Un blog creato da hscic il 26/02/2009

Memorie di una colf

Contorsionismi mentali e funambolismi lessicali

 
 
 
 
 
 

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Memorie di una colf. Cronache dal monastero.

Post n°570 pubblicato il 31 Luglio 2013 da hscic

Sono appoggiato al bancone del bar, nella penombra. Non c'è nessuno eccetto me ed un barista indaffarato a sistemar lattine nel retro bottega. Sto colloquiando silenziosamente con l'ultimo cornetto dell'anno accademico e la quiete leggera del vecchio palazzo sembra farsi strada attraverso le serrature delle porte, gli spiragli delle finestre e gli occhi vuoti dei lucernai. Mi rendo conto di aver trascorso buona parte della mia vita come in un convento, lontano dagli affanni del mondo, in un'atmosfera rarefatta che dava il tempo per guardarsi dentro. Sono stato fortunato. La vita ha fatto si che fin ora niente e nessuno mi chiedesse di saldare il conto e quel che ho avuto è sicuramente molto più di quel che ho dato anche se, nel mio mondo, è spesso sufficiente una sola volta per saldare il conto. Questo spiega anche il perchè ogni tanto mi senta dire che vivo in una dimensione irreale o che parli di cose che non esistono.  Mi chiedo se sia più importante salvarsi giorno per giorno oppure avere la consapevolezza del naufragio quotidiano che accompagna la nostra vita dalla nascita alla morte. Alla fine, attraverso quel naufragio passiamo comunque tutti, un pezzettino alla volta o con l'indigestione finale. Il buco nero dell'ultima riga del romanzo è li che aspetta ogni creatura, ignara o consapevole, ricca o povera, giusta o reproba. Seguo con lo sguardo la fuga degli archi e delle colonne e questo luogo di pietra mi trasmette una sensazione di continuità che mi fa bene al cuore....e mi sorprendo a pensare "ma in fondo il mio orizzonte quotidiano altro non è che un chiostro...." e un chiostro altro non è che un bosco. Le colonne son tronchi, le volte son l'intreccio dei rami e l'occhio del dio terribile che vive nell'immensità del cielo non può vedermi, nascosto come sono alla sua vista, e gli strali mortali che annullano le vite degli uomini nulla possono perchè io, il bersaglio, non esisto.      

 
 
 
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