MUSICA GENTE

FEAR OF THE DARK

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: MR.finanza
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 124
Prov: LE
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

ULTIME VISITE AL BLOG

snoopy.ftpesten1349pleadi3fulvius76MaximilianCadydaniele.v1982trauma75slipnot0fct44giuliana.torresendistajnerMOTOCICLISTA1978navighetortempounamamma1comelunadinonsolopol
 

ULTIMI COMMENTI

ottima scelta. ciao
Inviato da: Daiana.26
il 19/06/2009 alle 17:55
 
cazzo io nn li ho nemmeno trovati quei biglietti!!!!!!...
Inviato da: froggy18
il 04/02/2009 alle 20:49
 
e qual è il tuo preferito??XD...
Inviato da: froggy18
il 04/02/2009 alle 20:47
 
COMPLIMENNNNNTISSSSIMI PER IL POST E PER IL BLOG IN...
Inviato da: gandalab
il 10/09/2008 alle 10:54
 
Cazzo che grandi gli Slayer! peccato che li ho visti una...
Inviato da: Thrasher1
il 13/08/2008 alle 21:54
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

INFERI

Per me si va nella città dolente,

 Per me si va nell'eterno dolore,

 Lasciate ogni speranza, voi, ch'entrate!

 

IL MIO TATUAGGIO

 
 
 

 

 

« Messaggio #492Messaggio #494 »

Post N° 493

Post n°493 pubblicato il 17 Settembre 2006 da MR.finanza
Foto di MR.finanza

INTERVISTA: BLIND GUARDIAN L'occasione è troppo ghiotta e la calata in Italia di Hansi Kürsch e André Olbrich è troppo importante per poter passare inosservata. Ecco quindi che in un tranquillo pomeriggio mi reco a Milano per scambiare quattro chiacchiere con i simpaticissimi tuttofare dei Blind Guardian arrivati tremendamente in ritardo al nostro appuntamento causa problemi con i bagagli all’aeroporto! Questa lunga intervista è stata realizzata durante un’interessantissima conferenza stampa dove i due bardi non sono stati assolutamente avari di parole rivelandosi, se mai ce ne fosse stato bisogno, due persone veramente gentili e alla mano! Buon lettura…!


Molte persone si erano lamentate dicendo che “A Night at the Opera” fosse troppo poco metal. Ora dopo un veloce ascolto del nuovo disco sembra che abbiate cercato di andare oltre, potete parlarcene?
Hansi: Le lamentele riguardanti “A night at the opera” provenivano da pochissime persone. Tuttavia i giudizi negativi si fanno maggiormente sentire rispetto alle opinioni positive e quindi sembrava che nonostante il disco fosse piaciuto ad un buon numero di persone in realtà la quantità di persone che non lo aveva apprezzato fosse maggiore. Canzoni come “…And then there was silente”, “Battlefield”, “Punishment divine” e “The soulforged” sono considerate tra le migliori composizioni dei Blind Guardian e per questo motivo “A night at the opera” non può essere considerato un album brutto. Inoltre questo disco è molto più complesso e sofisticato rispetto alla nostra produzione passata e rappresentava quindi una sorta di sfida, non solo per noi ma anche per l’ascoltatore. Dal mio punto di vista è valsa la pena realizzare quest’album in quanto avevamo bisogno di allontanarci da “Nightfall in middle earth” che può essere considerato un album perfetto. Avevamo bisogno di creare un nuovo concept e “A night at the opera” non rappresenta certo la fine di un percorso e, infatti, abbiamo cercato di sviluppare nel nostro nuovo album quegli aspetti positivi che erano nati proprio con quel disco. Ci siamo inoltre resi conto che avevamo commesso alcuni errori come ad esempio mantenere sullo stesso livello sia la voce sia gli strumenti facendo in modo che le linee vocali non diventassero le linee guida di tutto il disco.
Questa volta invece sin dall’inizio del processo di songwriting siamo partiti con l’idea di concentrarci esclusivamente sulle linee vocali. Questa è stata la prima cosa che abbiamo deciso e tutte le canzoni che sono state composte seguono questa idea. Abbiamo cercato di mantenere tutti gli aspetti positivi di ogni album dei Blind Guardian e abbiamo cercato di introdurre nuovi elementi. In ogni album cerchiamo sempre di fare qualcosa di nuovo, di inventare qualcosa di nuovo e di non copiare noi stessi. Alcune parti del nuovo album porteranno nuovi aspetti nel sound dei Blind Guardian sempre però rimanendo fedeli al nostro classico sound.

André: Abbiamo avuto la sensazione che “…And then there was silence” fosse assolutamente il meglio per quel che riguarda il lato epico dei Blind Guardian e questa volta abbiamo cercato di cambiare il nostro concept introducendo nuove parti epiche e cercando di tornare indietro alle nostre origini con canzoni più dirette. Per quando riguarda le parti di chitarra abbiamo cercato di ridurre le sue orchestrazioni e abbiamo anche diminuito i cori ottenendo così una ritmica basata su chitarra, basso e batteria e chitarra solista che supporta solo la strofa principale.

Vi siete resi conto di essere entrati a far parte, album dopo album, della vita delle moltissime persone che vi seguono ormai da anni?
Hansi: Si, lo sappiamo ed è per noi un grande onore. Nella stessa maniera ne siamo molto sorpresi perché l’obiettivo fondamentale di ogni artista, e in particolare dei musicisti, è quello di toccare le persone e il fatto di esserci riuscito dimostra che quello che stiamo facendo è giusto soprattutto quando i nostri fans crescono con noi e seguono i nostri stessi obiettivi, è davvero un grande piacere.

André: Sapere che possiamo suscitare delle vere emozioni al nostro pubblico trascinandolo all’interno di una storia e trasmettere, con canzoni diverse, emozioni diverse che non sentiamo solo noi, mentre componiamo e pensare che anche queste persone provano le nostre stesse emozioni, mentre ascoltano i pezzi che abbiamo composto, è semplicemente fantastico.

Continuando a parlare a proposito di “Fly”, perchè hai scelto la storia di Peter Pan e di “Finding Neverland”?
Hansi: Perché mi sembrava ottima. Stavo cercando qualcosa di positivo sebbene qualcuno muoia all’interno del film e anche nella canzone. La storia in sé racconta di Peter Pan che raccoglie alcuni ragazzi che stanno morendo e quindi si tratta di una storia triste. Tuttavia crea delle sensazioni positive nonostante sia una canzone legata al tema della morte. Penso inoltre che Peter Pan sia un personaggio molto positivo e la musica di questa canzone è di stampo molto personale e rappresenta una ribellione perché questo non è forse quello che la gente si aspetta, soprattutto perché “Fly” è stata presa come singolo, anche se si presenta molto diversa dagli altri brani presenti sull’album non solo per quanto riguarda al testo ma anche per la musica stessa. Un altro motivo per cui abbiamo scelto questo brano è la presenza di una seconda versione di “Fly” intitolata “Dead sound of misery” inserita alla fine dell’album come bonustrack. Mi sembrava molto interessante parlare di due argomenti così diversi, uno che riguarda un aspetto felice e l’altro che riguarda la morte, e queste due versioni opposte rappresentano una soluzione ottima.

Ci sono altre canzoni in questo album ispirate da altri soggetti?
Hansi: Si, per esempio “This will never end” racconta la storia, ispirata da un racconto di un autore tedesco, di un pittore francese, Gustave Dorè, il quale incontra la morte che gli dice: “Stai per morire!” e dopo questa rivelazione Gustave cerca un modo per sfuggirle. Ho scelto soggetti differenti e questi hanno portato alla creazione di “A twist in the myth”, poiché ogni cosa segue una sua direzione e poi può cambiare; leggendo i testi o seguendo la musica puoi arrivare a un finale sbagliato dato che le cose possono cambiare improvvisamente.

In quale maniera il vostro nuovo batterista ha influenzato le vostre nuove canzoni?
Hansi: E’ abbastanza difficile rispondere in quanto la maggior parte delle canzoni era già stata composta. André ed io abbiamo usato un programma per incidere le parti di batteria. Avevamo già in mente le parti di batteria e Frederik le ha semplicemente riproposte dal vivo. Portiamo il materiale in studio e iniziamo ad ascoltarlo. Dopodichè ognuno è libero di dire come la pensa e di portare nuove idee. Abbiamo utilizzato questo metodo anche con il nostro produttore cercando quindi di trovare uno stile moderno ma al tempo stesso di rimanere legati alle origini del suono dei Blind Guardian. Questo è anche uno dei tanti motivi per cui abbiamo scelto Frederik alla batteria: lui suono molto progressive, ma allo stesso tempo è legato allo stile di Thomen che abbiamo comunque cercato di mantenere all’interno della nostra musica. Frederik ha avuto un ruolo fondamentale nella parti di percussioni, flauti e cornamuse che avete probabilmente riconosciuto in “Carry the blessed home”. Le ha composte e le ha suonate tutte lui.


E quanto forte sarà la sua influenza nei vecchi pezzi dei Blind Guardian?
André: Frederik cerca di mantenere lo spirito originale delle canzoni, certo in “Fly” ci sono delle parti differenti, ma in generale non si nota che alla batteria c’è un altro.

Hansi: Frederik è stato ed è ancora un grande fan dei Blind Guardian e conosce molto bene i brani. Ha fatto il provino suonando “Time stands still”, “…And the there was silence” e “Journey through the dark” e ascoltandolo e guardandolo ci siamo resi conto che il suo modo di suonare era molto simile a quello di Thomen. Ci ha fatto una grande impressione e inoltre conosceva molto bene il vecchio materiale e quindi era perfetto per registrare le parti di batteria del nuovo album.

Cosa pensate dei Savage Circus?
Hansi: Thomen ha iniziato a provare con loro prima di lasciare la band e quindi questo suo progetto non è legato alla sua separazione dai Blind Guardian. Sinceramente il suo nuovo lavoro non ci interessa, ho ascoltato solamente due demo track, sono canzoni fatte molto bene, ma è roba che non fa per noi.

Molte persone ascoltando il disco dei Savage Circus hanno detto che sembrava di sentire un nuovo disco dei Blind Guardian, quindi questo avrebbe potuto colpirvi, oppure no?
(Risate da parte di André ed Hansi n.d.a.)
André: Penso che se una band decide di suonare in maniera non originale non è certamente la giusta maniera per raggiungere il successo. Una band deve trovare il proprio stile e creare la propria musica e se tu vuoi ottenere il rispetto della gente devi seguire questa via che è certamente la migliore.

Hansi: A ogni modo non sta a noi giudicare.

Probabilmente voi siete l’unica band metal che ha cercato di andare oltre il semplice concetto di heavy metal album dopo album. Che cosa pensata a proposito del futuro dell’heavy metal, c’è ancora qualcosa da scoprire o da inventare?
Hansi: Siamo ancora dei grandi fans dell’heavy metal, ma devo ammettere che molte band non hanno nulla di nuovo nelle loro composizioni perché sono convinti che il suono pesante, tipico degli anni ottanta debba essere sempre presente all’interno del songwriting metal e usano sempre gli stessi modelli. Invece noi, così come molte altre band, pensiamo che non ci sia nulla di male nell’assimilare altri schemi che magari non sono così comuni nell’heavy metal, ma che si possono adattare molto bene a questo genere. Forse è proprio questo il segreto della composizione e penso che noi siamo una delle poche band che sia riuscita in questa cosa. Tra i fan e i musicisti c'è un concetto diverso di evoluzione, di velocità e di dinamica e molto spesso questi concetti si confondono tra loro. Se si analizza a fondo quello che noi suoniamo si trovano molti elementi legati alla musica celtica, oppure parti più progressive come capita in “Another stranger to me” o in “Fly”. Aggiungiamo sempre dei nuovi elementi, rimanendo comunque sempre legati all’heavy metal. Bisogna cercare di fare propri nuovi elementi, ma allo stesso tempo bisogna adattarli al proprio stile.

André: Il tempo passa e bisogna cercare di coglierne lo spirito: quello che c’è intorno a noi, ogni giorno ogni cambia e dopo cinque anni non puoi fare le stesse cose; ogni cosa cambia e bisogna andare avanti tenendo conto di tutto quello che ti circonda, si devono capire e vivere i cambiamenti e quindi di conseguenza cambiano anche i sentimenti e la propria musica. Se vuoi provare ad essere “vero” e vivere in questi tempi devi provare ad esprimere il tuo sound in maniera moderna mentre se guardi al passato, agli anni ottanta, non è certamente la via giusta.

Hansi: Vorrei aggiungere ancora una cosa: credo che molti fans si aspettino che i Blind Guardian si comportino in questa maniera. Non credo realmente che la gente apprezzerebbe se facessimo un altro “Imaginations from the other side”…beh certo, forse è in assoluto il miglior album mai suonato dai Blind Guardian ma se lo facessimo diventerebbe una copia sputata risultando quindi un fallimento. Questo è molto importante per noi in quanto siamo dell’idea…

André: …di rimanere legati alle idee che abbiamo avuto in passato, ma cerchiamo comunque di fare sempre nuovi passi in avanti utilizzando nuovi elementi per creare uno stile proprio dei Blind Guardian.

Vi siete mai sentiti sotto pressione per tutto quello che avete fatto in passato, cercando anche di non deludere le aspettative del pubblico?
Hansi: La musica che suoniamo non è per tutti, penso che ci voglia un certa predisposizione per ascoltarla, bisogna essere aperti mentalmente. Non abbiamo mai pensato di essere un gruppo modaiolo che vende milioni di dischi. Non è impossibile, ma credo che sia veramente difficile che ciò possa accadere. In ogni modo nel corso di questi anni abbiamo sempre creduto in noi stessi e non abbiamo mai dato retta più di tanto a quello che diceva la gente. Se ascolti le opinioni e le lamentele sei perduto. Durante il songwriting ti dimentichi di tutto ciò e non c’è alcun tipo di pressione. Abbiamo il nostro stile e il nostro modo di comporre e ci prendiamo tutto il tempo che serve.

André: Alla fine del missaggio siamo veramente soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto. Riusciamo sempre ad ottenere qualcosa di un certo livello e non c’è nulla da rimpiangere. C’è solo soddisfazione per il risultato ottenuto dopo un lungo processo creativo.

Parlando di progetti futuri, avete intenzione di realizzare un album orchestrale. Che cosa ci potete dire a riguardo?
Hansi: Probabilmente è il progetto più ambizioso a cui abbiamo mai lavorato fin’ora, ma non è ancora finito. Si tratta di musica classica orchestrale legata allo stile dei Blind Guardian. La differenza sta proprio nel fatto che la musica è stata composta per un’orchestra e io canto in uno stile più adatto ad una “rock opera”. Stiamo ancora lavorando a questo progetto e credo ci vorranno ancora circa diciotto mesi per vederlo finito. Il songwriting è già praticamente finito…

André: …circa il 90% delle cose sono state fatte si…

Hansi: Direi che questo album potrebbe essere il successore di “Nightfall in middle earth”: ha un andamento molto celtico ed orchestrale ma non è così heavy come “Nightfall”.

André: La musica, completamente basata su storie fantasy vi porterà nel mondo di Tolkien. Secondo me è musica fantastica, la migliore che abbiamo mai scritto!

Avete cambiato etichetta: quanto è stato difficile questo passaggio dopo tutti questi anni con la Virgin?
Hansi: Siamo stati fortunati che la Emi e la Virgin siano state d’accordo nella risoluzione del contratto. Non volevamo più avere nulla a che fare con loro perché crediamo abbiano fatto un errore con il DVD e una volta finito il periodo stabilito dal contratto non avevamo più intenzione di avere a che fare con una major. Abbiamo allora iniziato a metterci in contatto con le migliori case indipendenti in Germania e alla fine ci siamo messi d’accordo con la Nuclear Blast perché è un’etichetta molto ambiziosa. Loro curano molto la scena heavy metal e sembra che abbiano capito quali siano le nostre vere intenzioni, quindi non è solo una questione di vendite ma anche di qualità.

Scrivendo i brani del nuovo album avete tenuto in considerazione l’aspetto live dei pezzi?
Hansi: E’ da “Somewhere far beyond” o da “Tales from the twilight world” che ne teniamo conto. Tuttavia durante la fase compositiva l’aspetto live non è molto considerato. Pensiamo che se un pezzo abbia bisogno di qualcosa in più noi dobbiamo fornirglielo. Realizzando canzoni troppo complesse come in “A night at the opera”, ci siamo resi conto delle possibilità e dei limiti solo durante il songwriting e quindi è stato ovvio che in questo nuovo album non ci sarebbe stato un muro di chitarre oppure un muro di cori. Da questo punto di vista, anche se non le abbiamo ancora suonate dal vivo, credo che un 70/80% dei pezzi sia abbastanza semplice da riproporre dal vivo.

André: A mio parere i nuovi brani sono più legati alle origini della nostra musica presentandosi quindi più diretti. Sono quindi molto più facili da suonare. Abbiamo provato a suonare “Fly” che è il brano più difficile da riproporre dal vivo e abbiamo ottenuto un sound molto “groovy”, molto rock. L’abbiamo suonata ad Instanbul e a Mosca e i fan hanno apprezzato moltissimo. Di solito quando proponiamo un brano inedito, come nel caso di “Imaginations” o di “Nightfall” la reazione del pubblico era sta molto tranquilla, mentre “Fly” è stato il brano che a coinvolto fin da subito tutti i presenti.

Hansi: ”Fly” rappresenta qualcosa di diverso e di differente ed è molto interessante riproporla dal vivo.

Prima avete detto che il DVD è stato un fallimento…che cosa intendevi dire?
Hansi: Avevamo stabilito quella che era la data di pubblicazione, parlo per quello che riguarda la Germania, non so cosa sia accaduto negli altri paesi. Comunque in Germania nel giorno dell’uscita, che è il giorno più importante per un gruppo metal, il DVD non era nei negozi perché quelli della Virgin avevano avuto dei problemi non riuscendo a rispettare le scadenze nonostante avessero avuto tempo a sufficienza. Ci siamo quindi detti che questo era un DVD, ovvero del materiale live che vende sempre così così ma se questo incidente dovesse succedere con il nuovo album, sul quale abbiamo investito 2-3 anni della nostra vita…provate a immaginare! Così ci siamo detti:” terminiamo il contratto oppure troviamo un'altra soluzione” perché non volevamo che questo accadesse anche con il nuovo album e loro hanno risposto :”ok, se volete questo per noi va bene” …e questo episodio la dice lunga su di loro…(risate generali N.d.A.)

Avete in programma una nuova edizione del Blind Guardian Open Air?
Hansi: Sì certamente, ma abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo perché è molto difficile organizzare tutto quanto. Siamo sempre stati coinvolti nel lato “business” di questo mondo, non siamo solo dei musicisti. Sappiamo dopo l’esperienza del primo Blind Guardian Festival quanto lavoro ci voglia per organizzare un evento del genere. Inoltre dobbiamo trovare qualcosa di speciale per la seconda edizione. Penso che la pubblicazione del nostro progetto orchestrale possa essere una buona occasione per realizzare un secondo festival anche perché penso che un festival di questo tipo sia opportuno per introdurre dal vivo quel tipo di musica.

Hansi hai la capacità di scrivere parole e messaggi molto forti parlando di argomenti della vita di tutti i giorni…come fai?
Hansi: Ho cominciato a capire questa cosa ad un certo punto. Agli inizi cercavo di essere complicato e sofisticato, in seguito ho iniziato a scrivere storie legate ad argomenti che mi affascinavano; poi improvvisamente ho iniziato a leggere poesie cercando di interpretarne il messaggio in profondità. Da quel momento ho capito che queste poesie trattavano di argomenti molto semplici utilizzando però parole molto forti e da qual momento ho iniziato a scrivere in quel mondo, anche se ci è voluto molto tempo per arrivare a questo modo di scrivere.

Cosa potete dirmi riguardo all’artwork del disco?
Hansi: Come era già accaduto con il singolo anche la copertina di “A twist in the myth” è stata disegnata da Anthony Clarkson artista molto influenzato da Andreas Marschall, che ha curato le nostre precedenti copertine. Quello che potete vedere sulla cover è un bellissimo paesaggio con al centro un portale verso un altro mondo. Questa cover è molto bella ed è parecchio differente rispetto allo stile di Marschall. Penso che sia una cover unica, in grado attrarre la gente.

A parte film e libri quali sono gli altri temi che ispirano i tuoi testi?
Hansi: Diciamo che un po’ tutta la mia vita ispira i miei testi. È difficile da spiegare: a volte qualcosa di quotidiano, altre volte l’ispirazione viene da mio figlio, non che mio figlio diventi protagonista dei miei testi, però a volte mi porta a pensare a determinate cose come ad esempio l’essere padre oppure anche semplicemente quando ti dice qualcosa. Si tratta di diversi pensieri a volte anche di piccole cose. Ad esempio il testo di “Down where I am” dei Demons & Wizards è nato un giorno quando ho incontrato un ragazzo al supermercato con cui parlavo già da tempo: egli mi disse che aveva un bambino con la sindrome di Down, mi raccontò la sua storia chiedendomi poi di farne una canzone e io gli risposi semplicemente che forse lo avrei fatto.

Perché vediamo sempre più raramente andreas marschall dipingere copertine di gruppi tedeschi? È una questione di soldi oppure altro?
André: Ha cambiato lavoro, diventando un produttore video. La pittura è diventata un po’ come il suo secondo lavoro, una specie di hobby. Durante gli anni ottanta era molto coinvolto ed era il disegnatore di molte copertine metal ma oggigiorno credo che sia molto più interessato nella produzione di video.

Hansi: Credo che sia il migliore da un certo punto di vista. Ha raggiunto il massimo con copertine come quella di “Somewhere far beyond” o di “Imaginations from the other side” per il grande numero di dettagli.

Avete mai pensato di registrare un album acustico con nuovo o vecchio materiale?
André: Si, avevamo pensato a questa cosa nel 1998 quando facemmo un tour acustico in Sud America ma poi abbiamo capito che quello non era il periodo giusto per realizzare un disco acustico dato che proprio in quegli anni molti stavano registrando un disco acustico. Quindi ci siamo detti che visto che lo facevano tutti noi non lo avremmo fatto (risate n.d.a.)

Hansi: Adesso come adesso penso che potremmo registrare un disco acustico come abbiamo fatto per il progetto orchestrale, quindi con tutti i nostri brani arrangiati esclusivamente per la chitarra acustica.

Andrè quali sono le tue influenze musicali come chitarrista?
André: Non penso di avere molte influenze perchè quando suono mi concentro sulla musica dei Blind Guardian e seguo le mie emozioni. A ogni modo quando iniziai ad ascoltare metal i primi chitarristi che mi colpirono furono Michael Schenker, Eddie Van Halen…proprio agli inizi degli anni ’80. Più avanti rimasi sedotto da chitarristi come Marty Friedman, Steve Vai, Brian May e Ritchie Blackmore. In particolar modo questi ultimi chitarristi, essendo molto diversi tra di loro, ti fanno capire che non ho uno stile che mi ha particolarmente influenzato.

Ci saranno altri singoli tratti dal nuovo album?
Hansi: Sì, il prossimo singolo sarà “Another Stranger Me”; abbiamo deciso per questo brano perchè oltre a “Fly” pensiamo che sia una delle canzoni più particolari di questo nuovo album. Anche questa è molto rock ma molto diversa dalle altre. Le liriche parlano a proposito di un ragazzo schizofrenico il quale dopo essersi reso conto di possedere diversi aspetti del suo io interiore, cerca di trovare una situazione di pace ed equilibrio. Purtroppo non riesce ad ottenere quello che cerca perchè non trova il modo di controllare le sue attitudini violente. Questa situazione nega l’esistenza di questo ragazzo il quale non ha la possibilità di vivere una vita normale. Per questa canzone gireremo anche un videoclip. Su questo nuovo singolo sarà inoltre presente la cover di un pezzo dance anni settanta, “Dream a little dream of me” dei The Mamas and the Papas. Per l’edizione giapponese ci sarà anche una ballad e altro materiale come delle canzoni registrate in versione demo.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: MR.finanza
Data di creazione: 10/04/2006
 

ULTIME VISITE AL BLOG

snoopy.ftpesten1349pleadi3fulvius76MaximilianCadydaniele.v1982trauma75slipnot0fct44giuliana.torresendistajnerMOTOCICLISTA1978navighetortempounamamma1comelunadinonsolopol
 

Artista: Metallica
Titolo: Master Of Puppets

End of passion play, crumbling away
I'm your source of self-destruction
Veins that pump with fear, sucking darkest clear
Leading on your death's construction

Taste me, you will see
More is all you need
You're dedicated to
How I'm killing you

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets, I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master

Needlework the way, never you betray
Life of death becoming clearer
Pain monopoly, ritual misery
Chop your breakfast on a mirror

Taste me you will see
More is all you need
You're dedicated to
How I'm killing you

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets, I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master

Master, master
Where's the dreams that I've been after?
Master, master
You promised only lies
Laughter, laughter
All I hear and see is laughter
Laughter, laughter
Laughing at my cries
Fix me

Hell is worth all that, natural habitat
Just a rhyme without a reason
Never-ending maze, drift on numbered days
Now your life is out of season

I will occupy
I will help you die
I will run through you
Now I rule you, too

Come crawling faster
Obey your master
Your life burns faster
Obey your master
Master

Master of puppets, I'm pulling your strings
Twisting your mind and smashing your dreams
Blinded by me, you can't see a thing
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master
Just call my name, 'cause I'll hear you scream
Master
Master


 

TAG CLOUD

 

ULTIME VISITE AL BLOG

snoopy.ftpesten1349pleadi3fulvius76MaximilianCadydaniele.v1982trauma75slipnot0fct44giuliana.torresendistajnerMOTOCICLISTA1978navighetortempounamamma1comelunadinonsolopol
 

Fear Of The Dark


Traduzione di Fear Of The Dark


I am a man who walks alone
And when I'm walking a dark road
At night or strolling through the park

When the light begins to change
I sometimes feel a little strange
A little anxious when it's dark

Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
Fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there

Have you run your fingers down
the wall
And have you felt your neck skin crawl
When you're searching for the light?
Sometimes when you're scared
to take a look
At the corner of the room
You've sensed that something's
watching you

Have you ever been alone at night
Thought you heard footsteps behind
And turned around and no one's there?
And as you quicken up your pace
You find it hard to look again
Because you're sure there's
someone there

Watching horror films the night before
Debating witches and folklores
The unknown troubles on your mind
Maybe your mind is playing tricks
You sense, and suddenly eyes fix
On dancing shadows from behind

Fear of the dark, fear of the dark
I have constant fear that something's
always near
Fear of the dark, fear of the dark
I have a phobia that someone's
always there

When I'm walking a dark road
I am a man who walks alone


 

ULTIMI COMMENTI

ottima scelta. ciao
Inviato da: Daiana.26
il 19/06/2009 alle 17:55
 
cazzo io nn li ho nemmeno trovati quei biglietti!!!!!!...
Inviato da: froggy18
il 04/02/2009 alle 20:49
 
e qual è il tuo preferito??XD...
Inviato da: froggy18
il 04/02/2009 alle 20:47
 
COMPLIMENNNNNTISSSSIMI PER IL POST E PER IL BLOG IN...
Inviato da: gandalab
il 10/09/2008 alle 10:54
 
Cazzo che grandi gli Slayer! peccato che li ho visti una...
Inviato da: Thrasher1
il 13/08/2008 alle 21:54
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 

DRAGON

 

DRAGON 2

 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963