 
 

Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi di Maggio 2023

 

IL DOWNBURST SULLA RIUNIONE DEGLI 007

Post n°2174 pubblicato il 31 Maggio 2023 da massimocoppa
 

IL DOWNBURST SULLA RIUNIONE DEGLI 007
Era un natante imbottito di spie quello affondato in pochi secondi sul Lago Maggiore a causa di un improvviso e violento evento meteorologico denominato “downburst”, cioè una discesa repentina di masse d’aria fino al suolo, con corredo di venti forti, possibili trombe d’aria e pioggia o grandine.
Nel naufragio sono morte quattro persone: la moglie russa del comandante italiano dell’imbarcazione, due agenti dei servizi segreti italiani (un uomo e una donna) ed un agente in pensione (seppur appena 53enne) del servizio segreto estero israeliano, il leggendario Mossad.
A bordo c’erano altre 19 persone, delle quali almeno 18 erano agenti segreti italiani o israeliani.
In un primo momento si è pensato che gli 007 fossero tutti in gita di piacere in stile dopolavoristico, ma ben presto ci si è resi conto di quanto assurda fosse questa ipotesi. È vero, si sono comportati da turisti: un bel pranzo in un ristorante sul lago e poi tutti sulla “casa galleggiante”, che si è portata lontano dalle coste. Ma evidentemente era per poter discutere liberamente senza orecchie indiscrete o sorveglianza elettronica nei paraggi.
Ma discutere di cosa? E perché in un posto così inconsueto?
Probabilmente non lo sapremo mai. Tutti i superstiti sono scomparsi nell’ombra e di loro non sono state rese note le generalità: quelli portati in ospedale, anche se lievemente feriti, sono stati dimessi in fretta o, se ancora bisognosi di cure, sono stati trasferiti, con false identità, da qualche altra parte. Gli israeliani sono tornati in patria con un aereo militare.
È stata cancellata la presenza, presso le strutture sanitarie, di ognuno degli imbarcati sulla casa galleggiante. Chi ha avuto a che fare con loro è stato solennemente diffidato dal parlare con chicchessia.
È come se il fatto non fosse mai esistito, anche se sono morte quattro persone.
Così lavorano i servizi.

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I LOCALI NOTTURNI DENUNCIANO DUE CONIUGI PER RUMORI MOLESTI...

Post n°2173 pubblicato il 24 Maggio 2023 da massimocoppa
 

I LOCALI NOTTURNI DENUNCIANO DUE CONIUGI
PER RUMORI MOLESTI...

Una delle prime cose che si insegna agli aspiranti giornalisti e comunicatori è che fa notizia non un cane che morde un uomo, ma un uomo che morde un cane. Il rovesciamento dell’ordinario, insomma.
Qualcosa del genere è accaduto a Napoli.
Nella zona della Riviera di Chiaia, famosa per la movida notturna, da almeno venti anni è in corso una sorda e disperata guerra tra numerosi residenti, che vorrebbero riposare, almeno di notte, e decine di ritrovi notturni (i cosiddetti “baretti”), affollatissimi di giovani per la maggior parte della settimana.
Schiamazzi, vociare, rumori vari, sgasate e smarmittate di motori e, ovviamente, musica a palla dei locali per gran parte della notte rendono impossibile dormire. Da qui segnalazioni alle forze dell’ordine con richieste di intervento, denunce e cause.
Il problema, di fatto, resta irrisolto, schiacciato da interessi fortissimi, legittimi e contrapposti: da un lato il diritto dei giovani di divertirsi e dei locali di lavorare, dall’altro il diritto delle persone a riposare, soprattutto se in età lavorativa e con la sveglia che suona presto.
Nella notte tra sabato e domenica scorsi si è verificato un fatto surreale, elemento spesso consono alla realtà di Napoli.
I coniugi Bruno Calò e Giuliana Marotta, ci informa il “Mattino”, sentono suonare il campanello della porta nel cuore della notte: sono le 2.30. Sono due poliziotti, i quali riferiscono di aver ricevuto una segnalazione: dal loro appartamento provengono rumori molesti. Fuori, intanto, la movida impazza ed il frastuono è alle stelle.
I due poveri Cristi, in pigiama, hanno facile gioco a dimostrare che non possono essere i colpevoli di alcuna attività rumorosa, che anzi subiscono. La cosa surreale è che a chiamare la polizia sono stati… alcuni bar, evidentemente per vendicarsi delle denunce della coppia.
I locali notturni, insomma, si sentono molestati da questa gente noiosa che la notte, pensate, vorrebbe dormire...

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PROUD TO BE ITALIAN

Post n°2172 pubblicato il 15 Maggio 2023 da massimocoppa
 

PROUD TO BE ITALIAN
Sì, sono “fiero di essere italiano”.
La calorosa accoglienza tributata dal nostro capo dello Stato, Mattarella, e dal nostro presidente del consiglio, Meloni, al presidente ucraino Zelensky, con la conferma di aiuti militari e logistici al Paese aggredito dalla Russia, ha ribadito ancora una volta che l’Italia fa parte dell’Occidente e non si presta a squallide ambiguità.
Salvini ha fatto bene a correre a nascondersi: non ci poteva essere, in quest’occasione, spazio per lui e la sua vergognosa amicizia per Putin, oltre che per gli oscuri traffici tra la Lega e Mosca. Per fortuna Berlusconi è ancora in ospedale e non ha causato imbarazzi per la sua antica fratellanza con “l’amico Vladimir”.
Spero che il continuo, trasparente e solido sostegno italiano, per il quale, se non fosse ancora chiaro, dobbiamo ringraziare la Meloni e Fratelli d’Italia, atteggiamento saldamente inserito in quello europeo, Nato ed americano, sgretoli o renda definitivamente impotente, una volta e per tutte, quello zoccolo duro costituito dalla mostruosa alleanza tra estrema destra ed estrema sinistra italiane, unite nel nome del nazionalismo russo, un nazionalismo deciso a schiacciare l’Ucraina perché non vuole diventare russa.
Non sono d’accordo per niente con l’iniziativa di pace del Vaticano: per carità, il Papa deve fare il suo dovere. Ma chiedere una pace senza giustizia, cioè basata solo sul cessate il fuoco e mantenendo l’Ucraina occupata e vessata, è sbagliato e porterà solo altri guai.

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LO SCUDETTO DEL NAPOLI DOPO 33 ANNI

Post n°2171 pubblicato il 08 Maggio 2023 da massimocoppa
 

LO SCUDETTO DEL NAPOLI DOPO 33 ANNI
Il Napoli ha vinto nuovamente lo scudetto dopo ben 33 anni dall’ultima volta…
Per un mix di fatti relativi alla mia vita privata e professionale devo dire che l’evento è caduto in un momento per me poco felice: mi dispiace proprio, perché avrei voluto godermi di più la circostanza.
Pensate che la sera della matematica conquista del titolo, non sono neanche uscito in strada a festeggiare. È stata la prima volta nella mia vita che non sono andato a strombazzare per un successo del Napoli o della nazionale di calcio. Parlando con altre persone della mia fascia d’età ho scoperto che quasi nessuno è uscito per andare a folleggiare nella notte tinta d’azzurro. Siccome non è verosimile che tutti stiano attraversando un periodo personale problematico, se ne conclude che questo atteggiamento più composto è probabilmente dovuto alla maturità (per non dire alla vecchiaia)…
Mi dispiace di non essermela goduta come si deve, dicevo, perché la circostanza è storica: quando il Napoli vinse il primo ed il secondo scudetto, ero un ragazzo; la seconda volta avevo la patente e fusi il clacson dell’auto per il troppo suonare… Oggi sono un uomo maturo. Questo per dire che non si tratta di una circostanza che si ripeta frequentemente. In 33 anni ne è morta di gente che aveva visto il secondo scudetto ed ora non può vedere il terzo! E se dovranno passare altri trent’anni per un’altra vittoria, non so quanti di noi riusciranno a vederla.
Che io appartenga ad una fascia (seppur cospicua) di privilegiati, in questo senso, mi è sempre apparso chiaro. Intere generazioni di tifosi del Napoli, da quando il club è stato fondato, negli anni Venti del Novecento, hanno vissuto e sono morte senza che il loro orizzonte sportivo venisse rischiarato da una qualsiasi vittoria della compagine partenopea, figuriamoci il campionato nazionale. Lo stesso si può dire per gli italiani in genere: prima del 1982, l’ultima volta che la nazionale aveva vinto il Mondiale risaliva al 1938, peraltro il secondo di seguito. Era proprio un’altra epoca: l’Italia vestiva la camicia nera e si stava per entrare nella tragedia immane della seconda guerra mondiale.
Io, nel 1982, ero un ragazzino, ma ricordo benissimo tutto il torneo ed i successivi festeggiamenti, seppur vissuti nella sola piazza del mio Comune di residenza e per poche ore, insieme ai miei genitori. Poi il bis del 2006: ed anche in questo caso, come si vede, si è dovuto aspettare un pezzo.
Insomma, a fronte di enormi folle di persone che hanno vissuto e sono morte senza vedere alcuna vittoria, io ho vissuto in diretta tre scudetti del Napoli e due Mondiali vittoriosi per l’Italia. Per la nazionale mi sembra arduo immaginare un futuro roseo, visto che negli ultimi due Mondiali non ci siamo nemmeno qualificati. Per il Napoli, magari, è l’apertura di un ciclo che si spera proficuo, seppur dovesse essere breve. Ma io sono un pessimista cosmico e credo che lo scudetto di quest’anno resterà un episodio isolato chissà per quanto tempo. Resta il fortissimo rammarico per una Champions League letteralmente buttata via in una manciata di settimane che hanno visto il Napoli stentare in tutti i tornei: lo stesso scudetto è stato vinto con un semplice pareggio ad Udine, ed eravamo pure partiti in svantaggio. Qui al Sud è sempre così: si arriva al trionfo, se ci si arriva, sempre stentatamente, pure quando stai facendo un record di punti.

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LA CHIESA ASSOLVE ANCHE GLI ATEI...

Post n°2170 pubblicato il 04 Maggio 2023 da massimocoppa
 

LA CHIESA ASSOLVE ANCHE GLI ATEI...
Nella consueta rubrica che, in prima pagina, da anni tiene mons. Gianfranco Ravasi su “Domenica”, l’inserto culturale settimanale del “Sole 24 Ore”, nell’ultimo numero il prelato utilizza costruttivamente una riflessione di Jean-Paul Sartre (nella foto) per introdurre un ragionamento.
Lasciamo perdere di cosa si parla e restiamo al dato di base: un religioso che cita positivamente un intellettuale francese di sinistra, polemista ed ateo del Novecento.
Ateo! Avete presente? Una persona, cioè, che non crede in Dio e, in generale, non crede che ci sia nulla di trascendente, di soprannaturale, di religioso e, specialmente, che non ci sia nulla dopo la morte.
Vedere un cardinale di Santa Romana Chiesa definire Sartre, un ateo, “presenza culturale ineguagliabile del Novecento”, “un caposaldo del dibattito culturale”… Scusate, a me fa impressione.
Ma forse è proprio questa la forza della Chiesa cattolica: col tempo perdona, fagocita, assopisce e normalizza tutto. Oggi magari non se la passa benissimo, ma di fatto dura da duemila anni, mica cotica.
Ora qualcuno dirà che Sartre era sì ateo, ma problematico, curioso, aperto alla fascinazione del mistero. Va bene, ma alla fine ateo è morto, alla fine ateo è restato.
Verrebbe da fare una battuta sarcastica: a quando la normalizzazione anche di Satana? Fratello diavolo, sorella luna? Tranquilli, è già avvenuto. Da decenni si constata che spesso sono proprio gli uomini di Chiesa, ed anche i cardinali, ad affermare che, in realtà, il demonio non esiste, è solo un concetto che rappresenta il male.
E ho detto tutto.

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