Creato da daughterofthedesert il 28/06/2006

Match point

mai certa la vittoria, nemmeno la sconfitta però...

 

 

Dignità

Post n°175 pubblicato il 28 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

"Quale cosmico scherzo, o caos anarchico
ha scomposto l'uomo integro in parti
e le ha gettate entro le porte della vita?"

H. Melville, Versi


La trovavo nel volto dolce di una signora anziana, orfana di entrambi i genitori, allevata da zii, madre poi di 7 figli, ammalata  di una malattia che l'ha inseguita per vent'anni e che l'ha portata chissà dove, moglie di un uomo morto di morte violenta.

Ma...

Sul suo volto e nei suoi gesti mai un segno di desiderio di rendere gli altri partecipi delle sue ansie dei suoi dolori dei suoi drammi. Eppure una vita tragica. Se devo pensare a un esempio di dignità è lei. Lei mi ha insegnato tanto, davvero, mi ha fatto capire che la vita tenta di imbrogliarti in tutti i modi, ma se tu sei capace di tenere sempre la testa alta non avrà mai e poi mai il sopravvento su quello che tu sei dentro. E quel sorriso che la tua bocca regala è una smorfia che si trasforma in serenità.....

 
 
 

Oscar

Post n°174 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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Lo avevo detto appena uscita dal cinema che "The Departed" avrebbe vinto un sacco di premi, è un flm che rasenta la perfezione. E avevo pure pronosticato il fatto che l'attrice di "The Queen" sarebbe di certo salita sul palco la notte della premiazione. Per cui... il prossimo anno voglio far parte della giuria!!!!! :)))

PS: che tenero Morricone così tutto emozionato e carina la moglie che ha risposto con cenno di mano al suo ringraziamento. Chi diceva che vicino a un grande uomo c'è sempre una grande donna anche se nell'ombra? Ieri sera lui lo ha confermato.

 
 
 

Indispensabilità dell'inutile

Post n°173 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

H'sing H'sing Mei

Un giorno Lin Peng disse a Wen Fang:"Maestro, perdonami, ma trovo che la maggior parte dei tuoi insegnamenti verta su questioni completamente inutili."Il Maestro rispose"Concordo con te, ma considera un attimo questa situazione.Tu in questo momento sei in piedi di fronte a me, e dunque di tutto il terreno circostante utilizzi soltanto quei pochi centimetri quadrati sui quali posano le suole delle tue scarpe.Supponiamo per un momento di togliere tutto il terreno che tu ora non utilizzi. Tu rimarresti in precario equilibrio su due sottili colonne di roccia, sospeso su uno spaventoso abisso.Rifletti ora sull'assoluta indispensabilità di ciò che ritenevi "inutile"."

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Dopo quasi un anno questo pomeriggio ho aperto la scatola delle perline.

Meraviglia, mi ha assalito la stessa sensazione di quando da piccola mamma mi permetteva di aprire la scatola di latta con dentro ogni sorta di bottone, la stessa di quando sento l'odore dei mandarini veri, o di quando metto i piedi sulla sabbia dopo mesi o quando tornavo dall'università in treno e vedevo il porto.

Favola. Ho riordinato le bustine trasparenti per colore e per forma, i fili di nylon, gli aghi, gli attrezzi.

Tornerò presto a fare anelli colorati, prometto.

 
 
 

Cosa sento ora

Post n°172 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

Nessun oggetto è cosi legato al suo nome da rendere impossibile trovarne un altro che gli si adatti meglio.

René Magritte
 

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Dispiacere per distacchi, vicini nel tempo, scelti o subiti. Qualunque ne fosse la natura han lasciato piccole fessure sul cuore.

Amarezza quando la ciellina entra trionfante in sala insegnanti urlando, ma bravi, siete durati molto!

Compensata solo dalla MIA gioia per la sua forzata visione di "Il Codice da Vinci" proiettato alla assemblea degli studenti, cui non poteva esimersi dovendo fare assistenza.

Pena e strazio per un mio ragazzo che perderà la mamma fra un paio di mesi.

Mi dicono di non inacidirmi, non mi sento sulla via, ma se me lo dicono forse dò la sensazione???

Predominano i toni scuri, mi sforzo di avere il sorriso sulle labbra, si sta meglio, ma fino a che quelle piccole feritine non si rimargineranno sarà un pò faticoso.

Ma non mollo.Tanto è cosa mia solo mia, non lo sa nessuno. E nessuno se ne accorge perchè difficilissimo vederlo. Solo chi ha vista acutissima può. E per ora non ho vicino chi possa.

Poi rido pure tanto e con gusto.

Per fortuna.

 
 
 

Post postumo

Post n°171 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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Pubblico ora questo post che ho in bozza da mesi. Viene il tempo per tutto e ora è il suo. Porta dentro un grande affetto.

Atto unico

Entri e non noti la decorazione di Natale. Solo lui al cellulare per lavoro, ancora con il cappotto addosso. Quanto è carino pensi fra te e solo fra te, senza dire una parola.

Ti siedi sul divano, spostando i cuscini per accucciarti bene e aspetti. La luce del corridoio ti dà fastidio, non ci sei abituata, nella casa della penombra e delle fiammelle che ballano.

Gesticola mentre parla con voce decisa e professionale, lentamente come di chi sa bene quali parole usare, dimostra all'interlocutore che possono forse esserci margini di intesa, ma verranno valutati, definendo il numero delle ore esatte in cui ciò avverrà. Sorridi.

Scusa faccio una doccia.

Qual è il telecomando della tv? Chi l'ha visto, candid camera, uno sceneggiato... zapping distratto mentre l'acqua scorre nella doccia.

Mi tieni compagnia di là?

Lo raggiungi in camera, la luce della abatjour accesa, discreta, ti siedi in fondo al letto. E' stanco, gli dici una cosa che non sente, ma lui sta rincorrendo i suoi pensieri, ci resti male, lui tenta di rimediare, non ci riesce ma non glielo fai notare.

Ti invita a toglierti gli stivaletti.

Resti in fondo al letto  e gli accarezzi i piedi nudi, belli. Ho delle bellissime caviglie vero? Le donne però non guardan mai le caviglie in un uomo... passi in rapida rassegna quel che guardi in un uomo. No, le caviglie no.

I segni della stanchezza nelle sue parole, è stata una giornata difficile.

Si gira su un fianco, ti stendi dietro di lui, lungo la sua schiena e con il braccio gliela cingi fino a cercare la sua mano davanti. E' come accartocciato su se stesso. Ma senti che sta bene sotto le tue dita. E forse pian piano i pensieri si stanno allontanando.

Apre uno spiraglio su di sè, si lascia accarezzare, ti stringe un attimo la mano, cerchi un bacio sulle labbra, si ritrae, cerchi la sua pelle sulle tue labbra, dita leggere scivolano piano.

Appoggi il viso sul suo ventre e gli cingi le cosce con le mani per accompagnarlo contro il tuo naso, odori e percorri le forme sopra la stoffa.

Apre uno spiraglio su di te e ora sono sue le dita che vogliono assaporare la pelle, sue le labbra che scivolano sul tuo seno. Ti distrai e lasci solo il suo sesso. E' un attimo e vedi luci bianche che ti danzano intorno.

Ritorni in te lo abbracci, ti abbraccia, le mani si inchiodano contro le schiene, i polpastrelli premono a intermittenza.

Si stacca e si sposta dall'altra parte del letto, parlate, con voce bassa e toni calmi di come siete , non vuoi   distrarti più ora, le parole che escono dalle tue labbra sono accompagnate da carezze leggere, non lo lasci più solo il suo sesso, ora, no.

Un giramento di testa improvviso, si siede, si alza, non ha mangiato quasi nulla, lo segui in cucina. Alla luce delle candele più belle della città mangiate crackers e patatine e parlate di cose passate, di storie che nessuno ha raccontato mai, ma pian piano si sono composte come pezzi di un grande puzzle.

(Lights fade out. Softly.)

 
 
 

Mamma prof,

Post n°170 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

ovvero: una delle peggio cose che ti possan capitare se sei il figlio

Sì, prof di inglese mamma di figlio sedicenne. Connubio terrificante dal punto di vista del figlio, tutto preso dalle sue tempeste adolescenziali. Le due cose si conciliano con difficoltà, tanto che il mio gioiello non si fa aiutare volentieri da me. Fatto sta che il giorno prima del compito in classe, però, si aprono porte prima chiude a doppia mandata, miracolosamente!!  :))

-Mamma mi spieghi la daresion from?

Vengo colta da istinto di correzione da prof imbufalita ( anche questo un bel mistero, con i miei ho una pazienza illimitata, con lui ho persino le palpitazioni quando sbaglia in questa materia... ), ma mi trattengo e comincio a parlare pacatamente, lui in pratica disteso sulla scrivania con aria sognante e occhi persi nel vuoto.

- Allora, questo tempo lo usi se vuoi parlare di quanto dura una azione, allora se vuoi spiegare da quanto tempo studi inglese dici... ecc.. ecc.. Per esempio la frase NON CI VEDIAMO DA MESI,  ti dà l'idea della... della... ( intendevo durata della azione ).. della....

- SOLITUDINE mamma!!!

Sgrunt.

Ho riso mezz'ora.

Della serie "ognun la vede a seconda di quel che vive", ma chi avrebbe pensato mai che fosse così pure per una regola di grammatica..

:))))

 
 
 

Buona lentezza a tutti

Post n°169 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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"CHE FRETTA C'E': OGGI E' LA GIORNATA DELLA LENTEZZA

ROMA - "Lunedì 19 febbraio fai un regalo a te e agli altri: rallenta". E' questo lo slogan-invito della Giornata Mondiale della Lentezza, dichiarata dall'Associazione 'L'arte del vivere con Lentezza' nel nome di "chi vuole restare sul mondo anziché fermarlo per scendere, chi vuole tenersi la sua vita e desidera solo rallentare, per ascoltarsi e ascoltare, per riflettere e lasciare spazio alle idee e alla creatività, per vedere anziché guardare, per vivere meglio".

Lothar Seiwert, saggista tedesco autore di 'La strategia dell'orso: La forza è nella calma' (Ed. TEA, pp. 130 - 7,50 euro) scrive per l'occasione: "Nell'antica Roma la lentezza era un vero e proprio status symbol. Chi era importante, o si credeva tale, camminava lentamente. Soltanto gli schiavi andavano di fretta. Oggi i liberi cittadini si rendono schiavi del tempo: mangiano mentre scrivono e-mail, guardando contemporaneamente le notizie alla televisione, bevono caffé istantaneo, viaggiano su treni ad alta velocità". (
www.ansa.it )"

:))

Bè.. anche per questa occasione vale quel che ho detto due post fa, sono a favore della vita della lentezza, tutti i giorni, non uno all'anno.

Però, in questo caso, mi rendo conto che indirne una giornata può essere una occasione perchè chi permette di solito alla fretta di prendere il sopravvento si  fermi un attimo.

Si accorgerà che chi si ferma non è affatto perduto.

Painting: Kanshû Sôjun,The Snail

 
 
 

Considerazione

Post n°168 pubblicato il 16 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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Sono decisamente nella fase "io sono mia".

:))

Painting: Alexine Good, Stretching Woman

 
 
 

Ogni giorno una festa

Post n°167 pubblicato il 14 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

L'ho detto diverse volte qui ormai, ma mi ripeto volentieri. Da sempre non sopporto le feste, le celebrazioni, i riti, i festeggiamenti per le ricorrenze, quelle atmosfere che si creano di divertimento obbligato, mi spiace, ma proprio non mi piace tutto ciò.

Oggi gli innamorati fan festa, il giorno della mamma le si regala un fiore, quello del papà una cravatta che forse non metterà mai, quello del ricordo un pensiero a chi è stato peseguitato, poi il resto dell'anno ignorato del tutto, il giorno dei morti un fiore e una preghiera su una tomba ignorandone poi il pensiero dal giorno dopo.

No, mi spiace, se sono innamorata ogni giorno è per me san valentino e ogni giorno ho un pensiero per chi ha patito ingiustizia e per gli orrori e per chi non c'è più e per chi c'è e ha desiderio di avere un mio pensiero e per chi  cerca di fare di ogni giorno un giorno speciale e indimenticabile

nonostante tutto...

 
 
 

C'è chi parte

Post n°166 pubblicato il 11 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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Spero che chi sta per partire, andandosene, si volga un attimo indietro, sorrida, un cenno di saluto con la mano, poi imbocchi la nuova via con passo deciso senza che quel sorriso si spenga, con dentro agli occhi quello che lascia perchè non ne svanisca il ricordo.

Così che lontano nel tempo e nello spazio, ripensandoci e passati i giorni della amarezza e della rabbia, possa sentire a distanza il profumo del mare, vederne il colore, rivivere il piacere del sole sul viso, di una casa e di una amica che lo hanno accolto e possano i suoi occhi giocare di nuovo con un piccolo aquilone colorato contro un cielo blu.

Lascio a lui il loro abbraccio.

 
 
 

Indignazione

Post n°165 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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S.,  studente macedone, rischia di essere espulso perchè qui solo con permesso di studio e non studia.

Non so che fare, non so che fare... stamane i suoi occhi chiedono aiuto, ma le sue braccia stanno conserte a sottolineare il suo mettermi in guardia contro qualunque mio istinto di avvicinamento. Questo successivamente alla convocazione in presidenza al termine dello scrutinio.

Il prete ieri agli scrutini col cavolo ha mosso una parola per dimostare la sua "carità cristiana" e  tutti gli altri concordi nell'additare S. come un "soggetto" destinato a una vita ai margini.

Ho provato a suggerire atteggiamenti di apertura. Tutti sordi. Dalla presidenza che mi aspetto, gli ha detto di rigare dritto, che qui da noi E' SOLO OSPITE.

Non ho risposto alle sue provocazioni quando ce ne sono state e lui ha capito che con terreno poco fertile tanto vale lavorare. Questo fino a ieri. Stamane è astioso e legge le parole come sono scritte. E' così difficile dunque capire che un atteggiamento di sfida a sfida non può che portare a chiusura completa?

Ma sì, freghiamocene, tanto, uno in meno che dà pensiero vero?

Ma spendiamo tante parole per la ragazza che fa fatica a scuola, che però ha accettato di entrare nella sfera del prete, che PERCIO' è stata da lui affiancata ad uno stuolo di sue adepte, che la stanno aiutando a superare questo momento difficile!!!!

S. è musulmano, non si avvale.

Painting: Pathway to understanding, Steven Bendrick

 
 
 

Post N° 164

Post n°164 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

Andando a caso consideravo girando per strade vuote
che l’equilibrio si vede da sè si avverte immediatamente
Ribussa ai miei pensieri un desiderio di ieri
ed è l’eterna lotta tra sesso e castità
Chissà com’è la tua vita oggi
e chissà perché avrò abdicato

Scorrono gli anni nascosti dal fatto che c’è sempre molto da fare
e il tempo presente si lascia fuggire con scuse condizionali
Ribussa ai miei pensieri un desiderio di ieri
ed è l’eterno scontro tra sesso e castità

Chissà com’è la tua vita oggi
e chissà perché avrò abdicato

Tra i sussurri l’indolente ebbrezza di ascendere e cadere qui
tra la vita e il sonno, la luce e il buio dove forze oscure
da sempre si scatenano

Felici i giorni in cui il fato ti riempie di lacrime ed arcobaleni
della lussuria che tenta i papaveri con turbinii e voglie

……chissà perché avrò abdicato con te riproverei….
Per capriccio gioco per necessità
Mi divido così tra astinenza e pentimenti
tra sesso e castità


Concetto di persona "a modo".

Ci hanno svezzato con l'idea che per essere a modo si debbano avere comportamenti  "corretti", il corretto costruito su torri di ipocrisia.

Per quanti tentativi facciamo per ribellarci a questo concetto, siam solo brutte copie della persona libera da esso.

Mi ha preso una cosa strana un paio di ore fa. Guardavo Abbie fare una passeggiata odorando il sapore dell'aria fresca sul lungomare, mentre volgeva il viso al sole con gli occhi semichiusi e le mani nel collo del cappotto per stringerlo a sè e difendersi dal freddo. Aveva una espressione così beata...

Mi sono chiesta da dove comincerei volendo fare "pulizia" nella mia vita. Una persona che si vuole vendere come l'ultimo dei cinici, ma che ha il cuore di burro, mi ha insegnato il valore della coerenza, ma temo di non averlo imparato.

Già, volessi tornare immacolata agli occhi del mondo, volessi essere a pari con quello che il mondo si aspetta da una signora quasi cinquantenne, maritata e madre,  che dovrei fare?

  1. confessare un segreto inconfessabile;
  2. dire addio per sempre a una persona cara;
  3. smettere di essere sempre così terribilmente accomodante;
  4. dire le cose che sento senza timore di ferire nessuno;
  5. sopire le tentazioni;
  6. curarmi del mio piccolo mondo antico ignorando le moderne diavolerie;
  7. scegliere chi mi sceglie per come sono e non come vorrebbe che fossi;
  8. dimenticare i sogni.

Ci sono giorni in cui davvero vorrei tornare indietro e rifare tutto, stile sliding doors.

Altri in cui non rinuncerei per nulla al mondo a quel che ho e che cerco.

Così, un continuo altalenare "tra sesso e castità"

 
 
 

Così imparo a gestire il pubblico.

Post n°163 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

Ho guardato Medusa negli occhi oggi e son rimasta impietrita. 

 ( Painting: Caravaggio, Medusa )

 
 
 

Nuotando nell'aria

Post n°162 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da daughterofthedesert

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( " Se si chiude la porta la notte potrebbe durare per sempre" da " L'arte del sogno" )

C'è tanto di onirico nel modo in cui mi muovo dentro il mondo. Sogni a occhi aperti e occhi chiusi fan sì che io nuoti nell'aria come Stephane e giochi con la macchinetta del presente e del passato e veda cavallini di pezza cavalcare con grazia.

Non risolve, ma aiuta.

:)

 
 
 

Post N° 161

Post n°161 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

Boicotta

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 e

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( aggiunto dopo aver ascoltato le rivendicazioni del bracchetto )

 
 
 

A Viola - In ricordo della visita ad Auschwitz - Birkenau

Post n°160 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

Piangi Viola sì, ricorda quelle piccole scarpette, prenditi dentro una molecola dello strazio di quel bambino, di quella gente strappata alla vita, di quelli sbattuti contro il muro della morte, di quelli che son diventati fumo.

Tienila dentro e mescolala alla rabbia per dire basta con voce forte a tutti gli orrori della miseria umana.

Piangi e con te lo facciano tutti quelli che hanno i tuoi anni e i figli dei tuoi figli e non solo il 27 di gennaio.

 
 
 

Post N° 159

Post n°159 pubblicato il 19 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

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Oggi sole e cielo azzurro dopo le nebbie della primissima mattina. Se non avessi pacchi di compiti da correggere la spiaggia sarebbe mia ora, ma provo a resistere al suo richiamo. Ho addosso una frenesia strana: cammino su una corda trovando un gusto enorme per l'equilibrio instabile; sento che potrei cadere da un momento all'altro, ma fisso gli occhi su un punto preciso che mi fa posare il piede nel modo giusto per proseguire.

Il modo giusto...

Cosa è giusto per me ora?

Dò retta al canto delle sirene, mi metto su il cappellino nuovo e filo al mare.

Magari è quello il MIO giusto.

Painting: Eliyar Alimirzayev, Tightrope Walker

 
 
 

Punto vs Puntini

Post n°158 pubblicato il 17 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

Punti, virgole, punti e virgola e due punti sono diventata merce rara negli sms.

Sostituiti dai puntini di sospensione.

A sottolineare quanto tutto è sospeso, nulla definitivo, tutto passibile di ribaltamento, se vogliamo dare una giustificazione più nobile alla semplice pigrizia di andarsi a cercare i tasti dei vari altri segni, visto che c'è il comodo e rapido tasto 1.

Ma se la ragione fosse la pigrizia, basterebbe cliccare una sola volta. Punto. E a capo.

Ma no, sarebbe troppo drasticamente finale.

Invece resta sempre il non detto perchè non si ha voglia o tempo di finire il discorso, o forse vogliamo lasciare che l'interlocutore viaggi con la fantasia...

Si sa mai

....

 
 
 

La verità

Post n°157 pubblicato il 15 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

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"Lascio la scuola materna  mentre il piccolo piange disperato e negli occhi tutta la mattina ho quei lacrimoni e quelle manine che si protendono a me..."

"Fa come facevi tu..."

"Eh? Che dici? Ma se i ricordi migliori della mia carriera scolastica sono quelli dell'asilo, il mitico Asilo Baldini ( grazie mamma di non avermi mandato dalle suore) ...."

"Ti sbagli mia cara, forse non ci hai pensato bene... " Rispondeva così scrutando la mia incredulità, sì, perchè mamma non guarda la gente, la trapassa con gli occhi e legge tutto dentro e sa sempre tutto.

Questa conversazione 13 anni fa, fu lì che cominciai seriamente a chiedermi quale confine divida la verità vera e la verità che noi ci costruiamo per difenderci dai cattivi ricordi o da una realtà che temiamo ci possa fare male.

A forza di rivestirla di strati di false consapevolezze ci illudiamo di farci meno male, ma poi finisce che soffi un vento un poco più forte che tutta la nostra costruzione bella bella se ne vada in malora.

E restiamo nudi. E abbiamo freddo.

Ma forse non siamo stati mai così bene.

Painting: Edward  Hopper, Evening Wind

 
 
 

Delizie

Post n°156 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da daughterofthedesert

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Adoro le figurine al mare di Vettriano, che si specchiano nell'acqua, deliziosamente snobbish sia che sian signori sia che sian servitori,  alle prese con venti impertinenti o sole cocente, per quei colori caldi e quelle pose sospese.  Oggi stavo per comprare questo, su legno.( una copia eh!! )

Jack Vettriano, Mad Dogs

 
 
 

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