Mediterranean

(ANSAmed) - ROMA - ''E' arrivato il momento di lavorare per mettere in pratica il piano a cui Berlusconi lavora da un decennio'', cioe' il piano Marshall per la Palestina cui Israele da' il suo appoggio ''al cento per cento''. Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu in una conferenza stampa con il suo omologo italiano Silvio Berlusconi. Si tratta di un piano di pace, ha aggiunto, che rilancia l'economia e punta a sviluppare il turismo in questa zona. Netanyahu ha spiegato che Berlusconi gli ha mostrato uno studio per il rilancio del turismo che potrebbe portare, come punto di partenza, ''all'arrivo di un milione di turisti che creerebbero posti di lavoro per palestinesi''. Tutto cio', ha proseguito, ''creerebbe notevoli miglioramenti nelle condizioni di vita e, di conseguenza, la diminuzione degli estremisti e l'aumento dei moderati''. Si tratta del resto di una terra che non puo' che essere un'attrazione per i turisti, basti pensare ha aggiunto a luoghi come Nazareth, Betlemme, Gerusalemme e Gerico. Il piano Marshall rappresenta quindi per Netanyahu ''una grandissima speranza per il futuro, un beneficio economico per Cisgiordania, Israele e Palestina''. Berlusconi, dal canto suo ha ricordato che l'Italia ha messo a disposizione per i negoziati di pace la sede di Erice, in Sicilia. ''Ho espresso apprezzamento per le prospettive circa la smilitarizzazione dello Stato palestinese che ci sembra assolutamente doveroso e anche per il fatto che lo Stato di Israele debba essere riconosciuto'', ha detto inoltre Berlusconi, riferendosi al discorso pronunciato nei giorni scorsi dal leader di Israele. Con Netanyahu, ha aggiunto, ''abbiamo parlato della situazione attuale in Medio Oriente e abbiamo confermato il nostro sostegno al rilancio del dialogo isrealo-palestinese per promuovere la pace in Medio Oriente''. Berlusconi ha comunque premesso che questi due principi - cioe' la smilitarizzazione dello stato palestinese e il fatto che lo Stato ebraico debba essere riconosciuto dalla controparte - non sono pre-condizioni per l'avvio di un negoziato ma che devono entrare nel futuro negoziato. Il presidente del Consiglio ha quindi espresso ''apprezzamento'' per il discorso pronunciato dal primo ministro israeliano in ottobre, nel quale per la prima volta ha aperto alla possibilita' dell'esistenza di uno stato palestinese, purche' smilitarizzato e previo riconoscimento da parte palestinese dello Stato di Israele. ''Ci siamo permessi anche - ha detto ancora il premier italiano - di attirare l'attenzione del primo ministro sulla necessita' di dare segnali significativi sul blocco degli insediamenti, che altrimenti rappresenterebbero un ostacolo per la pace''. (ANSAmed).